Giacomo Campo, 25 anni originario di Roccaforzata, (a destra nella foto) dipendente addetto alle pulizie della Steel Service una ditta dell’appalto, in un incidente sul lavoro avvenuto questa mattina nel reparto Afo4 dell’ILVA di Taranto ha perso tragicamente la vita.
Dalle prime informazioni sembrerebbe che l’operaio stesse operando sul nastro trasportatore quando la parte finale di un contrappeso avrebbe ceduto facendo precipitare un carrello, che ha schiacciato fatalmente l’uomo. Sul posto sono intervenuti gli ispettori del lavoro, Carabinieri e Vigili del Fuoco e sono in corso tutti gli accertamenti alla presenza del pubblico ministero di turno della Procura di Taranto per approfondire la dinamica dell’incidente.
Secondo quanto riferiscono fonti sindacali le operazioni di manutenzione al sistema di depolverazione Stock house dell’Afo4, erano iniziate questa mattina alle 5. L’incidente è avvenuto intorno alle 6.45. Sono stati i colleghi di lavoro, fra cui lo zio dell’operaio collega di lavoro nella stessa ditta e presente al tragico incidente a dare l’allarme ed a chiamare immediatamente i soccorsi ma purtroppo per il povero operaio non c’è stato nulla da fare.
L’ ILVA con un comunicato chiarisce che “Il nastro, risultato danneggiato a seguito di un taglio longitudinale, era stato fermato nella notte per consentire l’intervento di riparazione. Come da procedura aziendale, il nastro è stato preventivamente messo in sicurezza ed è stato privato di alimentazione elettrica. Nonostante l’applicazione di tutte le misure di sicurezza, durante le attività di rimozione del materiale ferroso che si era depositato sul rullo di invio, effettuate dall’operatore con un tubo aspirante, il nastro si è attivato e lo ha trascinato. L’azienda esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Giacomo Campo e a tutti i suoi cari.“
Per Marco Bentivogli Segretario Generale Fim Cisl ” È assurdo, inaccettabile morire di lavoro nel 2016. Da anni come FIM sosteniamo che salute e sicurezza sono la precondizione essenziale del lavoro in ILVA e ci stiamo impegnando ogni giorno con i nostri rappresentanti alla sicurezza per raccogliere segnalazioni dai lavoratori su impianti non sicuri e intervenire subito. Non facciamo e non faremo sconti su questo. ILVA deve fare di più: a partire dalla prevenzione e dalla verifica costante e continua della sicurezza in ogni area dello stabilimento”.
E’ il quarto incidente mortale che avviene all’interno dello stabilimento siderurgico da quando l’ ILVA è in amministrazione straordinaria. Il primo accadde nel settembre del 2014 . Angelo Iodice, 54 anni di Caserta, responsabile della sicurezza di una ditta dell’appalto, venne investito ed ucciso fatalmente da un mezzo che si spostava a marcia indietro.
L’ 8 giugno del 2015 Alessandro Morricella, 35 anni di Martina Franca, venne travolto dalla ghisa fusa e vapore mentre lavorava alla base dell’altoforno numero 2, morendo dopo 4 giorni di rianimazione . In quell’occasione l’impianto venne sequestrato perché ritenuto pericoloso dalla Procura di Taranto .
Il 17 novembre 2015 un altro dipendente di una ditta appaltatrice, Cosimo Martucci, 49 anni originario di Massafra, perse la vita mentre lavorava all’interno dello stabilimento nell’area di agglomerazione dell’acciaieria, venendo schiacciato da un grosso tubo .
PROCLAMATO SCIOPERO DALLE 12 ALLE 7 DI DOMANI – Le organizzazioni sindacali della Fim-CISL, Fiom-CGIL, Uilm-UIL ed Usb di Taranto a seguito all’incidente nel reparto Afo4 hanno proclamato in maniera congiunta uno sciopero dei lavoratori dell’ILVA a partire dalle 12 di oggi (per il secondo e terzo turno di otto ore) fino alle 7 di domani.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha commentato con dolore la notizia dell’ incidente occorso all’ ILVA unitamente a quello avvenuto a Roma, dove è morto folgorato un operaio dell’ ATAC l’azienda romana dei trasporti comunali mentre cercava di riparare un pantografo nel deposito all’Acqua Acetosa, e dell’incidente accaduto nell’agriturismo “Zollia” a Trieste, in località Samatorza, nella zona del Carso, a ridosso del confine con la Slovenia dove una persona è morta in un incidente sul lavoro avvenuto in serata . La vittima è rimasta schiacciata mentre lavorava – secondo le prime informazioni – con una macchina operatrice – ribadendo che “ ogni morte sul lavoro costituisce una ferita per l’Italia e una perdita irreparabile per l’intera società. Non è ammissibile che non vengano adeguatamente assicurate garanzie e cautele per lo svolgimento sicuro del lavoro”.
Vertice in Prefettura con la Bellanova. La viceministra Teresa Bellanova che si trova a Taranto ha incontrato in Prefettura i sindacati dell’ILVA, aggiornando telefonicamente il premier Renzi , dichiarando “C’è urgentissima necessità di comprendere come sia potuta accadere questa tragedia e per quali cause il nastro trasportatore abbia ceduto. In questa direzione siamo già impegnati con i vertici dell’azienda“. Aggiungendo una risposta al vetriolo nei confronti del Governatore Michele Emiliano: “Mi auguro che dinanzi a un evento così drammatico e lacerante e che falcia una vita così giovane, nessuno – ripeto nessuno – voglia accomodarsi al tavolo degli opportunismi di qualsiasi natura”.
Per i sindacati si è registrato un impegno ad avviare un costante confronto con i commissari dell’ILVA. Il Governo Renzi , infine, si è impegnato per voce della Bellanova a farsi da tramite con i commissari per fissare quanto prima un incontro con i sindacati.