ROMA – Scongiurato il rischio di spegnimento degli impianti Ilva di Taranto il prossimo 9 gennaio. “Anche la Regione Puglia dopo il Comune di Taranto ha depositato la rinuncia alla richiesta di sospensiva al TAR sul decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che contiene il Piano Ambientale per Ilva“. Lo ha reso noto il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda su Twitter. “È un segnale positivo – prosegue il ministro – che scongiura il rischio spegnimento il 9. Ora lavoriamo insieme per il ritiro del ricorso“.
In una nota il Governatore Emiliano approfitta come sempre dell’occasione per reiterare il suo “ricatto” politico al Governo per ribadire che “il ricorso rimane in piedi e non verrà ritirato fino a che non verrà raggiunto un accordo sul piano industriale e ambientale tra tutte le parti del tavolo” dimenticando che la Regione Puglia non ha alcun potere decisionale e negoziale al tavolo, dove il Governo, l’ investitore (Arcelor Mittal) ed i sindacati confederali sono tutti schierati ed allineati insieme dalla stessa parte.
Oggi il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, aveva segnalato sulle pagine del Sole 24 Ore che “nell’incertezza del giudizio è chiaro che tutto rischia di fermarsi, se non si risolve l’ostacolo del ricorso non può che essere standby“.
“Mi preoccupano – sottolinea – il presidente della Regione Puglia e il sindaco di Taranto: anche i sindacati, Fiom, compresa, hanno chiesto di ritirare il ricorso, e questo la dice lunga”.
ILVA in Amministrazione Straordinaria dando seguito a quanto anticipato dal Ministro dello Sviluppo Economico, durante l’incontro che si é tenuto al Mise lo scorso 20 dicembre, sta adempiendo ai pagamenti dei debiti esigibili verso i fornitori dell’indotto pugliese. Entro la giornata di oggi sarà infatti saldato tutto lo scaduto accumulato fino al 10 dicembre 2017 per un ammontare di oltre 30 milioni di euro che rappresenta la quasi totalità delle cifre esigibili mentre il pagamento di una piccola parte residuale, avverrà a seguito delle verifiche necessarie previste, nei primi giorni di gennaio.
Questa somma va ad aggiungersi ai 220 milioni di euro che ILVA ha già versato dall’inizio dell’anno a oggi per un totale di oltre 250 milioni di euro pagati nel 2017 alle imprese del territorio pugliese. “Queste risorse – come riportata dalla nota dell’ ufficio Stampa dell’ ILVA in Amministrazione Straordinaria – sono state individuate grazie alla disponibilità del Governo a finanziare la fase gestionale che precede il closing dell’operazione con il nuovo investitore e di Banca Intesa SanPaolo che ha anticipato al mese di dicembre l’erogazione delle somme che erano previste per gennaio 2018. La Società in amministrazione straordinaria, pur nelle difficoltà economiche, sta compiendo ogni possibile sforzo per onorare tutti gli impegni e dare serenità e fiducia alle imprese del territorio”