La quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura ha formalizzata proposta per la nomina di Eugenia Pontassuglia a capo della procura di Taranto, sui 13 concorrenti che avevano presentato la domanda. Attuale Sostituto Procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, la Pontassuglia ha ricevuto 5 voti (il presidente della commissione Giuseppe Marra, il vice presidente Filippo Donati, ed i consiglieri Michele Ciambellini, Alessio Lanzi e Giuseppe Cascini) mentre per il magistrato Ciro Angelillis che ha lasciato anche lui la Procura di Bari per passare alla Procura generale della Cassazione ha votato il consigliere Loredana Miccichè.
Il suo vero nome è Eugenia, ma da quando è nata tutti la chiamano Geni, lo stesso nome con il quale, dal primo decennio del secolo scorso, chiamavano la sua nonna paterna, che non ha mai conosciuto. Ha studiato e vissuto sempre a Bari fino a quando, nello stesso giorno (il 2 settembre del 1991), non si è sposata e diventata anche Magistrato. Ha due figli Antonio e Stefano, entrambi studenti di giurisprudenza .
Diventata due anni fa “magistrato romano” Eugenia Pontassuglia ha continuato a fare la pendolare settimanalmente tra Roma e Bari. Ha avuto tante passioni passeggere legate ai diversi periodi della sua vita, ma quelle che resistono e che la fanno stare bene sono poche: i viaggi, i libri, la cucina creativa ovvero inventata al momento. Il suo più grande cruccio è sempre stato quello di non riuscire a destinare tempo alle cose che le piacciono ed è per questo motivo che è entrata nel network “Donne in Corriera” apprezzando il piacere di condividere con semplicità e sincerità quelle stesse passioni con altre donne di Bari.
Dopo aver lavorato per qualche anno a Taranto ed aver trascorso quasi venti anni alla Procura della Repubblica di Bari, Eugenia Pontassuglia ha seguito e rappresentato l’accusa in importanti processi come pubblico ministero, proprio assieme al suo rivale-amico il pm Ciro Angelillis per la guida della procura tarantina, come il processo al Clan mafioso dei Capriati e del processo di Bari a Silvio Berlusconi sulle escort che l’imprenditore-puttaniere Gianpaolo Tarantini portava nelle residenze del Cavaliere, il cui rinvio a giudizio porta la firma dell’ex-gip del Tribunale di Bari, Rosa Anna Depalo successivamente diventata presidente del Tribunale di Taranto.
Adesso prima che la proposta della 5a commissione del Csm arrivi al plenum ci vorrà più o meno un mese, nel senso che vanno ancora formulate le motivazioni, a cui farà seguito il concerto del ministro di Giustizia e quindi la proposta ufficiale per il plenum che dovrà votare la nomina ufficiale a procuratore capo di Taranto. E se l’indicazione della 5a commissione dovesse essere confermata dal plenum del Csm, la Pontassuglia diventerebbe la prima “magistrata” a guidare la procura jonica.