ROMA – Nel mondo cresce l’insofferenza dei governi verso il giornalismo. Per capire come stanno cercando di sfuggire alle domande e mettere nell’angolo chi le fa, Repubblica organizza l’incontro “Liberateci dalla stampa, la tentazione del nuovo potere globale“: una domenica mattina con giornalisti, scrittori, ospiti internazionali e personalità della cultura per parlare di libertà di stampa delle tattiche dei nuovi potenti contro l’informazione. Quali rischi? Come difendersi? Cosa diventano i ruoli di giornalista e di lettore/cittadino nell’era dello sprezzo e della disinformazione elevati a sistema di potere? L’appuntamento è il 25 novembre alle 10,30 al teatro Brancaccio di Roma.
Aprirà la giornata il direttore di Repubblica Mario Calabresi, che racconterà la tentazione del potere globale, dall’Italia agli Stati Uniti, passando per l’Ungheria e la Turchia, di piegare i social e la tecnologia al servizio della disintermediazione e della fascinazione, per screditare il controllo della stampa libera. Per i giornalisti e i lettori potrebbe risultare utile un pratico “manuale di sopravvivenza nell’era del dileggio“: è quanto proverà a fornire Lucia Annunziata, direttore di HuffPost Italia.
Gli epigoni stranieri del sovranismo gialloverde saranno raccontati da Marco Ansaldo, che dialogherà con il giornalista turco e attivista per la libertà di stampa, Yavuz Baydar, e da Vittorio Zucconi, che in un video commenterà le sortite di Donald Trump contro gli organi di informazione.
Dietro gli attacchi alla stampa, da Roma a Washington, si nasconde un più generale attacco alla liberaldemocrazia i cui valori, come spiegherà Ezio Mauro, sono in crisi in tutto l’Occidente. È un percorso che parte da lontano: non solo geograficamente (sarà Roberto Saviano a raccontare in un video la vita sotto minaccia di blogger e giornalisti sudamericani). Ma anche dal punto di vista temporale: chi ricorda le aggressioni di Berlusconi e le battaglie di Repubblica contro i bavagli progettati dai governi di centrodestra negli anni Duemila? Saranno Massimo Giannini e Marco Damilano a rinfrescarci la memoria.
Sarà quindi la volta del dialogo tra Sebastiano Messina e Luca Bottura, che si concentreranno in particolare sulla strategia del M5S di delegittimazione della stampa. Massimo Russo, con Sara Bertuccioli e Marianna Bruschi, descriveranno il lavoro della redazione sulla frontiera dei social. Mario Calabresi tornerà sul palco con Federica Angeli e Conchita Sannino, croniste che su Repubblica seguono le zone calde di mafia capitale e della camorra. Infine Michela Murgia racconterà in un video le parole che il potere usa per chiudere la bocca al dissenso.
Gli interventi sul palco saranno intervallati dai contributi dei ragazzi del progetto Repubblica@Scuola, che in questi giorni sono stati chiamati a discutere le notizie pubblicate sulla prima pagina del giornale. L’appuntamento è a Roma in via Merulana 244. L’ingresso è libero e l’evento sarà trasmesso in streaming sul sito di Repubblica ed anche dal CORRIERE DEL GIORNO