ROMA – Continuano i disagi causati dal vento forte in Puglia. A Bari, un tratto di strada di via Spalato, tra via Dalmazia e lungomare Nazario Sauro, è stato interdetto al traffico a causa di un lampada della pubblica illuminazione pericolante. Domenica si era infranta sempre a causa del vento una vetrata in corso Vittorio Emanuele dove numerosi pezzi di vetro sono precipitati sul marciapiede, proprio sopra i tavolini di una rosticceria. Intorno alle 12,30 sono dovuti intervenire i vigili urbani per rimuovere il pericolo e transennare il pezzo di strada a rischio per i pedoni.
A Lecce sono rimasti chiusi in via precauzionale, per tutto il giorno della Befana il campo sportivo “Montefusco”, il cimitero, il parco Belloluogo e la villa comunale. Anche a Brindisi, chiuso precauzionalmente il cimitero. A causa delle avverse condizioni meteo-marine, con il mare arrivato a “forza 8” non sono ancora stati ripristinati i collegamenti tra il porto di Termoli e le isole Tremiti che erano stati interrotti ieri.
A Taranto su viale del Tramonto in zona San Vito sulla strada c’è mezzo metro di sabbia che il vento ha trascinato e depositato sulla strada lunga due chilometri e che costeggia il mare. Gli agenti della Polizia Municipale sono impegnati a spalare la sabbia che ha sommerso le auto parcheggiate. Pochi ricordano le foto dei nuvoloni rossi delle polveri minerali, come giustamente segnala Annarita Di Giorgio in un suo post su Facebook, con il quale ha ricordato che il Sindaco di Taranto (che l’anno scorso chiudeva le scuole a titolo di “procurato allarme” ) proprio oggi che spirava fortissimo non destava alcuna preoccupazione o protesta dei soliti ambientalisti “a gettone” . Stamattina i bambini del quartiere Tamburi hanno giocato tranquillamente in piazza durante una manifestazione organizzata incredibilmente dallo stesso Comune.
In tutta la pianura padana da Torino a Milano, sino all’ Emilia Romagna a Ferrara (94 microgrammi per metro cubo , Modena (91) e Ravenna (90) è scattato l’ “Allerta Pm10” (le polveri sottili n.d.r.) . Il capoluogo lombardo ha superato i limiti di legge sul Pm10 da 6 giorni, mentre l’inquinamento a Torino ha avuto ben 75 sforamenti in un anno. 9 città della Regione Campania sono fuorilegge, con in testa Napoli e Pomigliano d’ Arco, cittadina molto “cara” al ministro Luigi Di Maio. Nella città di Taranto segnalati solo 3 sforamenti in tutto il 2019 . Nel frattempo è stata completata sempre a Taranto la prima delle due coperture delle polveri dello stabilimento siderurgico dell’ ex-ILVA, struttura voluta dall’ex Ministro Carlo Calenda, e realizzata dalla Cimolai di Pordenone