Vietato fumare in automobile se sul veicolo sono presenti minori di 18 anni o donne in stato di gravidanza. Inoltre il divieto viene esteso anche “alle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni del sistema educativo di istruzione e di formazione nonché alle pertinenze esterne delle strutture universitarie ospedaliere, presidi ospedalieri e IRCCS pediatrici e alle pertinenze esterne dei reparti di ginecologia e ostetricia, neonatologia e pediatria delle strutture universitarie ospedaliere e dei presidi ospedalieri e degli IRCCS“.
Vietato buttare per terra le “cicche” di sigaretta. Il ddl sulla Green economy (la legge 28 dicembre 2015 n. 221, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 18 gennaio 2016), nell’articolo 40 sui “Rifiuti di prodotti da fumo e rifiuti di piccolissime dimensioni” indica che “è vietato l’abbandono di mozziconi dei prodotti da fumo sul suolo, nelle acque e negli scarichi“. Come ricordato recentemente da diversi esperti, infatti, tutti e 4mila i veleni contenuti nella sigaretta, si ritrovano in forma concentratissima anche nel mozzicone: nicotina, benzene, ammoniaca, polonio 210, metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici. Sono sostanze che possono avere effetti gravi sia per l’uomo (dalla semplice intossicazione, ai tumori) sia per l’ambiente. La multa prevista sarà compresa tra i 30 e i 300 euro.
Stop pubblicità sigarette elettroniche. Nei sei mesi successivi dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni viene “vietata la pubblicità di liquidi o ricariche per sigarette elettroniche contenenti nicotina che sia trasmessa all’interno di programmi radiotelevisivi rivolti ai minori e nei quindici minuti precedenti e successivi alla trasmissione degli stessi nella fascia oraria dalle 16 alle 19; attribuisca efficacia o indicazioni terapeutiche che non siano espressamente riconosciute dal Ministero della salute; rappresenti minori di anni diciotto intenti all’utilizzo di sigarette elettroniche. È vietata in qualsiasi forma la pubblicità di liquidi o ricariche per sigarette elettroniche contenenti nicotina anche sulla stampa quotidiana e periodica destinata ai minori; nelle sale cinematografiche in occasione della proiezione di film destinati prevalentemente alla visione da parte dei minori“.
La violazione delle disposizioni sarà punita con la sanzione amministrativa consistente nel pagamento di una somma da euro 5mila a euro 25mila. La sanzione verrà raddoppiata per ogni ulteriore trasgressione. Sarà inoltre obbligatoria una notifica al Ministero della Salute da parte dei produttori, che contenga l’elenco di tutti gli ingredienti contenuti nel prodotto, i dati tossicologici, la descrizione del processo di produzione, ecc. Mentre alle ricariche dovrà essere allegato un foglietto illustrativo con istruzioni per l’uso, elenco dei componenti, avvertenze sugli effetti nocivi.
Foto choc sui nuovi pacchetti . Le nuove regole si concentrano anche su «alcuni aspetti dell’etichettatura e del confezionamento dei prodotti del tabacco, comprese le avvertenze relative alla salute che devono figurare sulle confezioni». In sostanza, sarà obbligatorio riportare su pacchetti di sigarette (e buste di tabacco sfuso) immagini a colori che fungano da deterrente e avvertenze che dovranno occupare almeno il 65% della confezione, sia fronte che retro.
Ogni confezione dovrà riportare l’avvertenza “Il fumo uccide smetti subito“ e il messaggio: “Il fumo del tabacco contiene oltre 70 sostanze cancerogene” oppure “nuoce alla tua salute e provoca dipendenza“. Inoltre dovrà sempre essere presente il riferimento al numero verde dell’Istituto Superiore di sanità (Iss) 800.554.088 per smettere di fumare: “Come confermano anche i dati dell’ultimo Rapporto sul fumo in Italia – commenta Roberta Pacifici, responsabile dell’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (Ossfad) dell’Iss -, la grande maggioranza dei tabagisti (81 su 100) tenta da solo e soltanto circa 3 su 100 usano il supporto dei Centri antifumo e i farmaci per la disassuefazione. Ma le probabilità di successo salgono molto se si chiede aiuto a personale esperto. Pochi italiani conoscono l’esistenza dei Centri, che offrono assistenza e terapie gratuite, dai farmaci al sostegno psicologico. E i moltissimi connazionali che chiedono aiuto perché intenzionati a smettere vanno sostenuti».
Divieto di vendere ai minori sigarette elettroniche con liquidi contenenti nicotina. Viene stabilito, inoltre, un limite di 30 grammi alla vendita del tabacco sfuso. Spariranno i pacchetti da 10 sigarette e sulle ricariche per quelle elettroniche dovranno essere apposte delle etichette molto dettagliate.
Una stretta è poi prevista anche sulle sigarette agli aromi: “Queste sostanze – spiega Roberto Boffi, pneumologo responsabile del Centro antifumo dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano – possono aumentare il potenziale attrattivo delle sigarette, fornire al fumatore una percezione errata di minor pericolosità e, soprattutto tra i giovani fumatori, aumentare il piacere al palato. Nello specifico saranno vietate le sigarette al mentolo o quelle all’aroma di vaniglia“.
Per chi vende ai minorenni multe più alte e ritiro della licenza . Si inaspriscono le sanzioni per la vendita di sigarette ai minori, da 500 a 3 mila euro, ma è prevista anche la sospensione per quindici giorni della licenza all’esercizio dell’attività. Per i recidivi, la multa sale da un minimo di 1.000 a un massimo di 8mila euro, con la revoca della licenza all’esercizio dell’attività. Il Decreto dedica infine un capitolo ai prodotti da fumo “di nuova generazione“, regolamentando l’immissione sul mercato della cosiddetta “sigaretta senza fumo” (un dispositivo diverso dalle e-cig, al cui interno si inserisce una cartuccia di tabacco lavorato che scaldandosi evapora senza combustione) e di altri possibili nuovi strumenti, diversi dalle già note sigarette elettroniche.