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23 Novembre 2024 11:10

Inaccettabile la riapertura della discarica “Vergine” di Lizzano. Borracino (LeU): “Pretendiamo subito chiarimenti da parte della Giunta regionale”

La riapertura della discarica “Vergine” rappresenterebbe un colpo ferale per le condizioni di vivibilità dei cittadini che vivono in quel territorio e che già affrontano quotidianamente rischi molto alti per la loro salute. 
Mino Borracino

ROMA– “ Siamo esterrefatti nell’apprendere, da notizie giornalistiche diffuse in queste ore, della volontà della Regione Puglia di acquisire la discarica “Vergine” di Lizzano, al fine di riattivarla in modo che possa raccogliere i rifiuti provenienti da tutta la Puglia. Si tratta di una notizia – commenta del consigliere regionale Mino Borracinoche, ove confermata, vedrebbe la nostra più ferma opposizione assieme a quella di tutte le comunità che vivono sul quel territorio che già devono patire le conseguenze nocive derivanti dalla presenza di numerosi impianti per lo smaltimento di rifiuti a distanza di pochi chilometri.”

“La Giunta guidata da Michele Emiliano calerebbe definitivamente la maschera – aggiunge  Mino Borracino – chiarendo finalmente il suo reale obiettivo: fare della provincia di Taranto la discarica di tutta la Puglia e non solo, mettendo una pietra tombale su ogni ipotesi di rilancio di questo territorio già così fortemente  provato dalle tante ferite ambientali che gli sono state inferte nel corso degli anni. Tutto questo è inaccettabile. La città di Taranto e la sua provincia sono già sottoposte a una incredibile pressione a causa degli enormi carichi ambientali dovuti, da un lato, dalla presenza dell’ ILVA e, dall’altro, dalle molteplici vicende ancora aperte relative ai rifiuti: dal solpralzo  della discarica di Grottaglie, fino all’inceneritore di fanghi e all’impianto per rifiuti liquidi proposti a Massafra dalla CISA spa , per non parlare delle volumetrie aggiuntive per l’impianto dell ITALCAVE spa di Statte.

Stiamo parlando, infatti, di una discarica di proprietà privata sottoposta a sequestro giudiziario dal 2014 per presunti gravi reati ambientali e che versa in uno stato di totale abbandono, e nei mesi scorsi Borracino ha presentato un esposto in Procura segnalando la gravità e la pericolosità della situazione per la salute dei cittadini e per la sicurezza delle coltivazioni agricole della zona. Ma piuttosto che adoperarsi per bonificare immediatamente quell’area (come chiediamo da tempo) e chiudere definitivamente la discarica di Lizzano, la Regione Puglia, attraverso la sua Agenzia per il servizio di gestione dei rifiuti, l’AGER, pensa addirittura di riattivarla e avrebbe già avviato contatti diretti e trattative private con la “Vergine Srl”, società di gestione del sito di smaltimento, per procedere con l’acquisizione.

Da quanto si apprende ci sarebbero già stati dei sopralluoghi e, addirittura, si sarebbe già arrivati alla sottoscrizione di un preliminare di acquisto. Se queste notizie dovessero essere confermate, ci troveremmo dinnanzi a un fatto gravissimo che non esito a definire sconcertante.  Aggiungere anche la riapertura della discarica “Vergine” rappresenterebbe un colpo ferale per le condizioni di vivibilità dei cittadini che vivono in quel territorio e che già affrontano quotidianamente rischi molto alti per la loro salute.

“Noi di Liberi e Uguali ci batteremo con forza contro questa ipotesi – continua Borracino – ed abbiamo già protocollato un’interrogazione urgente al presidente Emiliano e nel contempo chiesto la convocazione urgente in Commissione Ambiente del Commissario dell’AGER, Gianfranco Grandagliano, e della Direttrice del Dipartimento “Mobilità e Qualità Urbana” della Regione Puglia, Barbara Valenzano, per sapere innanzitutto se le notizie diffuse dalla stampa in ordine addirittura alla sottoscrizione di un preliminare per l’acquisto della discarica “Vergine” di Lizzano corrispondano al vero, e per esprimere con determinazione tutta la nostra contrarietà a questa ipotesi che rappresenterebbe un oltraggio insostenibile per tutta la provincia di Taranto”

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