Drammatico incidente ferroviario in Puglia a causa dello scontro frontale tra Andria e Corato, fra due treni della società Ferrotramviaria SpA, di linea della Bari Nord . L’impatto frontale è avvenuto in aperta campagna all’inizio di una curva su binario unico. Uno dei due convogli era partito da Corato ed era diretto ad Andria e l’altro, a sua volta, proveniva da Andria e andava in direzione Corato. Ciascuno dei due convogli era formato da quattro vagoni. Nell’incidente sono state coinvolte le prime due carrozze di ogni convoglio. A bordo di quel treno, ogni giorno, oltre ai pendolari e agli studenti, ci sono anche molti viaggiatori che devono raggiungere l’aeroporto di Bari Palese.
I due convogli ferroviari, in viaggio sulla linea Bari-Nord, che collega il capoluogo pugliese alla città di Barletta, erano gestiti da Ferrotramviaria Spa, una società privata nata nel 1937 e titolare di un contratto stipulato con la Regione Puglia. Che prevede la gestione dell’intera infrastruttura ferroviaria per un tratto di circa 83 chilometri, di cui oltre 40 a binario unico, come nel tratto dove si è verificato l’incidente. Tra le ipotesi c’è sicuramente quella di un errore umano ma anche meccanico, visto che in quella tratta i treni sono gestiti, in parte, anche in maniera computerizzata. “E’ ancora presto per stabilire le cause. Abbiamo aperto un’inchiesta interna, oltre a quella della magistratura – spiega un portavoce della società -. Gestiamo 196 treni al giorno, non era mai successo nulla di simile”.
Quel pezzo di linea ferroviaria è di competenza dell’Ustif, l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi, un organo periferico del Ministero delle Infrastrutture. Non di competenza dell’Ansf quindi, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie che è un soggetto terzo e indipendente che opera affinché siano mantenuti tutti gli standard di sicurezza.
La zona è stata sorvolata da numerosi elicotteri e sul posto è stato allestito un campo per i soccorsi sanitari. “E’una scena surreale“, dice chi si è trovato sul luogo del disastro ferroviario . “Una scena spaventosa, allucinante“, dice un agente della Polizia di Stato impegnato a scavare tra i detriti. Il poliziotto è stato tra i primi giunti sul posto dopo l’impatto: “Ho visto persone morte, altre che chiedevano aiuto, persone che piangevano. La scena più brutta della mia vita“. I Vigili del Fuoco hanno estratto dalle lamiere un bambino di pochi anni che per fortuna era ancora in vita ed è stato portato via in ospedale con l’elicottero. Diciotto dei 22 feriti ricoverati ad Andria versano in gravi condizioni. Altre dieci persone sono ricoverate a Bisceglie.
Sul posto sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco provenienti da Bari, Barletta e Corato, numerose ambulanze del 118, carabinieri, polizia municipale di Andria e gli agenti della polizia ferroviaria del Compartimento di Puglia e Basilicata Il bilancio potrebbe aggravarsi, oltre ai feriti già trasportati in ospedale ci sono ancora numerose persone incastrate tra le lamiere. “Ci sono 20 vittime e quattro feriti in codice 4. La situazione è in evoluzione” è quanto ha dichiarato alla stampa Giuseppe Corrado vicepresidente della Provincia Bat. “Abbiamo bisogno – ha aggiunto – di sangue di gruppo zero negli ospedali di Andria e Barletta“. Mettersi urgentemente contatto con polizia locale 080-8721014. Il Centro Trasfusionale di Andria effettuerà una raccolta straordinaria di sangue questo pomeriggio. Servono donatori del gruppo 0 positivo. Recatevi a donare presso l’ Ospedale di Andria.
Osservando l’immagine del tragico incidente dall’alto si vedono i vagoni disintegrati dall’impatto, pezzi di lamiera della carrozzeria dei treni volati per decine di metri nella campagna ai lati dei binari. Proprio le foto scattate dai vigili del fuoco danno l’idea della violenza dello scontro: al centro si vede quel che rimane dei vagoni più coinvolti, soltanto pezzi di lamiera sparsi ovunque. Uno dei treni ha due vagoni rimasti pressochè intatti; l’altro soltanto l’ultimo.
Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha seguito gli sviluppi del drammatico incidente, ed il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio insieme a Fabrizio Curcio il capo della Protezione Civile si sono recati sul luogo per assicurare il coordinamento delle operazioni. C’è “assoluta richiesta di capire i responsabili e di fare totale chiarezza – ha detto Renzi – Non ci fermeremo finché non chiariremo“.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella parla di “tragedia inammissibile” ed esprime “profondo dolore” e chiede di “fare piena luce: occorre accertare subito e con precisione responsabilità ed eventuali carenze“.
Il minuto di silenzio in Senato L’Aula di Palazzo Madama ha osservato un minuto di raccoglimento per le vittime dell’incidente. L’Assemblea dei senatori ha rivolto “un pensiero commosso alle vittime”, un augurio di pronta guarigione ai feriti e il ringraziamento ai soccorritori.
Il cordoglio di Papa Francesco “Appresa la notizia del grave incidente ferroviario avvenuto sulla linea Corato-Andria, nel quale hanno perso la vita numerose persone, sua santità Papa Francesco esprime la sua sentita e cordiale partecipazione al dolore che colpisce tante famiglie”. E’ quanto si legge nel telegramma di cordoglio del Pontefice, che porta la firma del segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin. “Egli assicura – prosegue il telegramma – fervide preghiere di suffragio per quanti sono tragicamente morti e, mentre invoca dal Signore per i feriti una pronta guarigione, affida alla materna protezione della Vergine Maria quanti sono colpiti dal drammatico lutto ed invia la confortatrice benedizione apostolica“.
Il ministro Graziano Delrio ha inviato due Ispettori. Delrio ha chiamato la società Rfi per chiedergli di mettersi a disposizione e dare tutto il supporto alle società coinvolte (che non sono del gruppo Fs, si tratta di due treni della società privata Ferrotramviaria SpA) e alle indagini. Il Gruppo FS esprime il proprio cordoglio e attraverso le sue società, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia, ha offerto la piena disponibilità di tutte le strutture e i tecnici per ogni supporto operativo.
Il centro di accoglienza. La Protezione civile della Bat ha reso noto che è stato allestito un centro di accoglienza per parenti delle vittime e un centro di informazione per il ricongiungimento familiare dei passeggeri presso il palazzetto dello sport in viale Germania ad Andria . I numeri presso cui è possibile contattare i responsabili della struttura sono 331.171.31.03 – 0883.299.750 – 0883.299.416 e 0883.299.411.
Emergenza sangue. Il centro trasfusionale di Andria sta effettuando una raccolta straordinaria di sangue all’ospedale di Andria: servono donatori del gruppo 0 positivo. Visto il notevole afflusso di donatori, fanno sapere dal centro, è consigliabile andare in ospedale nella mattinata di domani, cioè mercoledì. Il dipartimento regionale di promozione della salute ha comunicato che tutti i servizi trasfusionali della Regione Puglia rimarranno aperti oggi e domani dalle 8 alle 19. Tutti in coda al Policlinico di Bari per donare il sangue manifestare con un gesto concreto la vicinanza ai feriti nel disastro ferroviario fra Andria e Corato.
Numerose di persone in fila, al punto da costringere l’ospedale a dover distribuire i numeri per l’ordine di arrivo.
Moltissimi gli studenti di Medicina: “Eravamo in biblioteca – dicono – abbiamo chiuso i libri e siamo corsi qui . Qualcuno è arrivato dopo aver finito gli esami“
L’inchiesta della Procura. Ancora da accertare le cause del disastro. Un fascicolo è stato aperto a carico di ignoti dalla Procura di Trani competente per territorio che indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario: “Non conosciamo il numero dei passeggeri perché non è un aereo e non abbiamo una lista. Non siamo quindi attualmente certi sul bilancio definitivo della tragedia“, ha dichiarato il procuratore aggiunto Francesco Giannella.
Sulle cause dell’incidente il magistrato ha detto che “apparentemente abbiamo le idee chiare. Questo significa che lavoriamo sull’errore umano o su quello che lo ha determinato o semplicemente sulle istruzioni che sono state date al personale“. Nella notte è stata estratta la scatola nera di uno dei due treni, il cui ritrovamento è ritenuto molto importante per il prosieguo delle indagini.
Fondamentale per capire la dinamica dell’incidente sarà la documentazione che la società di trasporti Ferrotranviaria sta raccogliendo in particolare nelle due stazioni di partenza dei treni, Andria e Corato. Il direttore generale della società che gestisce il trasporto Bari-Nord, Massimo Nitti, ha reso noto che è stata già istituita una commissione di indagine interna e che “sono stati avviati interrogatori preliminari del personale“. “Abbiamo acquisito i tracciati degli apparati centrali – ha aggiunto Nitti – sono stati ritirati i registri dei fonogrammi delle due stazioni e le registrazioni delle telefonate del personale coinvolto». «Poi – ha aggiunto – metteremo le cose in fila per capire cosa non è andato e perché entrambi i treni sono partiti”. Una cosa è certa: “uno dei due treni è di troppo, non doveva essere lì”.
Tutta la documentazione sarà messa a disposizione della magistratura inquirente. Indicazioni arriveranno anche dalle scatole nere dei due convogli per capire a che velocità viaggiassero e se sia stata tentata una frenata. “Si tratta di convogli modernissimi – ha detto Nitti – uno del 2005 e l’altro del 2009, dotati di sistemi frenanti efficienti. La sfortuna ulteriore – ha aggiunto – è stata che lo scontro è avvenuto in curva, quindi nessuno dei due macchinisti è riuscito ad attivare in tempo il sistema frenante. Se fosse avvenuto anche 200 metri più in là avrebbero fatto in tempo a frenare”. Oltre alla magistratura, sul luogo sono stati inviati anche gli agenti del Noif, un nucleo della Polfer esperto in disastri ferroviari. Costituito nel 2011, il nucleo aveva già affiancato l’autorità giudiziaria nell’indagine sul disastro di Viareggio del 2009
Il premier Matteo Renzi ha voluto recarsi sul posto in cui due treni si sono scontrati questa mattina, ed il presidente del Consiglio ha stretto le mani a Vigili del fuoco, personale medico, poliziotti e volontari ringraziandoli: “Grazie di cuore per tutto quello che avete fatto“.
Uno dei vigili soccorritori ha dato la sua testimonianza rotta dal pianto al premier Renzi di come sia riuscito a salvare un bimbo: “Era bloccato e aveva un tubo che premeva sulla testa, oltre al braccio della mamma. Chiedeva della madre e io ho cercato di distrarlo. Poi gli ho messo una mano sul volto per impedirgli di vedere quello che gli stava intorno. Non so neanche io come ho fatto. E’ stato uno strazio“.Il premier lo ha abbracciato e ringraziato baciandolo sulle guance con un gesto di umana e sincera gratitudine. “Ho fatto solo il mio dovere” ha detto il vigile commosso.
In serata Renzi è stato in Prefettura a Bari dopo essere stato sul luogo dell’incidente ed aver presieduto la riunione del centro di coordinamento soccorsi che si è insediato per il disastro ferroviario avvenuto in Puglia.Alla riunione partecipano anche il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, Fabrizio Curcio capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, i prefetti di Bari, Carmela Pagano, e Bat, Clara Minerva, i vertici della forze dell’ordine provinciali e della Protezione Civile pugliese.
Hanno partecipato anche il presidente della Giunta regionale pugliese, Michele Emiliano con il vicepresidente con delega alla Protezione Civile Antonio Nunziante e funzionari regionali. Al termine il premier Renzi ha fatto una breve sofferta e sincera dichiarazione alla stampa: “Siamo qui per dare un abbraccio al popolo della Puglia, al governo della Regione, ai sindaci che sono in prima linea, e per dire che non lasceremo la Puglia e i pugliesi da soli, saremo al loro fianco in questo momento di grande disperazione”.
“Accanto alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo pugliese in questo momento di dolore atroce. Voglio che risuoni forte il grazie degli italiani per la straordinaria professionalità dei soccorritori che hanno reso meno pesante un bilancio di morti comunque assurdo e inaccettabile“. Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo essersi recato in Puglia. “Oggi è il giorno del dolore e delle lacrime – aggiunge su Twitter – Insieme alla Puglia e alla sua gente”.
Avere accanto Renzi è un conforto per tutti . Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo al vertice in prefettura a Bari, sulla tragedia ferroviaria ha detto che “La presenza qui del presidente del Consiglio è stata di grande conforto per noi tutti, e in modo particolare per me: inutile dire che in questi momenti sentire la voce della Repubblica attraverso il presidente del Consiglio è stato un momento molto importante per tutti noi”.
“Avete fatto tutti un lavoro straordinario – ha continuato Emiliano – lo avete fatto in fretta, lo avete fatto bene e soprattutto lo avete fatto con passione e col cuore, rendendomi orgoglioso di essere presidente di questa regione e orgoglioso di essere italiano. Grazie ancora al presidente del Consiglio perché ha saputo trovare per me e per tutti quanti le parole giuste, e ha avuto questa bellissima iniziativa di essere qui nonostante le sue giornate”.
“Voglio ringraziarlo di cuore – ha concluso il presidente della Regione Puglia – con tutta la sincerità di cui noi siamo capaci perché non è facile superare giornate come queste. E avere vicino tutto lo Stato è stato per noi di grandissima importanza”.