Il Capitano dei Carabinieri, Gianbruno Ruello di Taranto, da anni residente a Brindisi dove è stato per lungo tempo comandante del Nucleo Investigativo, e che attualmente presta servizio a Bari come capo sezione operativa dell’ufficio Oaio, è rimasto ferito accidentalmente alla nuca durante gara di tiro dinamico con un colpo di pistola Glock calibro 9×21, maneggiata da un concorrente ad una gara aperta agli iscritti alla Iasa in un campo di tiro ad Oria del Dynamic Shooting Club, in località San Cosimo alla Macchia.
Il ferito è stato trasportato da un’ambulanza del 118, dopo l’intervento di stabilizzazione sul posto, all’ospedale Perrino di Brindisi dove dopo il lungo intervento conclusosi nel tardo pomeriggio, il capitano Ruello si trova in condizioni che permangono gravissime nel reparto di rianimazione dello stesso ospedale. Le sue condizioni vengono definite disperate.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana (Brindisi) comandata dal capitano Nicola Maggio, che stanno eseguendo gli accertamenti per ricostruire la dinamica dei fatti ed hanno proceduto al sequestro dei reperti utili alle indagini.
Da quanto è stato reso noto, non era in corso alcuna esercitazione militare, ma una gara del campionato italiano di tiro dinamico. Il capitano Ruello stava svolgendo proprio il compito di giudice di gara al seguito di uno dei tiratori in campo, è stato colpito alla testa da uno dei proiettili esplosi da un concorrente che pare si trovasse su un altro percorso. Come ciò si sia potuto verificare è il problema centrale delle indagini coordinate dalla procura di Brindisi.
Si sta verificando se il colpo abbia colpito l’ufficiale direttamente o di rimbalzo. Il tiratore che ha esploso il colpo che ha ridotto in fin di vita il capitano dei Carabinieri, al momento non è indagato
Nel corso delle gare di tiro dinamico vengono solitamente disposte e rispettate rigide regole di sicurezza. Ad ogni modo per consentire lo svolgimento di accertamenti investigativi, è stato comunque disposto il sequestro del campo di tiro da parte del pm di turno, Raffaele Casto, assieme all’arma, una semiautomarica Glock calibro 9, per consentire gli accertamenti sulle sue condizioni di sicurezza effettive.