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3 Luglio 2024 07:35
3 Luglio 2024 07:35

Indagati Matichecchia comandante della Polizia Locale di Taranto ed altri agenti: omissione, abuso e rifiuto di atti d’ufficio ad un disabile

Persino il Ministero delle Infrastrutture aveva dato ragione alla disabile, con una risposta inviata anche alla Polizia Locale di Taranto, con cui si chiariva che il suo permesso europeo come quello di tutti i disabili era valido su tutto il territorio nazionale. Smentendo quindi, quanto invece sostenuto dal comandante della Polizia Locale di Taranto, Matichecchia e da alcuni vigili che a parere nostro dovrebbero tornare sui banchi di scuola e rifare il concorso con cui sono stati assunti. AGGIORNAMENTO. Un filmato virale sull' arroganza della Polizia Locale di Taranto, visto da oltre 4 milioni di persone

Sono le due le denunce arrivate alla Procura di Taranto, da una disabile grave permanente al 100% e da un associazione nazionale di consumatori nei confronti di Michele Matichecchia, dirigente del comune di Taranto, attuale comandante della Polizia Locale di Taranto, e di altri appartenenti al corpo responsabili di aver omesso, abusato e rifiutato atti d’ufficio. Il dirigente della Polizia Locale, secondo quanto riportato in denuncia rifiuta ad una disabile tarantina e residente a Roma il diritto di accedere nella zona ZTL e di utilizzare le corsie preferenziali ed i parcheggi riservati ai disabili in occasione delle sue permanenze nel capoluogo jonico, ricoprendola di molteplici multe illegittime e quindi illegali, sostenendo che il suo “permesso fosse scaduto avendo validità di soli 5 anni”, quando invece il permesso rilasciato dall’ Agenzia per la Mobilità del Comune di Roma Capitale alla disabile era senza scadenza !

Michele Matichecchia comandante Polizia Locale Taranto

La disabile si era rivolta persino alla Direzione Generale per la Sicurezza Stradale del Ministero delle Infrastrutture, che le aveva dato ragione, con una risposta inviata anche alla Polizia Locale di Taranto, con cui si chiariva che il suo permesso europeo come quello di tutti i disabili era valido su tutto il territorio nazionale. Smentendo quindi, quanto invece sostenuto dal comandante della Polizia Locale di Taranto, Matichecchia (di cui ci siamo peraltro occupati spesso in passato per le inerzie, disfunzioni ed incapacità gestionale della Polizia Locale di Taranto) e da alcuni vigili che a parere nostro dovrebbero tornare sui banchi di scuola e rifare il concorso con cui sono stati assunti.

Adesso sarà compito della Procura di Taranto e dei Carabinieri scovare ed identificare l’identità dell’appartenente “anonimo” della Polizia Locale di Taranto, in quanto non firmava le sue missive alla disabile, manifestando la propria ignoranza (nel senso che ignora le norme di Legge), il quale sosteneva che quel permesso “era valido solo nella città che lo aveva emesso” !

I diritti dei disabili

Una vicenda simile è stata decisa dalla Suprema Corte di Cassazione lo scorso 3 agosto, e raccontata dal quotidiano il SOLE24ORE. Gli ermellini della Suprema Corte nella loro sentenza ha stabilito e chiarito che “Il contrassegno che autorizza i disabili al passaggio nelle zone a traffico limitato deve essere valido su ogni auto e ovunque in Italia”. E’ stata quindi annullata la multa, fatta a Roma alla figlia che trasporta il padre disabile, per il passaggio dell’auto nella corsia riservata ai mezzi pubblici. Una sanzione scattata perché il sistema di controllo automatico non aveva “riconosciuto” il permesso rilasciato da un altro comune. La ricorrente è comunque dovuta arrivare fino alla Cassazione (sentenza 1813) per vedersi annullare una sanzione considerata legittima sia dal Giudice di pace sia dal Tribunale. Ad avviso dei giudici di merito, infatti, l’esposizione sul parabrezza del contrassegno, non bastava per avere il via libera alla circolazione anche nelle zone off limits al traffico “ordinario”, ma era necessario che la persona autorizzata facesse presente al comune capitolino il suo diritto di transito. Per la Suprema corte si tratta di un chiaro limite alla libertà di spostamento, imposto alle persone che hanno un handicap.

L’ultima sentenza della Cassazione sui diritti dei disabili

Cassazione-disabili

La libertà di spostamento

I giudici di legittimità sono costretti a ricordare che il “pass” in questione ha lo scopo di ridurre il più possibile i problemi di deambulazione. Un fine che non può essere vanificato dalla inadeguatezza dei sistemi di controllo automatico, della Polizia Locale. La soluzione, conclude la Cassazione, non può certo essere quella di addossare ai disabili obblighi e incombenze che non gli competono, ma sta semmai nel dovere delle pubbliche amministrazioni di adeguare i sistemi di verifica. In attesa che questo avvenga gli enti devono fare le verifiche sulla correttezza del passaggio con un esito che «non può porsi preventivamente a carico del soggetto autorizzato».

La Cassazione peraltro si era già espressa in passato in materia con le proprie sentenze n. 719/2008, n. 21320/2017 e n. 7630/2019. Decisioni definitive della Suprema Corte che evidentemente alla Polizia Locale di Taranto in molti a partire dal proprio comandante ….ignorano (o calpestano !) . Per Matichecchia i cittadini devono soccombere alle follie dei suoi agenti, ed alle sue folli interpretazioni della Legge, o al limite se proprio vogliono….possono fare ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto. Solo che questa volta sarà proprio Matichecchia a doversi procurare un avvocato.

Chissà cosa diranno e sopratutto faranno il Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e l’assessore alla Polizia Locale Cosimo Ciraci (che ha anche una moglie agente di polizia locale, in servizio fuori Taranto ) ? O forse le multe servono a fare “cassa” ? In buona sostanza: il fatto che alcune amministrazioni locali ricevano consistenti boccate d’ossigeno dalle multe, è un segreto di Pulcinella.

Il Decreto Infrastrutture e Trasporti (decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121) contenente le ultime modifiche al Codice della Strada sono numerose,  ha ricevuto il “disco verde” dal Senato dopo il via libera della Camera, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Dal 1 gennaio 2022, gli automobilisti titolari di contrassegno disabili hanno la possibilità di lasciare, gratuitamente, il proprio veicolo in sosta nelle aree altrimenti a pagamento (le “strisce blu”), se i posti a loro riservati siano già stati occupati. Le sanzioni amministrative a carico di chi parcheggia negli stalli per disabili, senza averne titolo, raddoppiano: dagli attuali 84 euro-335 euro, si passa a 168 euro (importo minimo) e fino a 672 euro. Aumentano anche i punti in meno sulla patente, che passano a 6 dagli attuali 2.

Inoltre per le amministrazioni locali (Comuni, Province, Unioni di Comuni), vige l’obbligo di pubblicare una volta all’anno (entro il 30 giugno) e sui rispettivi portali online una relazione sulle sanzioni elevate per violazioni al Codice della Strada: il consuntivo deve indicare le somme incassate nell’anno precedente, e le modalità di come effettivamente tali somme sono state utilizzate. Qualcuno le ha viste a Taranto ? Sul sito del Comune non le abbiamo trovate. Dal canto suo, il Ministero dell’Interno dovrà rendere note (sempre attraverso il proprio sito istituzionale) le relazioni dagli enti locali entro sessanta giorni dall’avvenuta ricezione di ogni documento.

Aggiornamento

Il comportamento assurdo ed arrogante della Polizia Locale di Taranto “live” filmato due estati fa dal nostro Direttore in pieno centro a Taranto, diventato “virale” sui social network: oltre 4,2 milioni di visualizzazioni, oltre 15.000 condivisioni, circa 10.000 commenti ed oltre 23.000 “like” di apprezzamento sul nostro filmato, trasmesso in diretta su Facebook. Ecco cosa succede nel corpo di Polizia Locale di Taranto, dove l’arroganza con i cittadini e l’ignoranza regna sovrana.

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