di REDAZIONE CRONACA
Il Tribunale del Riesame di Potenza presieduto dal giudice Aldo Gubitosi, a latere giudici Maria Stante e Carmen Bonamico ha accolto le istanze difensive dell’ avv. Mario Zanchetti del foro di Roma, previa riqualificazione dell’imputazione relativa agli incarichi professionali conferiti all’ avv. Giacomo Ragno del foro di Trani ed “esclusa ogni ulteriore contestazioni” ha annullato l’ordinanza cautelare nei confronti del prof. Enrico Laghi già commissario straordinario dell’ex Ilva di Taranto, disponendo la sua immediata liberazione.
L’operato della procura lucana aveva già subito ieri un altro “colpo” dalla difesa del prof. Laghi in occasione dell’udienza per l’incidente probatorio che si è svolto dinnanzi al Gip Antonello Amodeo, allorquando l’ avv. Mario Zanchetti ha giustamente eccepito che uno dei verbali di Nicoletti era pieno di omissis e quindi non poteva svolgersi la prova su documenti incompleti. Una vera e propria “figuraccia” dei pubblici ministeri che hanno cercato di addurre inutili e pretestuose giustificazioni, e che nei prossimi giorni saranno tenuti a depositare gli atti integrali in vista della prossima udienza che si terrà il 15 novembre.
rgnr-3859.18-TLP-374.2021-LAGHI-ENRICO-esec-1Laghi era stato posto ai domiciliari dallo scorso 27 settembre a seguito di un’ ordinanza del Gip. dr. Antonello Amodeo del Tribunale di Potenza nell’ambito di un’ inchiesta della Procura del capoluogo lucano guidata da Francesco Curcio in cui sono indagati anche l’ex Procuratore della Repubblica di Trani e di Taranto, Carlo Maria Capristo, gli avvocati Piero Amara e Giacomo Ragno, il funzionario di Polizia Filippo Paradiso e Nicola Nicoletti, che è stato consulente dei commissari dell’Ilva.