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22 Dicembre 2024 19:59

Indagini procura scontro ferroviario: “Orario partenza modificato a penna”

Scoperta anomalia su registri cartacei alla stazione ferroviaria di Andria. Gli inquirenti della Procura di Trani hanno avviato i dovuti accertamenti per verificare se si sia trattato di un tentativo di almeno un ferroviere di coprire l'errore compiuto che ha portato al disastro.

L’ alterazione nei registri di viaggio della stazione di Andria scoperta dagli investigatori, che indagano sul disastro avvenuto il 12 luglio in Puglia che ha provocato 23 morti e 50 feriti, riguarda in particolare, l’annotazione, modificata a penna in modo “evidente“, dell’orario di partenza del treno ET1021 dalla stazione di Andria che si è poi scontrato con il treno ET1016 proveniente da Corato .

Ferrovie del Nord

Al momento soltanto Vito Piccarreta il capostazione di Andria, si presenterà alla procura di Trani per essere sottoposto ad interrogatorio in qualità di indagato per il disastro ferroviario avvenuto in Puglia il 12 luglio in cui sono morte 23 persone e altre 50 sono rimaste ferite. Il  difensore di Piccarreta , avv. Leonardo De Cesare ,  spiega che il suo assistito non è in condizioni di salute tali da poter essere interrogato e quindi l’interrogatorio, dopo la fase preliminare di identificazione e verbalizzazione sarà sicuramente rinviato.

L’audizione di Alessio Porcelli il capostazione della Stazione di Corato, invece, sarà anch’essa  rinviata  in quanto il suo difensore, avv.Massimo Roberto Chiusolo, è impegnato in un altro processo a Bari. Entrambi i legali dichiarano che i loro assistiti intendono assolutamente collaborare per ricostruire la dinamica dell’incidente, e chiarire la loro posizione.

Al centro dell’interrogatorio ci sarà la riscontrata alterazione sui registri di almeno una stazione, dell’orario di transito di uno dei tre treni in viaggio sulla tratta Corato-Andria il giorno del disastro ferroviario, che è stata riscontrata dagli investigatori che stanno indaganto sullo scontro dei due treni in Puglia che ha causato 23 morti. Gli inquirenti della Procura di Trani hanno avviato i dovuti accertamenti per verificare se si sia trattato di un tentativo di almeno un ferroviere di coprire l’errore compiuto che ha portato al disastro.

Saranno esaminati dai pm tranesi che indagano sul disastro ferroviario le proroghe del contratto di concessione tra Regione Puglia e Ferrotramviaria spa, i contratti di servizio che da decenni  che legano l’ente pubblico alla società privata, il regolamento di esercizio di Ferrotramviaria e la carta dei servizi dell’azienda. Dagli atti, che sarebbero già stati acquisiti dalla Guardia di Finanza, potrebbero emergere eventuali responsabilità di tecnici e politici regionali.

Il pool di cinque magistrati, coordinati dal procuratore Francesco Giannella, approfondirà se le continue proroghe del contratto di servizio, fatte quasi automaticamente, hanno  seriamente preso in considerazione il profilo della sicurezza sulla linea a binario unico in cui è avvenuto l’incidente.

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