Innanzitutto gli interventi di messa in sicurezza e le infrastrutture nella Città Vecchia. Questa è il pensiero ed i desiderio del Sindaco, Ezio Stefàno in vista dell’ imminente della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando curato da Invitalia sul “Concorso internazionale di idee per rilanciare la Città Vecchia di Taranto“. Un desiderio legittimo, ma sicuramente che poco ha a che fare con le idee. Per risanare la città vecchia occorre un vero progetto di idee lontane dalle pressioni, aspettative, richieste ed ambizioni dei tarantini.
Il primo cittadino è comunque fiducioso sulle azioni che puntano alla valorizzazione del patrimonio artistico ed architettonico di Taranto ma ritiene che sia assolutamente prioritario quanto urgente provvedere alla messa in sicurezza della Città Vecchia, spesso interessata da fenomeni di cedimenti o di crolli di edifici ammalorati dal degrado e dall’incuria. Altrettanto prioritari sono gli interventi indicati nell’allegato 7 delle schede del CIS, ossia quelli che riguardano l’adeguamento e realizzazione delle reti delle diverse utenze (acqua, fogna, pubblica illuminazione, metano, video sorveglianza, banda larga). La realizzazione delle infrastrutture e la messa in sicurezza dei siti sono senz’altro leve strategiche per le imprese private che potrebbero essere maggiormente incentivate ad investire sulla Città Vecchia, se e quando adeguatamente strutturata, in termini di opere di urbanizzazione importanti e qualificanti.
Questa è la necessità segnalata, con apposita nota, dal Sindaco alle autorità governative e regionali, coinvolte nel CIS. “Non intendiamo con ciò dettare una scala di priorità di azioni tra quelle del CIS e quelle delineate – spiega Stefàno – ma indichiamo percorsi paralleli convenientemente sostenuti da una efficace quanto immediata programmazione delle risorse finanziarie.” Il Sindaco chiede quindi sostegno e condivisione su questo percorso di concreta attuabilità dei processi sanciti dalla “Legge per Taranto”, al presidente Renzi, al sottosegretario De Vincenti, al governatore Emiliano ed al suo assessore Capone,ed in questa direzione prevedere una programmazione finanziaria che risponda a queste esigenze infrastrutturali e di sicurezza, strategiche e preliminari ad ogni altro processo di investimento sulla Città Vecchia.
Una cosa è certa occorrerà svuotare la città vecchia, e ricostruirla e ristrutturarla da zero, se si vogliono creare dei presupposti turistici, esattamente come hanno a fatto a Matera e nella città vecchia di Bari, diventata la base della movida barese. Se si pensa solo all’assistenzialismo degli attuali abitanti, allora tutto ciò non servirà a nulla. Taranto ha bisogno di un cambiamento