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29 Novembre 2024 14:23

Iorio ex dg della- Sogei finisce in carcere: cancellava le immagini di videosorveglianza di casa

Il gip ha disposto l'aggravamento della misura per Paolino Iorio, che da lunedì scorso era ai domiciliari per un episodio di corruzione. La Finanza sequestra al manager 100mila euro che erano sopra un armadio

Aggravamento della misura restrittiva per Paolino lorio, ex direttore generale della Sogei, e per l’ imprenditore Massimo Rossi manager della Italware: dai domiciliari al carcere nel giro di pochi giorni. I due erano stati arrestati lo scorso lunedì per un episodio di corruzione legato allo scambio di una tangente da 15mila euro. Iorio, secondo quanto accertato dalla procura, avrebbe cancellato le immagini dei sistemi di videosorveglianza, presenti nella sua abitazione, degli ultimi quindici giorni. Intanto, nelle scorse ore, i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato oltre 100 mila euro a Iorio. A indicare la presenza della somma di denaro, che si trovava sopra un armadio della sua abitazione, sarebbe stato lo stesso manager.

Si tratta proprio della cifra che secondo i pm della procura di Roma, Iorio avrebbe illecitamente ricevuto dall’imprenditore con cui aveva, dal febbraio del 2023, incontri due volte al mese. Per gli inquirenti il manager ha voluto cancellare le prove e da qui la richiesta di aggravamento della misura cautelare. Il giudice ha motivato il carcere ravvisando un concreto rischio di “inquinamento probatorio” e “reiterazione del reato“. Se fossero in libertà, Iorio e Rossi potrebbero reiterare i comportamenti delittuosi contestati dalla procura. Lo Iorio, peraltro, oggi si sarebbe dovuto presentare davanti al gip per l’interrogatorio. Ma ha preferito disertare l’appuntamento.

Gli avvocati Giorgio Perroni e Bruno Andò hanno spiegato che il loro assistito era stato ascoltato, il giorno dopo l’arresto, dai pm capitolini Lorenzo Del Giudice e Gianfranco Gallo, ai quali avrebbe fornito una propria versione dei fatti.  In particolare, sempre secondo quanto riferito ai difensori, l’ex manager di Sogeiha ammesso di aver ricevuto delle somme da Rossi che costituivano la remunerazione per più attività consulenziali nell’ambito dello scenario dell’Information Technology mondiale, riguardanti piattaforme informatiche hardware e software. Tali consulenze non erano, però, in alcun modo ricollegabili alla funzione esercitata da Iorio in Sogei. Inoltre, nessun atto o intervento di qualsiasi tipo è stato mai compiuto da Iorio per favorire o anche semplicemente per agevolare le società di Rossi nelle gare alle quali queste ultime hanno partecipato”. Rossi a differenza di Iorio, ha invece scelto di rispondere alle domande dei magistrati.

Sul fronte delle indagini quella che si apre lunedì potrebbe essere la settimana dei primi interrogatori degli altri 16 indagati, tra cui c’è anche Andrea Stroppa, referente in Italia di Elon Musk, esperto anche di hacking, fa parte di un team di ricercatori attivi in Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti ed è membro dello staff della conferenza hacker “HackInTheBox”. Le sue ricerche e i suoi progetti sono stati pubblicati sul New York Times, sul Guardian, sul WashingtonPost e su Forbes. Stroppa ha anche collaborato a inchieste del Wall Street Journal e scritto per il World Economic Forum.

Chi indaga effettuerà una prima valutazione dell’enorme materiale sequestrato nel corso delle perquisizioni. Gli investigatori avrebbero già individuato un documento ministeriale che riguarderebbe il progetto legato al sistema satellitare Star Link e che Stroppa avrebbe ricevuto dall’ufficiale di Marina, Antonio Angelo Masala notizie di ufficio destinate a rimanere segrete (in particolare, si legge negli atti, inoltrava a Stroppa un documento riservato del Ministero degli Affari Esteri redatto a margine di una riunione tenutasi il 29 agosto scorso, alla quale” l’ufficiale di Marina ”prendeva parte in virtù del proprio ruolo di Ufficiale della Marina Militare in forza al Sesto Reparto dello Stato Maggiore Difesa, avente ad oggetto la valutazione del progetto finalizzato all’impiego, con scopi militari prima e dual use dopo, delle tecnologie satellitari fornite dall’azienda americana SpaceX) in cambio della promessa da parte del trentenne, “nell’ambito di una più ampia attività di agevolazione rispetto agli interessi della multinazionale Space X, della conclusione di un contratto di fornitura tra tale società e la Olidata e la susseguente stipula di ulteriore contratto di partnership tra Olidata e una società partecipata occultamente dal militare“.

La replica della Farnesina

Il ministero degli Affari Esteri precisa cheda alcuni mesi sono in corso valutazioni sulla possibilità di utilizzare sistemi Star Link per le comunicazioni di installazioni della presidenza del Consiglio, degli Esteri e della Difesa in aree problematiche” e spiega che “si tratta di migliorare il livello delle comunicazioni di ambasciate e addettanze militari soprattutto nell’area del Mediterraneo“.

“Secondo informazioni di stampa, un indagato nel caso Stroppa/Sogei avrebbe passato all’esterno dell’amministrazione un documento “riservato”. Non si tratterebbe di un documento “riservato” secondo la classificazione di legge della documentazione “riservata” e “segreta”. Dovrebbe trattarsi di un documento interno, un elenco di necessità espresse dal ministero (il numero delle ambasciate e consolati) da collegare al sistema se eventualmente fosse andata avanti la procedura“, precisano dal Ministero degli Esteri.

Giorgetti: “Aspettiamo il lavoro della Magistratura”

Il commento del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa sull’arresto del direttore generale di Sogei. “Sta lavorando la Magistratura, aspettiamo il lavoro della Magistratura, non vedo cosa possiamo fare di più rispetto a un arresto in flagranza“.

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