ROMA – La nave Open Arms con 147 migranti a bordo dall’alba ha gettato l’ancora nella zona di Cala Francese, a poche centinaia di metri dal porto di Lampedusa in Sicilia. Diverse motovedette della guardia di finanza e della capitaneria di porto stanno monitorando i movimenti dell’imbarcazione della Ong catalana che si è diretta verso l’isola delle Pelagie, scortata da due navi militari, dopo che il Tar del Lazio ha accolto un suo ricorso, sospendendo il divieto di ingresso nelle acque italiane disposto da Salvini. Al momento la Open Arms è all’ancora a ridosso dell’isola, nella zona di Cala Francese, a poche centinaia di metri dall’entrata del porto. Le condizioni del mare non sono buone e, stando alle previsioni, permarranno così per tutta la giornata.
Nell’isola è arrivato anche il veliero Astral, nave di appoggio di Open Arms. Personale della Capitaneria di porto, della Guardia di Finanza e i medici del Cisom sono saliti per un’ispezione a bordo dell’imbarcazione della Ong catalana che si è diretta verso l’isola delle Pelagie, scortata da due navi militari, dopo che il Tar del Lazio ha accolto un suo ricorso, sospendendo il divieto di ingresso nelle acque italiane disposto da Salvini.
Sentenza TAR Open ArmsUn vero e proprio braccio di ferro sulla Open Arms per l’approdo nel porto dell’isola distante solo poche centinaia di metri con i ministri “grillini” Trenta e Toninelli che non firmano il nuovo divieto emanato da Salvini e la Procura di Agrigento che, dopo aver già iscritto e inviato a Roma un fascicolo per abuso d’ufficio con la Ong spagnola come persona offesa, potrebbe decidere ad horas di intervenire se la decisione del Tar di ieri di consentire l’ingresso della nave in acque italiane per l’immediato soccorso dei 147 migranti a bordo non dovesse essere eseguita in tempi brevi.
Il ministro dell’interno Salvini ieri sera ha firmato un nuovo provvedimento di divieto di ingresso in acque italiane nonostante la decisione del Tar, ribadendo il suo ‘no‘ alla sbarco dei migranti, ma la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta non ha firmato la decisione, e spiega così: ” Non firmo in nome dell’umanità. Non si può infatti ritenere che siano rinvenibili nuove cogenti motivazioni di carattere generale ovvero di ordine e sicurezza pubblica tali da superare gli elementi di diritto e di fatto nonchè le ragioni di necessità e urgenza posti alla base della misura cautelare disposta dall’autorità giudiziaria che anzi si sono verosimilmente aggravati. La mancata adesione alla decisione del giudice amministrativo – continua il ministro Trenta – potrebbe finanche configurare la violazione di norme penali“. Ed aggiunge: “Ho preso questa decisione motivata da solide ragioni legali ascoltando la mia coscienza. Non dobbiamo mai dimenticare che dietro le polemiche di questi giorni ci sono bambini e ragazzi che hanno sofferto violenze e abusi di ogni tipo. La politica non può mai perdere l’umanità“.
Anche il ministro dei Trasporti Toninelli ha deciso di non firmare il nuovo divieto: ” Emettere un nuovo decreto identico per farselo bocciare di nuovo dal Tar dopo 5 minuti – spiega – esporrebbe la parte seria del governo, che non è quella che ha tradito il contratto, al ridicolo. Questo non significa che dobbiamo accogliere tutti i migranti di Open Arms. La nostra linea non cambia: mettiamo in sicurezza la nave come ci chiedono i giudici, poi l’Europa e in primis la Spagna inizino ad assumersi le proprie responsabilità facendosi carico di accogiere 116 migranti. Noi come Italia interveniamo per tutelare la salute dei 31 minori a bordo“. In realtà è “guerra” parte della compagine governativa del M5S (che non vuole andare a casa) contro la Lega, e gioca un nuovo scontro nel governo, sui porti.
Matteo Salvini su Twitter replica: “Sul divieto di sbarco alla #OpenArms siamo soli contro tutti. Contro Ong, tribunali, Europa e ministri impauriti. E col Pd al governo, immigrazione di massa e Ius Soli tornerebbero realtà“, che poi aggiunge. “La scelta non sorprende visto che la titolare della Difesa ha ordinato alle navi della Marina militare di scortare verso il nostro Paese l’imbarcazione spagnola“. “ Umanità non significa aiutare trafficanti e Ong ma investire seriamente in Africa e non certo aprire i porti italiani” il commento del ministro Salvini.
Ieri il Ministro dell’ Interno ha dato indicazione ai suoi uffici del Viminale di predisporre un ricorso urgente al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR Lazio. Secondo il Viminale, infatti, il verdetto del Tar ( che fa riferimento solo al primo soccorso effettuato dalla Open Arms di un gommone in difficoltà) sarebbe stato nei fatti superato dalla circostanza che ai fatti citati nel provvedimento sub judice se ne sono aggiunti altri. Per giorni, Open Arms si è infatti trattenuta in acque sar libiche e maltesi, ha anticipato altre operazioni di soccorso e ha fatto sistematica raccolta di persone e “si è poi diretta verso nord con il deliberato intento politico di condurre gli immigrati in Italia“.
Il nuovo decreto di Salvini non è stato ancora notificato alla Open Arms che sottolinea su Twitter di aver fatto ingresso in acque italiane legittimamente. “OpenArms già in acque italiane con l’autorizzazione delle autorità. Il decreto Salvini ha cessato di essere in vigore nonostante le nuove minacce. Non abbiamo ancora i permessi per accedere al porto. Una lunga notte, ma la fine è vicina“.
Il ministero della Difesa, come annunciato ieri dalla ministra Trenta, potrebbe dare ordine nelle prossime ore, di trasbordare i 32 minori presenti sulla Open Arms sulle motovedette militari e portarli a terra come sollecitato dal Tribunale dei Minori di Palermo e come espressamente richiesto anche dal premier Giuseppe Conte che in una lettera al ministro Salvini aveva sollecitato immediati soccorsi per i minori e per le persone vulnerabili. Ottenendo, fino a questo momento, il secco rifiuto di Salvini.
Matteo Salvini, infatti non cede. “Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte mi ha scritto per lo sbarco di alcune centinaia di immigrati a bordo di una Ong che, però è una Ong straniera in acque straniere. Gli risponderò garbatamente che non si capisce perché debbano sbarcare in Italia”. ed aggiunto: “Staremo attenti perché nei prossimi giorni a Roma non si formi una coppia contro natura” tra Pd e M5s e “tra Renzi e Grillo per riaprire i porti italiani. Cercheremo di opporci con ogni forza che abbiamo in corpo” ha poi detto il leader della Lega, Salvini durante una diretta Facebook da Recco .
“Gli Italiani hanno bisogno di un governo forte, non è ammessa timidezza quando sono in gioco la sicurezza e i confini della Patria. Che è dovere di ogni cittadino, e a maggior ragione di ogni ministro, difendere”. aggiungendo “Sul divieto di sbarco alla Open Arms siamo soli contro tutti. Contro Ong, tribunali, Europa e ministri impauriti.E col PD al governo, immigrazione di massa e Ius Soli tornerebbero realtà“, scrive il ministro Salvini in un post su Facebook.