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30 Novembre 2024 00:52

Israele attacca Iran, colpita base militare

Colpita una base militare nell'area di Isfahan. Usa: informati, ma nessun ok a Tel Aviv. Il raid nel giorno del compleanno di Khamenei. Analista: "In azione mini droni pilotati dall'interno". Fonte israeliana: "Dimostrato che possiamo colpire sempre"

Israele ha sferrato oggi l’attacco contro l’Iran, in risposta all’offensiva lanciata da Teheran nella notte tra sabato e domenica scorsa. Colpita una base militare nella regione centrale di Isfahar, dove ci sono diversi obiettivi militari fra i quali l’impianto di arricchimento dell’uranio.Le difese aeree iraniane sono entrate in azione e tre droni sono stati abbattuti. Nessun danno è stato causato nell’attacco notturno, ha dichiarato alla tv di stato iraniana Siavosh Mihandoust, comandante dell’esercito iraniano, aggiungendo che il rumore sentito durante la notte a Isfahan era dovuto ai sistemi di difesa aerea che avevano preso di mira un “oggetto sospetto”. I media iraniani hanno diffuso immagini di questa mattina di Ifshan minimizzando i danni.

Esplosioni sono state segnalate stamattina all’alba, ma per ora non si conosce la portata di quanto accaduto. Dall’attacco iraniano condotto la notte fra sabato e domenica scorsi, in risposta a quello israeliano sul consolato di Teheran a Damasco, la comunità internazionale sta cercando di contenere Israele perché la sua ritorsione fosse moderata e non tale da produrre un’esacerbazione del conflitto.

L’attacco è stato lanciato poco dopo che il ministro degli Esteri iraniano aveva detto proprio alla Cnn che se Israele avesse lanciato attacchi ci sarebbe stata una reazione “immediata e ai massimi livelli”. Il nostro ministro degli Esteri Antonio Tajani ha affermato che gli italiani presenti in Iran sono al sicuro.

I due principali aeroporti di Teheran hanno ripreso i voli che erano stati sospesi dopo le esplosioni. “I voli attraverso gli aeroporti Imam Khomeini e Mehrabad sono ripresi”, riferisce l’agenzia di stampa ufficiale Irna.

Utilizzati mini droni pilotati da infiltrati in Iran

Secondo un’analista iraniano citato dalla televisione di Stato di Teheran, i “mini droni abbattuti dalle difese aeree a Isfahan” sarebbero stati ”pilotati da infiltrati all’interno dell’Iran”.Fonti ben informate” citate dall’agenzia di stampa Tasnim hanno aggiunto che ”non ci sono indicazioni di un attacco dall’esterno contro l’Iran”.

Il ministro della Sicurezza nazionale di Israele Itamar Ben Gvir ha criticato su ‘X‘ l’attacco israeliano contro l’Iran utilizzando un termine che può essere tradotto come ”debole”, ”zoppo”. Ovvero per indicare che la reazione israeliana al lancio di missili e droni da parte dell’Iran è stata limitata.

Secondo diverse fonti, i missili e droni lanciati da Israele avevano una portata limitata e quindi potevano essere stati tirati dallo stesso territorio iraniano; in passato è gi’ accaduto che l’intelligence israeliana riuscisse a compiere attacchi di questo tipo. Secondo le primissime analisi, lo Stato ebraico ha scelto una iniziativa relativamente discreta per dare a Teheran la possibilità di non rispondere.

Siti nucleari intatti

Gli impianti nucleari nella provincia di Isfahan sono completamente sicuri, riferisce l’agenzia di stampa Tasnim, citando “fonti affidabili“. Anche l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha confermato che non si sono registrati danni. Su ‘X‘ l’Aiea ha quindi rivolto un appello alla ‘‘moderazione estrema’‘ e spiegando che sta ”monitorando la situazione da vicino”.

Israele: “Raid lanciato per dimostrare nostra capacità di colpire”

L’attacco israeliano contro il territorio iraniano aveva come obiettivo quello di ”mandare un segnale all’Iran che Israele ha la capacità di colpire all’interno del Paese”, ha dichiarato un funzionario israeliano al Washington Post, confermando che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno condotto un raid all’interno dell’Iran.

Israele e la comunicazione agli Usa. Washington non ha autorizzato

La Cnn riferisce che Israele ha garantito agli Stati Uniti che l’offensiva non avrebbe interessato impianti legati al nucleare. Secondo l’emittente NBC News, gli Stati Uniti non sono coinvolti nell’operazione. Fonti militari citate da Bloomberg evidenziano che Washington, nella giornata di giovedì, avrebbe ricevuto informazioni da Israele su un attacco previsto nelle successive 24-48 ore. “Non abbiamo dato l’ok alla risposta”, la frase di una fonte americana alla Cnn.

La base colpita: a cosa serve

A Isfahan sono localizzate strutture collegate al programma nucleare iraniano, in particolare il sito sotterraneo di Natanz, dove si procede all’arricchimento dell’uranio. La tv di stato iraniana, in maniera generica, definisce i siti “totalmente integri”. La base, secondo il quotidiano britannico Guardian, per molti anni ha ospitato i caccia F-14 Tomcat che l’Iran ha acquistato dagli Stati Uniti prima della rivoluzione islamica del 1979. Dalla base di Isfahan sono partiti i missili lanciati verso Israele.

Difesa antiaerea in azione anche a Tabriz

Le difese aeree iraniane, oltre a Isfahan, sono entrate in azione anche a Tabriz, nel nord-ovest dell’Iran. Lo ha indicato l’agenzia di stampa Fars, legata ai Guardiani della Rivoluzione. Fonti locali hanno riferito di un’esplosione e, secondo l’agenzia, è stato confermato che è stata provocata dalla difesa aerea della Repubblica islamica che ha agito a causa della presenza di “un oggetto sospetto“. La situazione a Tabriz, sottolinea la Fars, ora è “completamente calma”. La Fars, inoltre, riporta che tre esplosioni sono state udite vicino a una base dell’esercito iraniano a nord-est di Isfahan, precisando che la difesa aerea ha risposto alla presenza di un “piccolo oggetto sospetto” che volava sopra la città. Stando all’agenzia, si ritiene che un possibile target fosse una postazione radar.

Raid nel giorno del compleanno di Khamenei

‘Buon compleanno Khamenei”. Così diversi utenti sui social hanno commentato il fatto che il raid israeliano contro l’Iran sia stato lanciato il giorno dell’85esimo compleanno del Grande Ayatollah Ali Khamenei, nato il 19 aprile del 1939.

G7: pronti a nuove sanzioni contro l’Iran

“Chiediamo che l’Iran e i suoi gruppi affiliati cessino i loro attacchi. Riterremo il governo iraniano responsabile delle sue azioni dannose e destabilizzanti e siamo pronti ad adottare ulteriori sanzioni o altre misure, ora e in risposta a ulteriori iniziative destabilizzanti”. Lo si legge nel comunicato finale del G7 Esteri di Capri dedicato al Medio Oriente. In un passaggio dedicato all’Ucraina, i Sette affermano poi che “se l’Iran dovesse procedere con la fornitura di missili balistici o tecnologie correlate alla Russia, siamo pronti a rispondere in modo rapido e coordinato, anche con nuove e significative misure“.

Blinken, “dall’Italia un ruolo nodale per il dialogo” 

Gli Usa, che non sono stati coinvolti nell’azione offensiva condotta nella notte contro l’Iran, sono convinti che l’Italia – il cui “impegno e’ gia’ stato molto importante per contribuire alla de-escalation“- possa adesso svolgere un ruolo importante dialogando con i Paesi in Medio Oriente con i quali ha ottimi rapporti”: cosi’ il segretario di Stato USA , Antony Blinken, nella conferenza stampa finale alla ministeriale degli Esteri del G7, che si e’ conclusa a Capri. “Siamo impegnati sin dal primo giorno, il 7 ottobre, nello sforzo per la de-escalation”, ha ricordato il capo della diplomazia americana. “Questo sforzo continua e l’Italia puo’ avere un ruolo nodale, come Paese che e’ impegnato nel mondo su molti fronti, con tanti Paesi. L’Italia ha i suoi colloqui diretti e penso che si sia visto, nelle due ultime settimane, quali siano questi rapporti. Rimane importante alimentarli per evitare escalation e per evitare un conflitto piu’ ampio”. “Israele e’ stato colpito da un attacco mai visto prima e gli Usa hanno interesse a che Israele si difenda, ma vogliamo anche – ha ripetuto Blinkenmitigare il conflitto“.

| © CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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