Il Ministero dell’ Economia e Finanze ha sottoscritto la lettera d’intenti con Deutsche Lufthansa presentata 11 giorni fa per acquisire una quota di minoranza di Ita Airways. Adesso può partire la trattativa tra il Ministero – che detiene il 100% delle azioni della ex Alitalia – e il vettore tedesco per avviare la privatizzazione della compagnia di bandiera.
Il dossier è circondato dalla massima riservatezza sui dettagli, vista l’importanza della partita, tra ricadute economiche ed occupazionali. Il Mef ha chiarito che “non saranno diffusi dettagli sulla discussione in corso”. Alcune fonti ipotizzano che la discussione tra il ministero dell’Economia e la compagnia con sede a Colonia potrebbe concludersi entro marzo ma non sarebbero stati fissati termini vincolanti.
Se la trattativa andasse in porto, dopo un anno e mezzo di attività, la nuova compagnia nata dalle ceneri di Alitalia entrerebbe nell’orbita del terzo gruppo al mondo dell’aviazione civile, il più grande in Europa. Lufthansa ha presentato un’offerta per acquistare una quota di minoranza che dovrebbe aggirarsi attorno al 35-40% di Ita, specificando che saranno concordate opzioni per il successivo acquisto delle azioni rimanenti. Al centro della discussione potrebbero esserci le forme e le modalità dell’investimento e l’integrazione commerciale e operativa di Ita nel gruppo Lufthansa. Oltre, viene riferito, al tipo di influenza che l’esecutivo potrebbe mantenere sulle scelte societarie.
A fine dicembre il governo, tramite un decreto, ha chiesto un compratore “in grado di acquisire una partecipazione iniziale nella societa’” che sia “di entità tale da confermare la serietà dell’impegno“, in vista di detenere successivamente il “controllo o la maggioranza del capitale“. La dismissione della partecipazione statale, ha chiarito il testo, può essere realizzata anche “in più fasi”, fermo restando “il riconoscimento” al Mef di “adeguati poteri” a presidio del raggiungimento degli obiettivi fissati dal piano industriale.
Gli obiettivi di Lufthansa
L’Italia rappresenta per Lufthansa “il mercato più importante dopo Germania e Usa” con il pregio di rimanere “uno dei luoghi turisticamente più attrattivi in Europa“. La compagnia tedesca con l’acquisto di Ita amplierebbe per il suo raggio di azione nel Sud Europa e, in proiezione, verso l’Africa e l’America Latina, mete storicamente coperte da Alitalia. Nel portafoglio della compagnia tedesca attualmente ci sono già altri operatori nord europei rilevanti come Austrian, Swiss, Brussels Airlines ed Eurowings. Anche l’hub aeroportuale romano di Fiumicino inoltre potrebbe beneficiare dell’acquisto .
In caso di intesa si tratterebbe di un matrimonio rimandato da qualche anno, seppur in un contesto economico e politico mutato. Già nel 2019, infatti, il primo governo guidato da Giuseppe Conte aveva provato a coinvolgere Lufthansa nel rilancio della compagnia di bandiera italiana. Dopo diversi tentativi da parte di quell’esecutivo, in cui vennero coinvolti anche Fs e Atlantia, il progetto svanì insieme al governo. Concluso quel tentativo, la vecchia Alitalia chiuse i battenti e il governo decise di dare vita a Ita Airways.