di REDAZIONE ECONOMIA
La nuova compagnia aerea ITA-Italia Trasporto Aereo sarà operativa e volerà dal 15 ottobre, cioè il giorno successivo allo stop per gli aeromobili Alitalia, con una livrea senza alcun riferimento alla vecchia compagnia in attesa di una soluzione last minute sul problema del marchio . Come si vede dalle prime immagini diffuse, sulle fiancate di alcuni degli aeromobili sarà presente la scritta “Born in 2021″, con i colori del tricolore italiano. Il velivolo è stato preparato da IAC – international Aerospace Coatings presso i propri stabilimenti di Shannon.
Questa sera l’aeromobile A320-216 EI-EIB di ITA è decollato alle 19:43 da Shannon con destinazione Milano Linate. Il numero di volo assegnato è AZ8012 e non usa ancora i codici ITW/AZ. Il tempo di volo previsto è 2 ore e 14 minuti. lo stimato di arrivo è poco dopo le 23. L’aereo potrebbe andare a fare da compagnia all’altro A320-216 in storage, il EI-DTN. un po’ come è accaduto dalla metà di luglio ai primi di ottobre.
La questione sull’utilizzo del marchio ALITALIA non è ancora conclusa come spiegato l’ad Fabio Lazzerini , fino all’ultimo non si saprà se la nuova compagnia dovrà prendere la nuova denominazione Ita o potrà ereditare la livrea di Alitalia. Una cosa è sicura e cioè che la nuova società non è disposta a sborsare la somma di 290 milioni di euro oltre ad Iva e oneri fiscali, richiesta dai commissari nella prima gara, andata chiaramente deserta.
La procedura adesso prevede che possa esserci un’ offerta da parte anche di Ita, sulla cui base sarà possibile per altre compagnie di trasporto aereo di poter effettuare possibili rilanci . Ma secondo le regole messe a punto dal Governo , chi partecipa a questa asta dovrà essere realmente interessato al suo utilizzo ed alla possibile valorizzazione del marchio. C’è anche della possibilità di affittare l’utilizzo del marchio, che consentirebbe ad Ita di volare utilizzando gli aerei acquistati senza dover affrontare un importante esborso economico per la livrea di tutti gli aerei.
ITA prevede di avviare le proprie attività con soli 2.800 dipendenti. Il Piano aziendale prevede poi che la società possa “successivamente incrementare l’organico iniziale fino al raggiungimento del numero complessivo massimo di circa 5.750 dipendenti nel 2025“.