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10 Marzo 2025 23:15

Jannik Sinner: reale innocenza o transazione economica ?

Nonostante Sinner non possa giocare fino agli Internazionali di Roma, potrà rientrare dopo i tre mesi di squalifica ancora ben saldo al primo posto della classifica mondiale. Sarà questa solo una casualità ?
di Silvia Signore

Dopo mesi di forte incertezza in merito al destino del campione del mondo di tennis, Jannik Sinner, risultato positivo ad un controllo doping durante un torneo internazionale, con tracce minime di clostebolo, la vicenda come ben noto è giunta finalmente al termine con il  raggiungimento di un accordo raggiunto dai suoi con l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), che riconoscendo la sua parziale responsabilità per gli errori commessi dal suo team e soprattutto dal suo fisioterapista che lo aveva curato con uno spray contente la sostanza dopante, ha permesso al campione di ricevere un piccola punizione.

Il campione altoatesino dovrà affrontare una sospensione di tre mesi dal tennis. L’indagine della WADA ha concluso, infatti, che Sinner non aveva intenzione di violare le regole e non ha tratto alcun vantaggio competitivo dall’utilizzo di tale sostanza. La sospensione dei tre mesi finirà a maggio e quindi vedrà il tennista altoatesino rientrare in campo in occasione degli Internazionali di Tennis di Roma, per poi disputare gli “Slam” del Roland Garros a Parigi e Wimbledon a Londra. 

Il campione n. 1 al mondo potrà tornare ufficialmente ad allenarsi il 13 di Aprile, ma corrono voci provenienti da nostre fonti confidenziali e a lui vicine che questo accadrà molto prima, con esattezza dalla seconda settimana del mese di marzo e ciò avverrà a Montecarlo, più precisamente a Cap d’ Ail, dove il tennista avrebbe affittato una villa privata con campi da tennis per poter svolgere i suoi allenamenti in tranquillità, lontano dai centri federali e con tennisti che non siano tesserati con le federazioni, in quanto i vigenti regolamenti non permettono al campione di allenarsi in circoli affiliati. Infatti ha ricevuto un “no” dal Contry Club di Monte Carlo, dove ha la residenza, poichè questo circolo tennis è affiliato sia alla Federazione monegasca che a quella francese.

Una forte attenzione mediatica è ricaduta in questi giorni sullo “sparring partner”, a seguito di una foto postata sui social che vedono ritratto Sinner nel noto ristorante “Beef Bar” di Montecarlo insieme l’ex campione Dominic Thiem, suo fratello Moritz anch’egli ex tennista professionista e il suo manager Stefan Herzog che ha pubblicato lo scatto sui social network. L’ex tennista austriaco sarebbe infatti lo sparring partner perfetto per Jannik Sinner in quanto dopo aver giocato a livelli altissimi, si è ritirato da pochi mesi.

Al momento Thiem non ha tutti i requisiti necessari per ricoprire il ruolo di “sparring partner” in quanto pur comparendo nella lista dei giocatori ritirati dell’ITIA risulta ancora tesserato con la Federtennis austriaca, ma il tennista austriaco potrebbe ovviare a questo, in quanto potrebbe facilmente rinunciare alla tessera in qualsiasi momento, e quindi potrebbe fare tranquillamente da sparring partner negli allenamenti di Sinner.

Resta ancora da chiedersi se la scelta da parte della Wada di penalizzare il campione altoatesino per soli tre mesi sia stata davvero dettata dalla presa di coscienza dell’innocenza dell’atleta, o se invece non vi siano accordi stragiudiziali basati su motivazioni economiche al fine di tutelare gli sponsor del campione azzurro e non danneggiarlo ulteriormente.

Non possiamo non ricordare che Jannick Sinner è riconosciuto come uno degli sportivi più pagati del 2024, avendo firmato un accordo decennale del valore di 150 milioni di dollari con la Nike , senza tralasciare gli altri accordi di sponsorizzazione con Head, azienda produttrice di racchette, ed accessori sportivi, e  con partner commerciali di lunga data come Gucci, Rolex, Lavazza, Fastweb, Intesa Sanpaolo, Panini e Pigna, aziende alle quali si sono aggiunte De Cecco, La Roche-Posay ed Enervit.

Sinora nessuno degli sponsor per i quali Sinner fa da “testimonial” ha manifestato l’intenzione di fare un passo indietro. Comportamento da parte degli sponsor, che lascia spazio a qualche dubbio, perché non dovrebbero stare dalla parte di un “testimonial” accusato di doping, anche se per ragioni del tutto casuali e quindi non a lui stesso imputabili, in quanto ciò potrebbe comunque incidere sull’andamento del campionato e sulle prestazioni dell’atleta, senza considerare i conseguenti danni di immagine non da poco che potrebbero derivarne.

Eppure sembra, che la sanzione inflittagli sia stata concordata e studiata dai suoi legali, con un’ attenzione degna di nota, perché anche se nonostante Sinner non possa giocare fino agli Internazionali di Roma, potrà rientrare dopo i tre mesi di squalifica, ancora ben saldo al primo posto della classifica mondiale. Sarà questa solo una casualità ?

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