di Federica Gagliardi
La Commissione europea ha pubblicato oggi una opinione nella quale per la prima volta nella storia ventennale della zona euro, viene contestato formalmente il bilancio di uno stato membro, e nel caso in questione l’Italia. In realtà decisione era attesa, ma nello stesso tempo si rivela clamorosa aprendo degli scenari nuovi e di dubbia conclusione. Il governo gialloverde guidato dal premier Giuseppe Conte adesso ha tre settimane per correggere la Finanziaria e riportarla in linea con il Patto di Stabilità. Contrariamente è probabile l’apertura di un procedimento nei contro dell’ Italia per debito eccessivo.
Il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis in conferenza stampa a Strasburgo ha dichiarato: “Sono qui con molto dispiacere. Per la prima volta l’esecutivo comunitario deve chiedere a un paese membro di rivedere la propria bozza di bilancio (…) Purtroppo le chiarificazioni ricevute ieri dal governo italiano non sono state convincenti ai nostri occhi (…) Il governo italiano sta violando apertamente gli impegni presi con se stesso e con gli altri paesi membri (…) L’Eurozona è costruita su stretti legami di fiducia con regole che sono le stesse per tutti“, pertanto “se la fiducia viene erosa, tutti gli stati membri vengono danneggiati, la nostra Unione viene danneggiata“.
CdG parere commissione europeaNella sua conferenza stampa il vice presidente Dombrovksis ha inteso sensibilizzare l’opinione pubblica italiana sui danni conseguenti al vivere di debito continuo ricordando che la scelta dell’indebitamento comporta anche un aumento dei tassi d’interesse e dei rendimenti obbligazionari. Attualmente su ogni italiano pesa un debito di 37mila euro, indipendentemente dall’età e dalla professione. “Se una politica di bilancio accomodante pesa sulla fiducia, potrebbe avere un effetto negativo sulla crescita», ha detto Dombrovksis.
L’ex primo ministro lettone ha fatto notare infine che Bruxelles lo scorso non aveva aperto una procedura per debito eccessivo, nonostante il passivo italiano fosse superiore al 130% del PIL, auspicando sul rispetto delle regole del Patto. “Il progetto di bilancio italiano rappresenta un cambiamento di sostanza che potrebbe imporre una revisione di quella conclusione”, ha concluso Dombrovksis, così aprendo la porta a una prossima clamorosa procedura di infrazione per debito eccessivo.
La decisione della Commissione arriva dopo uno scambio intenso di lettere intercorso tra Roma e Bruxelles. L’ esecutivo comunitario ha criticato nelle ultime settimane, il Documento Economico e Finanziario (DEF) presentato dal Governo italiano, ed ha chiesto precisazioni e chiarimenti sulla Finanziaria del 2019. Lunedì il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha confermato per l’anno prossimo un deficit nominale del 2,4% del PIL (rispetto a un obiettivo precedente dello 0,8%) e un aumento del deficit strutturale dello 0,8% del PIL, rispetto a un impegno di una riduzione dello 0,6% del PIL.
Il premier Giuseppe Conte intervistato a Mosca da Bloomberg TV , ha commentato: “Non esiste alcun piano B. Ho detto che il deficit al 2,4% del Pil è il tetto. Posso dire che questo sarà il nostro tetto”. Rispondendo alla domanda se è possibile immaginare modifiche sostanziali alla manovra criticata da Bruxelles, Conte ha risposto che questo “sarebbe per me difficile, non potrei accettarlo“. Il ministro degli Interni Matteo Salvini ha aggiunto: “Nel caso di bocciatura del bilancio noi andremo avanti”.