La Commissione Europea ha presentato una proposta per introdurre la digitalizzazione di passaporti e carte d’identità in modo da agevolare gli spostamenti tra i Paesi membri aumentando allo stesso tempo la sicurezza. La scadenza da cerchiare in rosso è il 2030, anno in cui, secondo l’idea illustrata dalla commissaria agli Interni, Ylva Johansson, e dal commissario alla Giustizia, Didier Reynders, dovrebbe entrare in vigore il passaporto digitale. Questo progetto della Commissione europea è volto a semplificare i controlli di frontiera e migliorare l’efficienza dei viaggi. La proposta, inserita in una visione più ampia di digitalizzazione dei documenti personali, prevede che il passaporto elettronico diventi uno strumento parallelo e facoltativo rispetto ai passaporti fisici e alle carte d’identità nazionali.
La direzione intrapresa dalla Commissione Ue nasce dall’obiettivo di ridurre drasticamente i tempi di attesa alle frontiere, dove solo nel 2023 si sono verificati oltre 600 milioni di attraversamenti illegali. L’introduzione dei documenti di viaggio elettronici permetterà di velocizzare i controlli, garantendo comunque la sicurezza necessaria. Secondo i progetti pilota, con questi passaporti digitali i tempi per i controlli potrebbero passare dagli attuali 30 secondi a soli 8 secondi per persona. Il sistema sarà utile anche per ridurre le code agli aeroporti e per agevolare la vita dei cittadini europei che viaggiano frequentemente.
Cosa è il passaporto digitale Ue
Il passaporto digitale sarà una copia elettronica dei documenti fisici già esistenti, accessibile direttamente dal proprio smartphone. Questo strumento consentirà ai cittadini di caricare informazioni personali, incluse quelle biometriche, in un formato digitale sicuro. Il nuovo sistema sarà compatibile con le procedure di check-in e i sistemi di sicurezza delle compagnie aeree, facilitando la compilazione delle carte d’imbarco e migliorando l’efficienza generale del viaggio.
Il passaporto digitale europeo non sarà obbligatorio: ogni cittadino potrà scegliere se adottare questa innovazione o continuare a utilizzare i documenti cartacei tradizionali. Tuttavia, per chi opterà per il passaporto elettronico, si apriranno nuove possibilità, come la possibilità di esibire i propri documenti alle autorità di frontiera prima ancora di arrivare a destinazione, azzerando l’attesa per entrare nel Paese e velocizzando le formalità amministrative.
Il ruolo degli Stati membri e della sicurezza
Questa novità evidenzia una volta di più come la tecnologia sia l’unico modo per migliorare i flussi di operatività, aumentando al tempo stesso la sicurezza. Una riflessione da tenere a mente anche in ottica imprenditoriale e commerciale, dove l’Ue ha provato a dare una svolta modificando le norme sulle quotazioni e sulle azioni a voto plurimo.
Anche se i cittadini dell’Ue non saranno obbligati ad adottare il passaporto digitale, gli Stati membri avranno l’obbligo di fornire questo documento a chi ne farà richiesta. La commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson, ha sottolineato che questo sistema non solo semplificherà i viaggi, ma renderà il lavoro delle forze di sicurezza più efficiente. Grazia a questa innovazione, infatti, le polizie di frontiera potranno dedicare più tempo a controlli approfonditi su casi sospetti, concentrandosi meglio sulla prevenzione di reati e atti di terrorismo