Chiusura in utile, crescita del risparmio raccolto, quasi 14 milioni di euro erogati in mutui. Sono alcuni elementi particolarmente sensibili del Bilancio 2016 della Banca di Credito Cooperativo di Avetrana, votato all’unanimità lo scorso 7 maggio dall’Assemblea dei Soci, che in quella sede ha scelto anche di aderire al gruppo bancario ICCREA, nato per ottemperare a quanto richiesto dalla recente riforma delle banche di credito cooperativo. L’approvazione dell’ultimo esercizio, inoltre, si accompagna al rinnovo del Consiglio di Amministrazione, confermato dai soci nella totalità dei suoi componenti uscenti anche per il prossimo triennio amministrativo. La rielezione premia una gestione rivelatasi virtuosa non solo rispetto al dato contabile, ma anche in relazione agli obiettivi statutari di concorso alla crescita economica e sociale del territorio.
Nel confronto con il 2015, la BCC di Avetrana ha ottenuto nel 2016 un incremento sia della raccolta diretta aumentata del 3,37%, sia della raccolta indiretta cresciuta del 60,97%. L’utile di esercizio finale è stato di 428.746 euro. “La Banca – si legge nella Relazione del CdA, accompagnatoria al Bilancio – ha comunque privilegiato il rapporto di servizio alle economie dei territori serviti, in particolare alle famiglie, mediante nuove erogazioni, nel corso del 2016, di mutui ipotecari pari a 9 milioni 179mila euro e chirografari pari a 4 milioni 595mila euro”.
Si conferma l’eccezionale solidità della Banca, il cui indice (CET1) si è attestato al 39,05% rispetto al 36,53% del 2015. Lo stesso valore medio delle BCC italiane al 30.09.2016 è stato pari al 16,80%. Anche in questa prospettiva, risulta di fondamentale importanza la scelta del percorso intrapreso per l’adeguamento alla riforma del credito cooperativo voluta dal Governo per irrobustire il sistema del Credito Cooperativo. “Fra le alternative in campo noi abbiamo fatto la scelta – spiega Michele Pignatelli, presidente di BCC Avetrana – di confluire nel gruppo che meglio conosciamo: ICCREA, lo storico Istituto delle Casse Rurali e Artigiane, che per tanti anni ci ha supportato e che già si presenta pronto per assumere il ruolo di capogruppo. Cassa Centrale Banca è un gruppo di nuova formazione, riconducibile a società di servizi, che conosciamo in quanto fornitore di prodotti informatici, e che a noi appare connotato da forti sentimenti di appartenenza territoriale, troppo lontani dalle nostre tradizioni e vedute”.
Per la BCC Avetrana la riforma diventa l’occasione per un nuovo inizio, nella continuità dei valori identitari di sempre. “La prospettiva – ribadisce il CdA – non è semplicemente quella di custodire l’identità riponendola in uno scaffale, ma di interpretarla estensivamente, valorizzarla e rappresentarla”.