MENU
22 Novembre 2024 11:56

La Cassazione ha deciso sulle richieste della prima moglie di Pino Daniele: niente più soldi dal defunto

Da anni l'indimenticabile cantante napoletano era in causa con la sua prima moglie Dorina Giangrande, che era stata anche una corista della sua band musicale, per la riduzione dell'assegno.

ROMA – Dorina Giangrande, la prima moglie e madre di Alessandro Daniele e di Cristina Daniele, figli avuti dal musicista napoletano, con cui alla fine degli anni Settanta convidise dischi e concerti,  dopo la sua separazione  coniugale  riceveva un assegno di mantenimento da 75 mila euro l’anno. Pino Daniele ancora in vita, aveva chiesto la riduzione dell’assegno ma la Giangrande, invece non era d’accordo, e richiedeva persino l’aumento anche dopo la morte dell’artista. L’ ex moglie ha però avuto la peggio.

Prima che la Suprema Corte potesse pronunciarsiPino Daniele è morto come noto improvvisamente, ma ciò nonostante l’ex moglie aveva insistito per avere una pronuncia definitiva, opponendosi alla richiesta di dichiarazione di cessazione delle materia del contendere. La Cassazione ha quindi dovuto dirimere una questione controversa, oggetto di contrasto nella stessa giurisprudenza della Suprema Corte. L’ indirizzo precedente della prima sezione civile della Cassazione sosteneva che la morte “nelle more del giudizio“del soggetto obbligato non determina la cessazione della materia del contendere, permanendo l’interesse della controparte a vedersi riconoscere gli eventuali arretrati. Ma secondo un altro indirizzo più solido e condiviso, la morte invece “travolge” qualsiasi decisione accessoria alla separazione e al divorzio. Da qui la decisione della sospensione dell’assegno da 75 mila euro l’anno.

Nella propria sentenza definitiva la Corte di Cassazione, sostiene che  “l’obbligo di contribuire al mantenimento dell’ex coniuge è personalissimo e non trasmissibile, proprio perché si tratta di una posizione debitoria inscindibilmente legata a uno status personale“. Da questo deriva che l’azione per il riconoscimento dell’assegno di divorzio non può essere portata avanti nei confronti degli eredi dell’ex coniuge ed, allo stesso tempo, che questi ultimi non possono ottenere la restituzione delle somme versate sulla base di provvedimenti non definitivi. A volte chi troppo vuole rischia di perdere tutto.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Due imprenditori lombardi indagati: erano pagati dall'intelligence russa per mappare Roma e Milano
Commissione europea, semaforo verde per Raffaele Fitto e Teresa Ribera: le nomine confermate nella notte
I pm De Pasquale e Spadaro condannati per "oggettiva gravità" dal tribunale di Brescia
Il nuovo codice della strada è in vigore. Dalle multe ai cellulari, ecco cosa cambia
Scoperta evasione milionaria a Bari: 29 indagati. Dentisti in nero, utilizzavano un software speciale per aggirare il fisco
In arrivo aria fredda sull'Italia e maltempo al nord
Cerca
Archivi
Rai, Gian Marco Chiocci confermato alla direzione del Tg1
Due imprenditori lombardi indagati: erano pagati dall'intelligence russa per mappare Roma e Milano
Commissione europea, semaforo verde per Raffaele Fitto e Teresa Ribera: le nomine confermate nella notte
I pm De Pasquale e Spadaro condannati per "oggettiva gravità" dal tribunale di Brescia
Il nuovo codice della strada è in vigore. Dalle multe ai cellulari, ecco cosa cambia

Cerca nel sito