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3 Luglio 2024 03:29
3 Luglio 2024 03:29

La Cerimonia d’apertura ed il red carpet della Mostra del Cinema di Venezia

La madrina Caterina Murino sarda di origine, “espatriata” in Francia, classe 1977, ex modella, vent'anni di cinema alle spalle, con una partecipazione anche alla fortunata serie di 007 James Bond ha inaugurato con un suo discorso la Mostra la cui cerimonia è trasmessa su Rai Movie in diretta ed è anche disponibile in streaming su RaiPlay a partire dalle 18.45
di Valentina Rito

Si apre questa sera con il primo tappeto rosso la 80° edizione della Mostra del cinema di Venezia che ha come madrina l’attrice sarda Caterina Murino . Presidente di giuria Damien Chazelle, premio Oscar per “La La Land“. Tra le prime “celebrities” arrivate al Lido spiccano la topmodel Bianca Balti, che dall’imbarcazione che la stava portando a destinazione salutava i suoi fan, e la cantautrice Malika Ayane, sorridente ed elegante in total black. A Venezia 2023 presenti anche l’attrice Claudia Gerini, la produttrice cinematografica e regista Ginevra Elkann, sorella di John Elkann e di Lapo Elkann, e l’attrice romana Giulia Bevilacqua.

Tra i primi ospiti arrivati all’imbarcadero per la Mostra del Cinema. il vicepremier Matteo Salvini in compagnia della fidanzata Francesca Verdini: sorridenti, mano nella mano. La compagna del leader della Lega, terzogenita dell’ormai ex politico Denis Verdini, si occupa da molto tempo di cinema: dopo una collaborazione con la rivista Ciak, ha fondato una società indipendente di produzione cinematografica e audiovisiva La Casa Rossa, che ha prodotto, tra gli altri, il lungometraggio “Ghiaccio“, con la regia di Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis.

Francesca Verdini e Matteo Salvini

Alberto Barbera, lo aveva anticipato: “mai tanta politica come quest’anno alla Mostra“. Ed infatti sul tappeto rosso dell’inaugurazione oltre al Ministro della Cultura Giuliano Sangiuliano, il sottosegretario Vittorio Sgarbi, è sbarcato a Venezia anche Matteo Renzi con sua moglie Agnese.

Agnese e Matteo Renzi

La madrina Caterina Murino sarda di origine, “espatriata” in Francia, classe 1977, ex modella, vent’anni di cinema alle spalle, con una partecipazione anche alla fortunata serie di 007 James Bond ha inaugurato con un suo discorso la Mostra la cui cerimonia è trasmessa su Rai Movie in diretta ed è anche disponibile in streaming su RaiPlay a partire dalle 18.45 : “Buonasera a tutti e benvenuti alla 80esima Mostra del cinema di Venezia”. Dopo i saluti alle istituzioni ha rivolto “un saluto affettuoso e solidale con chi non è qui con noi perché impegnato a difendere il valore intellettuale e economico del loro lavoro e ci ricordano che la creazione artistica è prerogativa di uomini e donne di talento non delegabile all’intelligenza artificiale. Benvenuto al pubblico in sala e a quello di fronte allo schermo di casa. Buon compleanno alla Mostra!”

Ogni occasione è buona per festeggiarla: l’anno scorso ha compito i 90 anni alcune edizioni sono saltate, ma nemmeno il Covid ha fatto saltare la Mostra in presenza che non ha paura di andare contro gli stereotipi, denunciare drammi e contraddizioni del presente ma la Mostra è anche luogo dell’incontro e apertura verso convivenze inedite. Allora tutti insieme in questa bellissima Sala prepariamoci a vivere undici giorni indimenticabili” ha aggiunto la madrina della Mostra “Vi lascio con le parole di Fellini: “Viva il cinema” ed il Presidente Damien Chazelle, premio Oscar, parola per parola a ruota di Caterina Murino quasi come una maestra con un allievo: “Dichiariamo aperta la ottantesima edizione della Mostra del cinema”.

Liliana Cavani e Charlotte Rampling

Liliana Cavani prima regista donna a vincere il Leone alla carriera

“Sono la prima persona donna a ricevere il Leone d’oro alla carriera come regista. Dobbiamo dare la possibilità alle donne di essere viste!” ha detto Liliana Cavani accolta da standing ovation, nella parte finale del discorso di ringraziamento che è stato quasi una tirata di orecchie da parte di una artista che ha sempre avuto parole per lo sguardo femminile. “In primo luogo devo ringraziare Charlotte Rampling per questo testo, intelligente tenebroso e lucido: fantastico. Portiere di notte è stata un’esperienza profonda per tutti e tre, alcune scene non c’erano nel copione e sono nate nello spazio in cui eravamo noi tre. Abbiamo approfondito il discorso e il film è nato nel farsi, ero sorpresa”.

Pensavo di essere una sarta che lavora per un giro di clienti affezionato questo premio mi ha sorpreso. Ho iniziato con i documentari sulla guerra e forse questo mi ha impedito di fare la commedia, me lo hanno impedito le immagini della seconda guerra mondiale viste in moviola. Io che avevo fatto lettere antiche e conoscevo la guerra del Peloponneso del settimo secolo avanti Cristo che era uno scherzo rispetto alle immagini della seconda guerra mondiale. E poi è arrivato Francesco, intellettuale e poeta di cui parla così bene Dante e io mi fido di Dante, e Francesco parla di pace anche nel pieno delle Crociate”. La regista ha citato Bergman e De Sica e dice che “voglio condividerlo con altri professionisti che hanno collaborato con me negli anni”.

L’attore Pierfrancesco Favino protagonista di “Comandante”

L’attore Pierfrancesco Favino ed e il regista Edoardo De Angelis presentano il film d’apertura della Mostra del Cinema 2023 con “Comandante” storia di un comandante fascista che “affonda ferri ma salva uomini”, dal messaggio più che mai attuale: “Essere italiani vuol dire anche salvare gli uomini in mare. Spero che chiunque veda il film sia d’accordo sul fatto che le leggi del mare non devono mai essere infrante”.

In sala, per la prima proiezione ufficiale di “Comandante”, ci sarà anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. e le parole del regista di De Angelis non consentono fraintendimenti: “Mi auguro che chiunque guardi il film convenga col fatto che esistono leggi eterne e immutabili come la legge del mare e sono leggi che non vanno infrante mai”. A cui si aggiunge il commento di Pierfranco Favino: “Vengo da una famiglia in cui spesso dovevo lasciare camera mia perché i miei genitori portavano qualcuno che stavano aiutando. Casa mia è sempre stato un posto in cui “dove si mangia in sei, si mangia anche in 8”. E anche adesso la mia porta è sempre aperta, e per me è un dato significante dell’italianità. Non c’è un solo modo per essere italiani, ma se questo lo è, è un bel modo“.

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