La Commissione Nazionale di Garanzia del Partito Democratico, nella seduta del 29 luglio 2024, letto il ricorso con il quale il consigliere regionale pugliese Michele Mazzarano aveva impugnato la delibera adottata in data 13 aprile 2024 dalla Commissione di Garanzia Regionale del Partito Democratico della Puglia, ritenendo che la Commissione di Garanzia Regionale nella sua delibera, si è limitata a prendere atto del fatto che Mazzarano non è più iscritto al Partito Democratico e, pertanto, viene meno ogni competenza degli organi di garanzia del Partito in relazione alla sua posizione.
La Commissione Regionale di Garanzia del Partito Democratico pugliese ha correttamente ritenuto di non poter procedere all’adozione dei provvedimenti di propria competenza nei confronti di Michele Mazzarano, essendo non più iscritto al Partito e che altrettanto correttamente ha richiamato le pertinenti disposizioni dell’ordinamento interno relative agli effetti preclusivi rispetto a una successiva eventuale iscrizione al Partito, ha rigettato il ricorso imbarazzante di Mazzarano.
Mazzarano-Ricorso-PDMa le “barzellette” in casa Pd continuano ed infatti Michele Mazzarano lo scorso 7 marzo 2024 è stato eletto con 7 voti favorevoli alla presidenza della Va Commissione (ambiente e urbanistica) in consiglio regionale, in aperto conflitto etico, che soltanto il nostro quotidiano online (vedi qui) denunciava giornalisticamente ! Mazzarano, a suo dire sosteneva di essersi “autosospeso” dall’attività del gruppo Pd alla Regione Puglia, mentre in realtà non ha più rinnovato la sua iscrizione per non subire l’onta dell’espulsione. Ancora una volta emerge la circostanza che secondo Mazzarano, la legge così come il codice etico è solo un’opinione ….
Sarà questo il motivo per il quale Mazzarano si sarebbe avvicinato al suo ex-acerrimo nemico Antonio Albanese, proprietario della CISA spa di Massafra, che ama circondarsi di politicanti a caccia di sponsors e finanziatori ?