ROMA – “Penso che abbia ragione il Governo e mi sono rivolto in modo istituzionale e rispettoso a Emiliano e al sindaco di Taranto. Confidavo nel Natale perché è cosa enorme con 14mila posti di lavoro e miliardi per le bonifiche. La mia richiesta, che rinnovo, è di ritirare il ricorso per evitare che la situazione arrivi a punti di crisi gravissimi in termini occupazionali e ambientali. Ma sono certo che troveremo una via d’uscita“.
Così il premier Paolo Gentiloni nella tradizionale conferenza stampa di fine anno presso l’Auletta dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa Parlamentare, ha affrontato la delicata “questione Ilva” nella conferenza stampa di fine anno, auspicando il ritiro del ricorso al Tar presentato da Comune di Taranto e Regione Puglia che, come è noto, hanno impugnato il DPCM 29 settembre 2017 che ha emanato la nuova Aia per l’Ilva di Taranto.
“Speravo che questo appello aiutasse a sbloccare la vicenda – ha aggiunto Gentiloni – perché si tratta di una cosa enorme: 14 mila posti di lavoro e miliardi di investimento per la bonifica e il risanamento in un’area tra le più inquinate del Paese. Tutto si può fare tranne che mandare in fumo miliardi di investimenti e 14 mila posti di lavoro. La mia richiesta era, e approfitto per rinnovarla perché la collaborazione istituzionale è innanzi tutto un dovere, ed è quella di ritirare il ricorso per evitare che la situazione possa complicarsi. In un’area che da anni è un punto di crisi ambientale e occupazionale“. “Noi – ha concluso il premier Gentiloni – facciamo ogni sforzo per rispondere alle richieste dei territori. Ma la base da cui partire è di avere speranze per le bonifiche e per il mondo del lavoro“.