Continuano a scendere le serrande dei negozi tarantini costretti alla chiusura a causa della mancanza di affari e clientela, in un città sempre più abbandonata a sè stessa, priva di rappresentanza politica ed associativa. La Confcommercio tarantina inerme si affanna a scegliere giornalisti e giornaletti “amici” nella puerile e banale convinzione che inviare o meno i propri comunicati stampa possa condizionare o limitare la libertà di stampa, invece di pensare alla propria crisi gestionale causata dal crescente numero di iscritti che abbandonano l’associazione o non pagano le quote. Ed a nulla è servita la nuova quota associativa “ridotta” prevista per i nuovi associati, che in un recente passato si era rivelata molto utile alla Confcommercio per contare di più nella corsa al rinnovo del consiglio di amministrazione della Camera di Commercio tarantina.
Sono finiti i tempi in cui l’associazione dei commercianti tarantini sognava ed aspirava a gestire scenari multimediali (naufragati nel nulla…), che prevedevano l’acquisizione dell’emittente televisiva Blustar Tv dalla famiglia Quaranta, ed il “controllo” pubblicitario attraverso la società Comunicare srl (di proprietà Confcommercio Taranto) di quello che fu il quotidiano “Corriere del Giorno di Puglia e Lucania” fallito e chiuso definitivamente lo scorso 30 marzo, che è bene precisare non ha alcun collegamento con la nostra testata e lo storico quotidiano tarantino Corriere del Giorno fondato nel 1947 da Franco de Gennaro, Franco Ferraiolo, Egidio Stagno e Giovanni Acquaviva. E dati i risultati dell’emittente televisiva e del quotidiano, ci auguriamo sinceramente che mai la Confcommercio possa pensare di entrare nel nostro assetto societario, che grazie a Dio è ben solido e stabile. Anche perchè siamo scaramantici.
Lascia molto da pensare l’ostracismo dell’associazione dei commercianti tarantini all’apertura a Taranto delle catene commerciali Decathlon e Leroy Merlin, che avrebbero intenzione di aprire delle proprie strutture commerciali nell’area del raddoppio richiesto dalla società che gestisce la galleria Auchan alle porte della città in direzione verso S. Giorgio Jonico. Abbiamo scoperto peraltro che proprio i tarantini rappresentano la maggiore percentuale di clientela che si reca presso le catene commerciali ubicate alle porte di Bari e Brindisi, dove portano i propri soldi per fare i loro acquisti .
L’ ostracismo contro il raddoppio del centro Auchan, non c’è stato dalla parte della Confcommercio quando invece, si è esteso ed ampliato il centro commerciale dell’ Ipercoop. Stranezze della vita….che alimentano alcune voci ricorrenti di un “particolare” interessamento a queste operazioni immobiliari e commerciali da parte di qualcuno della Confcommercio jonica. Per fortuna dubitare, grazie a Dio (e secondo il Codice Penale) non costituisce ancora un peccato o un reato !
Nel frattempo, mentre fervono manovre per le prossime elezioni per il rinnovo delle cariche alla Confcommercio di Taranto, i tarantini sono costretti a recarsi presso i centri commerciali di Casamassima (Bari) e Mesagne (Br) per fare i loro acquisti, mentre i vertici in scadenza dei commercianti tarantini perdono inutilmente il loro tempo nelle loro questue nei vari assessorati, o cercando di badare esclusivamente ai propri affarucci o ambizioni ad incarichi pubblici.
I disoccupati ed i commercianti falliti di Taranto ringraziano…
P.S. la redazione del Corriere del Giorno si associa nel ringraziamento… grata di non essere destinataria di informazioni dirette delle attività…della Confcommercio Taranto. Le informazioni sappiamo trovarle da soli e senza qualche comunicato stampa inutile.