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23 Dicembre 2024 04:45

La D.I.A. di Bari arresta un ricercato albanese, trafficante internazionale di droga

L’esecuzione dell’importante operazione internazionale della D.I.A. in Albania ed in Italia era stata possibile anche grazie alla Squadra Investigativa Comune, organismo di cooperazione giudiziaria, istituita tra la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, la Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana, Interpol ed Eurojust (Agenzia dell’UE - con sede all’Aja - che sostiene la cooperazione giudiziaria nella lotta contro le forme gravi di criminalità transnazionale).

La D.I.A. di Bari ed i Carabinieri della Compagnia di Policoro (MT), coadiuvati dallo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori “Puglia”, alle prime luci dell’alba di oggi hanno catturato il cittadino albanese 36enne, Allmuca Bledar, sottrattosi a suo tempo all’esecuzione del provvedimento di custodia cautelare nel corso dell’”operazione KULMI“, condotta il 30 giugno scorso, nell’ambito della quale sono stati eseguiti 37 arresti e misure patrimoniali per un valore di 4 milioni di euro, tra Albania ed Italia, per traffico internazionale di stupefacenti.

Il cittadino albanese si era reso irreperibile allontanandosi dalla propria abitazione di Policoro ed aveva trovato riparo all’interno di un rifugio di fortuna lungo l’argine del fiume Agri, nascosto nella vegetazione, in una zona molto impervia dell’entroterra lucano. Qui i Carabinieri dello Squadrone Cacciatori “Puglia”, indirizzati e supportati dagli investigatori della D.I.A. di Bari e dai Carabinieri di Policoro, lo hanno scovato ed arrestato. Nello stesso contesto sono stati tratti in arresto in flagranza del reato di favoreggiamento personale altri due cittadini abanesi, S.S e S.D., 30enne e 23enne, entrambi incensurati, da tempo regolarmente residenti in provincia di Matera, responsabili di aver agevolato il connazionale latitante fornendogli supporto logistico e viveri di conforto.

L’esecuzione dell’importante operazione internazionale della D.I.A. in Albania ed in Italia era stata possibile anche grazie alla Squadra Investigativa Comune, organismo di cooperazione giudiziaria, istituita tra la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, la Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana, Interpol ed Eurojust (Agenzia dell’UE – con sede all’Aja – che sostiene la cooperazione giudiziaria nella lotta contro le forme gravi di criminalità transnazionale).

I provvedimenti erano stati emessi a fronte di indagini svolte tra marzo 2017 e gennaio 2019, che avevano consentito di raccogliere gravi indizi a carico dei 37 soggetti appartenenti ad un’organizzazione criminale,  operante a Bari e provincia, con ramificazioni in Albania. In Italia vennero arrestate 27 persone, fra i quali gli albanesi Erind Garubi, di 29 anni, e Kreshnik Laçi, di 45 anni, conosciuto con lo pseudonimo di “Niku”.

Tutti erano accusati di aver fatto parte di un’associazione per delinquere dedita al traffico transnazionale di stupefacenti: le indagini, avvalorate dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, sono partite dal sequestro, effettuato lungo la costa di Molfetta nel 2018, di oltre una tonnellata di marijuana e dall’arresto di due scafisti e hanno stroncatoun traffico internazionale di droga tra le due sponde dell’Adriatico, storica rotta per la penetrazione in Europa della droga.

E tra le 37 persone arrestate era presente anche un militare, in servizio presso la Stazione Carabinieri di Molfetta, che avrebbe contribuito alla fabbricazione di documenti di identità falsi e fornito informazioni attinte dalla banca dati del Ministero dell’Interno.

Al termine delle odierne operazioni, l’arrestato Allmuca Bledar è stato associato presso la Casa Circondariale di Matera, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Bari, mentre i “complici” S.S. e S.D. sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari come disposto dalla Procura della Repubblica di Matera.

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