di Marco Ginanneschi
E’ cominciata l’operazione anagrafe tributaria 2016 . Banche, le poste e gli operatori finanziari dovranno trasmettere online entro il 31 marzo alla nuova grande anagrafe dei rapporti finanziari i saldi e tutti i movimenti bancari degli italiani durante lo scorso anno. Una quantità impressionante di informazioni dettagliate che ricaricano il meccanismo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate aggiornandolo al 2015 per fronteggiare un’evasione fiscale che viene valutata intorno ai 90 miliardi all’anno. L’operazione informatica anti evasione entra a regime con l’obiettivo di recuperare tutte le risorse sottratte allo Stato ,e di battere il record storico di 14,9 miliardi accertati e recuperati che è stato raggiunto l’ anno scorso.
Dal punto di vista delle politiche economiche, risorse nuove che potranno andare a costituire un vero e proprio un tesoretto, che consentirà di alleggerire il peso sul deficit. E’ questo il piano taglia-tasse di Renzi per il 2017 che va dall’ Ires al disinnesco degli aumenti dell’Iva. Così facendo saranno gli evasori a finanziare la riduzione delle tasse in favore dei cittadini corretti ed onesti . Nei prossimi giorni confluiranno nei giganteschi database dell’Agenzia, per posta certificata o direttamente attraverso dei format online predisposti , circa un miliardo di rapporti del 2015 :carte di credito e conti correnti con il relativo codice fiscale e Iban, conti titoli, prodotti finanziari e assicurazioni. In pratica minuscoli “dossier” dove appariranno: i saldi di inizio anno, quelli di fine anno e le giacenze medie.
A questa valanga di informazioni, si aggiungeranno circa 100 milioni di operazioni “fuori conto” che riguardano le operazioni legate in qualche modo al conto corrente bancario di ogni cittadino o società. Dalle richieste di assegni per contanti, ai bonifici, dal cambio valuta al cambio di assegni. Una tracciabilità pressochè completa ed assoluta che riguarderà anche i passaggi fisici di denaro e preziosi, dove spesso si annidano il riciclaggio e il “nero”. Infatti nell’Anagrafe dei rapporti finanziari, le banche e operatori dovranno riversare la titolarità di cassette di sicurezza con il numero totale di accessi all’anno e le posizioni in oro e metalli preziosi con importo totale e numero di operazioni effettuate.
L’Anagrafe dei rapporti finanziari, o più comunemente dei conti correnti, entra quindi a pieno regime in concomitanza con la costruzione dell’architettura informatica della lotta all’evasione che passa per la denuncia dei redditi precompilata, per l’estensione della fatturazione elettronica e giungerà anche alla dichiarazione Iva precompilata. Il “grande fratello” del Fisco è in piena funzione dal 1° gennaio del 2012 , cioè da quando le banche e tutti gli operatori finanziari sono stati costretti per Legge a trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati che riguardavano sostanzialmente il saldo di fine anno. Con la legge di Stabilità 2015 il meccanismo è stato notevolmente potenziato in quanto, oltre ai saldi, viene richiesto agli operatori finanziari di trasmettere la “giacenza media”, in pratica così facendo, si genera la possibilità di determinare i movimenti giornalieri per evitare degli “svuotamenti” improvvisi dei conti in prossimità della fine dell’anno, ad opera dei soliti “furbetti”.
L’Anagrafe dei conti ha già acquisito ad oggi a i dati del 2011-2014 raccolti retroattivamente con un calendario di scadenze successive secondo il quale sono stati riversate la trasmissione delle informazioni ricevute dalle banche. Con un provvedimento di gennaio 2016, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che i dati del 2015 dovranno essere riversati entro il 31 marzo: da quest’anno l’operazione passa a regime con l’obbligo di consegna dei movimenti e dei saldi dell’anno precedente regolarmente intorno alla metà febbraio. La festa per gli evasori è finita.