di Valentina Taranto
L’azione legale intrapresa dalla Fiera del Levante di Bari assistita dal professor Giampiero Balena è conseguente all’azione della procura regionale della Corte dei Conti, che aveva invitato l’Ente fieristico nel gennaio scorso ad attivare tutte le iniziative legali del caso per il recupero delle somme nei confronti dell’ex presidente Gianfranco Viesti e del suo predecessore Cosimo (Mimmo) Lacirignola i quali hanno incassato dei compensi in violazione delle norme sulla “spending review”, e quindi devono restituirli, in quanto il decreto legge 78/2010 ha reso onorifica la partecipazione ai consigli di amministrazione di tutti gli enti “che comunque ricevono contributi a carico delle finanze pubbliche”, consentendo esclusivamente il rimborso delle spese ed un gettone di presenza di 30 euro.
Il collegio dei revisori dei conti della Fiera del Levante, a seguito dell’invito-diffida ricevuto a suo tempo dell’ex presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, ( a sinistra nella foto) dopo aver richiesto ed avuto un parere legale, inviarono un esposto in cui si evidenziava che l’erogazione di quei compensi avrebbe impedito di fatto alla Fiera di poter ricevere contributi pubblici. A seguito di quell’esposto si è attivò la Procura della Repubblica di Bari , che però stranamente ha archiviato l’indagine per ” abuso d’ufficio” nei confronti di Viesti , e la procura regionale pugliese della Corte dei Conti che con il vice-procuratore Pierpaolo Grasso ha invece “invitato” la Fiera del Levante ad attivarsi per il recupero delle somme.
Dopo l’invio di una raccomandata rimasta priva di riscontro, Antonella Bisceglia commissario dell’ente Fiera del Levante, è stata indotta di fatto a citarli a giudizio in Tribunale, per ottenere la restituzione di quanto incassato dopo il 31 maggio 2010, e cioè di 85.846 euro per Gianfranco Viesti e di 30.457 euro per Mimmo Lacirignola.
L’atto di citazione è stato notificato nei giorni scorsi oltre a ricostruire la vicenda mette in evidenza che il Consiglio generale dell’ ente con una delibera del 2007 aveva fissato l’indennità per Lacirignola, (nella foto, sotto a sinistra) rimasto in carica come Presidente sino al febbraio 2011, per un importo di 41.316 euro lordi l’anno. Adesso quindi la Fiera ha giustamente richiesto indietro quanto percepito dal luglio 2010 al marzo 2011, cioè un mese dopo le sue dimissioni. Nel caso dell’ex-presidente Gianfranco Viesti nella citazione a giudizio, si evidenzia che è stata erogata “in assenza di qualsivoglia delibera del Consiglio generale” la stessa indennità dal marzo 2011 al marzo 2013.
A gennaio scorso il procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno della Procura di Bari, aveva incredibilmente richiesto ed ottenuto l’archiviazione di tutte le accuse emerse nel corso dell’indagine a carico nei confronti del Viesti fra le quali anche quelle relative all’indennità di carica. Sia l’accusa che il gip Marco Galesi avevano evidenziato le loro “perplessità in ordine all’interpretazione della normativa” sulla spending-review, ritenendole sufficienti a loro giudizio per poter escludere delle responsabilità in capo all’ex presidente. Il procuratore aggiunto Bruno ritenne “condivisibili” le argomentazioni che erano contenute nel parere del professor Rodio, consulente della Fiera, che comportava però l’obbligo di restituire i soldi percepiti in violazione del Dl 78/2010,per evitare l’interruzione a ogni tipo di finanziamento pubblico a favore della Fiera del Levante. Adesso la decisione spetterà al Tribunale civile di Bari.