Nel corso di una delle quotidiane missioni di pattugliamento notturno del Canale d’Otranto per il controllo dei flussi migratori clandestini e degli altri traffici illeciti, unità aeronavali del Reparto Operativo Aeronavale di Bari competente per la sorveglianza delle coste pugliesi e del Gruppo Aeronavale di Taranto, che svolge le funzioni di Centro di Coordinamento Locale Frontex per l’operazione “TRITON 2015”, intercettavano, nella notte scorsa, un potente gommone che dirigeva verso le coste leccesi. Lo scafo, che viaggiava a luci spente e a forte velocità, veniva agganciato ai radar dei mezzi delle Fiamme Gialle.
Un pattugliatore della Guardia di Finanza procedeva a tallonare lo scafo avvistato, indirizzando sullo stesso le vedette “velocissime” che in breve riuscivano a far fermare la corsa del gommone. Particolare attenzione veniva posta dai finanzieri per poter salvaguardare l’incolumità dei migranti e dall’altro individuare e arrestare lo scafista. Lo scafo catturato, un gommone di 8 metri, con due potenti motori fuori bordo da 300 hp ciascuno, veniva condotto presso gli ormeggi della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Otranto, scortato dalle motovedette e sottoposto a sequestro
Sono ancora in corso le indagini a cura del pool interforze antimmigrazione per individuare lo scafista, presumibilmente confuso tra i migranti. I 30 migranti, tutti presumibilmente siriani, tra cui 3 donne e 4 minori, inizialmente presi a bordo di un guardacoste delle Fiamme Gialle, venivano condotti presso gli ormeggi del reparto navale della Guardia di Finanza, per poi essere trasferiti, per le procedure di rito e per i necessari approfondimenti sulla posizione dei singoli, presso il centro di temporanea assistenza “Don Tonino Bello” di Otranto. Poco prima, in due distinti interventi, Carabinieri e finanzieri avevano rintracciato sulla costa due gruppi di migranti di nazionalità somala, appena sbarcati.
Solo negli ultimi dieci giorni, in Puglia, la Guardia di Finanza ha provveduto al fermo di tre potenti scafi con migranti a bordo e all’arresto dei rispettivi scafisti di nazionalità albanese e italiana.