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24 Novembre 2024 23:09

La Finanza scopre un uso “personale” di 1milione300mila euro di finanziamenti pubblici destinato ai minori in comunità

Sequestrati immobili a Galatina ed un’imbarcazione a vela ad opera della Guardia di Finanza di Lecce

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Lecce, al termine di una complessa attività di indagine coordinata dal Pubblico Ministero dott.ssa Stefania Maria Mininni, della Procura della Repubblica di Lecce ha eseguito un sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie riconducibili a due cooperative di utilità sociale preposte alla gestione di una comunità educativa per minori in Galatina ed ai loro gestori, per un valore di 1.370.826 euro, con la denuncia dei responsabili delle citate cooperative per il reato di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e malversazione in danno dello Stato.

Le investigazioni avviate su delega della locale Procura della Repubblica all’esito di preliminari indagini svolte dall’Arma dei Carabinieri per alcuni casi di maltrattamento di minori avvenuti all’interno di una struttura educativa di Galatina (LE), hanno riguardato la gestione finanziaria della citata struttura in quanto destinataria di contributi pubblici erogati da numerosi comuni, (Aradeo, Cutrofiano, Galatina Campi Salentina, Cavallino, Corigliano d’Otranto, Francavilla Fontana, Latiano, Leverano, Maglie, Melpignano, Otranto, Salice Salentino, San Cesario) che hanno usufruito del servizio di affido residenziale di minori.

Schermata 2015-12-22 alle 23.52.41Le attività svolte dai finanzieri hanno da subito posto in evidenza una serie di irregolarità nella richiesta e gestione dei fondi complessivamente erogati per l’attività assistenziale che risultava gestita da due cooperative sociali di Galatina riconducibili alla medesima compagine familiare le quali, prive delle necessarie autorizzazioni regionali e comunali, avevano svolto illecitamente detta attività di assistenza al fine di percepire indebitamente i contributi erogati dai citati comuni dal 2008 al 2013 per un importo pari ad €. 1.370.826. Le ulteriori indagini, condotte mediante accertamenti bancari sui conti dei responsabili della struttura, hanno inoltre evidenziato che i rappresentanti legali pro tempore di dette cooperative, avevano anche distratto una rilevante parte dei contributi indebitamente conseguiti utilizzandoli per fini personali e, in ogni caso, diversi da quelli per cui erano stati percepiti; così, si accertava l’acquisto di immobili confluiti nel patrimonio personale degli amministratori, nonché numerosi prelevamenti in contante per oltre 300.000 euro utilizzati a fini personali o per costituire rilevanti disponibilità economiche sui conti bancari riconducibili agli stessi indagati.

Alla luce dei fatti riscontrati, i finanzieri, hanno applicato le norme sulla responsabilità delle società che si avvantaggiano dei reati commessi da amministratori e dirigenti apicali per cui hanno proposto all’Autorità Giudiziaria  il sequestro di danaro, beni o utilità di valore equivalente alle somme frodate ai sensi dell’art 19 del D.Lgs. 231/2001. Infatti, dalle indagini svolte sono emerse a carico delle cooperative evidenti responsabilità amministrative derivanti dalla mancata adozione ed attuazione di modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire il reato commesso da parte dell’organo dirigente nonché per l’inosservanza dei propri doveri di direzione e vigilanza e traendo da tale condotta delittuosa un illecito profitto stimato in euro 1.370.000,00.

Sulla base delle risultanze investigative documentali acquisite dai Finanzieri , ravvisando la sussistenza di gravi indizi per il reato di cui all’art. 640bis c.p., il G.I.P. del Tribunale di Lecce dott. Simona Panzera emetteva il decreto di sequestro preventivo per equivalente, sul patrimonio delle cooperative di Galatina e dei suoi rappresentanti a garanzia del recupero dei contributi indebitamente percepiti, eseguito oggi dalle Fiamme Gialle di Lecce con il sequestro di 5 immobili e 6 terreni siti in Galatina (Le) e Sogliano Cavour (Le) tra uliveti, orti e ficheti; una imbarcazione da 12 metri ormeggiata presso il porto di Gallipoli (Le) e disponibilità finanziarie depositate su conti correnti pari a circa €110.000, per un valore complessivo dei beni in sequestro pari ad € 1.370.000,00

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