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22 Dicembre 2024 20:16

La Gazzetta del Mezzogiorno lo “incensa”…mentre la giustizia albanese lo vuole arrestare. Succede all’editore italiano della tv Agon Channel

Riciclaggio e falso in documentazione sono le accuse per Francesco Becchetti il proprietario della tv delocalizzata made in Albania, in onda in Italia sul canale 33 del digitale terrestre
nella foto Monica Setta
nella foto Monica Setta

Mentre nei giorni scorsi un anonima “paginata” sul quotidiano regionale pugliese lo “incensava”, esaltando l’attività giornalistica di Monica Setta una giornalista brindisina “sbarcata” diversi anni fa nella Capitale e negli ultimi tempi finita nel dimenticatoio dell’ anonimato, ad Agon Channel,  la procura albanese ha emesso lunedì un mandato d’arresto per l’imprenditore italiano Francesco Becchetti, che ne è il proprietario.  Agon Channel, è una tv delocalizzata made in Albania, che va in onda in Italia sul canale 33 del digitale terrestre. L’imprenditore romano è accusato di “riciclaggio” e “falso in documentazione”. La stessa accusa anche per sua madre Liliana Condomitti, il suo collaboratore italiano Mauro de Renzis, nei cui confronti è stato emesso un ordine di arresto, ed Erjona Troplini, una collaboratrice albanese, finita in manette.
Arrestata anche la dipendente di una banca a Tirana che avrebbe aiutato le “sospette transazioni” del Becchetti.

Su ordine di una corte di Tirana è stato sottoposto il sequestro del pacchetto azionario di Becchetti, in cinque società registrate in Albania delle quali l’imprenditore deteneva il 60 per cento, tra cui anche Agon Set, proprietaria di Agon Channel in Albania. Sotto sequestro anche tutti i conti correnti attestati a lui ed alle sue società. L’inchiesta della procura albanese su Becchetti è stata avviata lo scorso anno, ed ha riguardato la sua attività nel settore dell’energia, ed in particolare il progetto per la costruzione di una delle più grandi centrali idroelettriche del paese, mai realizzata. Gli inquirenti sospettano che nel periodo 2007-2013, Becchetti, abbia messo su “un gigantesco schema di riciclaggio” che gli avrebbe fruttato, secondo la procura albanese “alcuni milioni di euro”. Becchetti secondo le accuse avrebbe inoltre evaso anche il fisco per una somma di oltre 5 milioni di euro. Tutti soldi che gli inquirenti sostengono siano investiti nelle sua altre società in Albania o finiti nei suoi conti bancari.

Becchetti è nipote di Manlio Cerroni l’uomo che per trent’anni ha gestito la più grande discarica d’Italia, quella di Malagrotta, a Roma, e oggi imputato nel processo per la gestione dell’immondizia nel Lazio. Arrivato in Albania negli anni ‘90, e prima di inventarsi la tv, si è occupato di energia. Nel ‘97 ottiene una concessione per la realizzazione di una delle più grandi centrali idroelettriche del paese. Un investimento da 160 milioni di dollari nel quale c’è anche Enel Power, che però dopo poco tempo decide di ritirarsi, dando vita a un lungo braccio di ferro giudiziario tra Enel e Becchetti. Nella sua tv hanno trovato spazio alcuni volti noti del panorama italiano, a partire da Pupo e Simona Ventura, da Sabrina Ferilli a Luisella Costamagna fino a Roberto D’Agostino, Monica Setta e Antonio Caprarica. Proprio l’ex direttore di Radio Rai Uno aveva rinunciato al suo contratto nello scorso dicembre scatenando una vivace polemica con l’editore Becchetti.

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