La Guardia di Finanza di Milano in tempi brevi acquisirà i contratti dell’accordo tra le società di Chiara Ferragni e la Balocco nell’ambito dell’inchiesta esplorativa senza ipotesi di reato e indagati sul caso del pandoro “sponsorizzato” dall’imprenditrice digitale e influencer. Tra le altre attività, delegate dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria delle Fiamme gialle anche il recupero degli atti dell’istruttoria dell’ Antitrust che ha multato di oltre un milione le società Fenice e Tbs Crew controllate dalla Ferragni.
Il Codacons, promotore dell’esposto che ha già portato alla multa milionaria per il pandoro Balocco “griffato” Ferragni, ha presentato un nuovo esposto all’Autorità per la concorrenza sul caso delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi “sponsorizzate” da Chiara Ferrragni, in cui si chiede di aprire una formale istruttoria per la possibile pubblicità ingannevole a danno dei consumatori e pratica commerciale scorretta.
“Se confermati i fatti così come riportati dai mass media, ci troveremmo di fronte ancora una volta a una operazione commerciale della Ferragni mascherata da beneficenza, un vero e proprio inganno a danno degli acquirenti con l’aggravante di sfruttare i bambini affetti d’autismo – spiega in una nota il Codacons -. Una sponsorizzazione che, stando alle indiscrezioni emerse, avrebbe fruttato in due anni la stratosferica cifra di 1,2 milioni di euro all’influencer, a fronte di una donazione “elemosina” di appena 36mila euro in favore del progetto benefico “I Bambini delle Fate”, per giunta eseguita dalla società Dolci Preziosi e non dalla Ferragni, senza alcuna correlazione fra le vendite delle uova e l’entità della donazione”.
L’augurio dell’associazione di consumatori è che “le indagini dell’Autorità confermino la piena regolarità dell’operazione e smentiscano quanto emerso in queste ore sui mass media, perché in caso contrario la vicenda potrebbe costare all’influencer una nuova sanzione milionaria da parte dell’Antitrust”.
L’ imprenditore Franco Cannillo, che ha acquisito Dolci Preziosi ha reso noto che l’ influencer aveva percepito 500.000 euro nel 2021 e 700.000 circa nel 2022 , dopodichè ha chiesto una cifra esorbitante per cui il contratto si è interrotto. L ‘Associazione no-profit “Bambini delle Fate”, di Barletta fondata da Franco Antonello aveva stretto un accordo con Dolci Preziosi, ma “loro volevano scrivere che la donazione era legata alle vendite, noi ci siamo rifiutati e abbiamo permesso di usare l’espressione ‘Sosteniamo i Bambini delle fate’”. Antonello ha anche dichiarato che avrebbe voluto parlare con Chiara Ferragni ma non è mai stato possibile. Quindi ha svelato l’entità della donazione: “Ci sono stati donati da Dolci Preziosi un anno 12.000 euro e l’altro 24.000 euro”. La donazione totale dall’azienda all’associazione, che ha sedi dislocate in tutta Italia, è stata quindi di soli 36 mila euro.
Ma i guai ed i problemi per la influencer non finiscono però qui. Infatti il gruppo Safilo ha reso noto di aver interrotto l’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni eyewear a marchio Chiara Ferragni. La decisione, informa una nota, “a seguito di violazione di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio“.
Sulla revoca a Chiara Ferragni dell’Ambrogino d’oro, massima benemerenza del Comune di Milano, dopo il caso che l’ha coinvolta, come proposto da Fratelli d’Italia, “non esercitero’ il veto e lascerò al consiglio ogni tipo di riflessione”, ha dichiarato il sindaco di Milano Giuseppe Sala a latere del consiglio comunale, ed ha concluso “posto che sul tema dell’Ambrogino non mi voglio proprio esprimere“, ha concluso.
| © CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |