Durante l’incessante pattugliamento delle acque del basso adriatico effettuato dalla Guardia di Finanza, è stata intercettata un’imbarcazione sospettata di traffici illeciti che dirigeva verso le coste pugliesi. Le Fiamme Gialle orientavano, quindi, il dispositivo aeronavale, realizzato con le vedette veloci del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, competente per la sorveglianza delle coste pugliesi, e un pattugliatore del Gruppo Aeronavale di Taranto che svolge le funzioni di Centro di Coordinamento Locale Frontex per l’operazione “TRITON”.
Nel pomeriggio di sabato in pieno giorno, a circa 30 miglia al largo di Monopoli (BA), le unità aeronavali della Guardia di Finanza localizzava l’obiettivo, visibilmente carico di involucri, legati sulla coperta, solitamente utilizzati per il confezionamento di sostanza stupefacente, che navigava verso le coste baresi. Due vedette veloci delle Fiamme Gialle, in poco tempo raggiungevano il mezzo fuggitivo, bloccandolo, dopo un breve inseguimento, a poche decine di miglia a largo di Monopoli (BA). A bordo erano presenti due soggetti ed un notevole carico di droga, stipato anche all’interno dell’imbarcazione. Il natante, un semicabinato lungo 10 metri, con due potenti motori fuoribordo, veniva condotto agli ormeggi della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Bari.
Gli scafisti entrambi albanesi sono stati arrestati per detenzione e traffico internazionale di stupefacenti e posti a disposizione della locale Autorità Giudiziaria. Lo stupefacente, pari a 1 tonnellata e 350 chilogrammi di marijuana, confezionata in 60 colli di varie dimensioni, sottratto al mercato illegale, avrebbe fruttato al dettaglio oltre 13 milioni di euro all’organizzazione criminale. Sono in corso approfondite indagini in collaborazione con le Autorità di polizia albanesi e con il Nucleo di Frontiera Marittima di stanza a Durazzo per risalire al sodalizio criminale responsabile del traffico internazionale di sostanze stupefacenti.