E’ stata eseguita su disposizione dalla 1^ Sezione Penale del Tribunale di Taranto una misura di prevenzione patrimoniale su proposta della Procura della Repubblica di Taranto nei confronti di Nunzio Ruffino, 60 anni, noto pregiudicato di Palagiano . Gli accertamenti eseguiti dagli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Taranto in attuazione di quanto disposto dal “Codice antimafia” (D.Lgs. 159/2011) sono stati avviati poiché il Ruffino, noto per aver manifestato negli anni una sua spiccata “pericolosità” sociale con l’abituale dedizione a comportamenti illegali, in particolare dediti ad attività usurarie, che si sono manifestate nelle indagini sul suo tenore di vita, sulle disponibilità finanziarie e patrimoniali anche della moglie e dei figli conviventi, a carico dei quali le Fiamme Gialle hanno rilevato una sproporzione con il reddito dichiarato dall’intero nucleo familiare.
Sulla base quindi dei sufficienti indizi acquisiti e verificati, si è ritenuto che tale disponibilità economica-finanziaria sia conseguente ad attività illecite, o che la loro disponibilità ed utilizzo sfrenato costituisca una sorta di “lavaggio”, cioè una vera e propria attività di riciclaggio di liquidità dalla provenienza illecita.
Il Ruffino è una vecchia “conoscenza” delle forze dell’ordine, in quanto era già stato arrestato nel 2004 a seguito di un’operazione denominata “Money” rispondendo dell’accusa di usura e riciclaggio, attività illecita svolta in associazione ad un commercialista ed alcuni commercianti tarantini.
Il sequestro anticipato effettuato oggi dalla Guardia di Finanza, e finalizzato alla successiva confisca, ha riguardato 16 appartamenti e 6 terreni, ubicati a Palagiano e Palagianello, 2 autovetture nonché disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di 2 milioni e 130 mila euro.