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21 Novembre 2024 20:52

La Guardia di Finanza sgomina a Brindisi banda di trafficanti internazionali di droga

Negli ultimi mesi sono stati diversi e ingenti i sequestri di droga, per lo più marijuana, avvenuti al largo delle coste del Salento, per mano dei militari del Gruppo della Guardia di Finanza.
ROMA – Dalle prime luci dell’alba, circa 50 uomini della Guardia di Finanza di Brindisi, stanno eseguendo 14 provvedimenti di custodia cautelare in carcere e diverse perquisizioni. L’operazione chiamata “Griko“,coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Lecce, colpisce un’organizzazione criminale italo-albanese imperante nel territorio brindisino, dedita al traffico internazionale di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente. Particolarmente gravi sono i reati contestati ai soggetti destinatari dei provvedimenti cautelari, accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere transnazionale finalizzata a commettere reiterati delitti di acquisto, importazione, trasporto, detenzione, distribuzione, vendita e comunque cessione di ingenti quantitativi di marijuana proveniente dall’Albania.
Le metodologie utilizzate dai soggetti italiani, erano del tutto analoghe a quelle attuate un tempo dalle organizzazioni contrabbandiere per approvvigionarsi e stoccare le sigarette di contrabbando illecitamente introdotte sul territorio nazionale. In un arco temporale di indagini di circa 11 mesi, da agosto 2016 alla data odierna, anche mediante l’impiego del dispositivo aeronavale del Corpo, sono stati denunciati 23 soggetti appartenenti all’organizzazione criminale, 21 dei quali tratti in arresto.
Gli arrestati  finiti in carcere sono  Spiridione Baldacci, 64 anni, di Carovigno (Brindisi),  Gianfranco Contestabile, 49 anni di Brindisi,  Giuseppe De Simone, 68 anni di Brindisi;  Attilio Di Bello, 57 anni di Brindisi;  Andrea Esposito, 53 anni di Brindisi; Rosario Fioretti, 70 anni di Brindisi;  Damiano Libardo,  70 anni di Brindisi; Antonio Lococciolo, 52 anni di Brindisi; Luca Sabetta, 38enne  di San Pietro Vernotico (Brindisi);  Antonio Zecca, 67 anni, di Brindisi,: e gli albanesi  Vaso Mekshi, 39 anni,   Shfic Muho, 33 anni, ed i fratelli Leonard ed Emilian Bufi, 36 e 31 anni.

 

 

Secondo i pm Guglielmo Cataldi e Valeria Farina Valaori, ruolo di primo piano sarebbe stato rivestito da Gianfranco Contestabile, in quanto “in contatto diretto con i fornitori albanesi” affiancato dal suo uomo di fiducia Rosario Fioretti, mentre il Baldacci detto “Spiro il greco” sarebbe stato il “conduttore dell’abitazione” presa in affitto il 28 luglio 2016 e destinata a base per gli albanesi, mentre Sabetta ed Esposito erano incaricati di assicurare il trasporto e lo stoccaggio delle sostanze stupefacenti

Il provvedimento di arresto è stato firmato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Carlo Cazzella, il quale oltre ai gravi indizi di colpevolezza degli indagati, ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari costituite dal concreto pericolo di fuga degli albanese e di reiterazione del reato da parte del “clan brindisino”.

I soggetti destinatari dei provvedimenti odierni vanno ad aggiungersi a quelli già tratti in arresto in occasione delle varie operazioni di servizio, nel corso delle quali sono stati anche sottoposti a sequestro: 3.508,700 kg complessivi di Marijuana, per un valore al dettaglio di oltre 35 milioni di euro;  un  fucile mitragliatore del tipo AK47 (Kalashnikov) con relativo munizionamento pari a 119 cartucce cal. 5,45, una imbarcazione da diporto, equipaggiata con due motori; due  gommoni, equipaggiati con due motori cadauno e relativi accessori (bussole, navigatori satellitari gps, etc.),  ed un autocarro.
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