Notificati gli avvisi di conclusione delle indagini , ex- art. 415 bis agli esponenti della criminalità organizzata tarantina che lo scorso anno vennero coinvolti ed arrestati nell’ operazione “Alias” condotta dalla Polizia di Stato sotto il coordinamento della Direzione distrettuale Antimafia di Lecce . Coinvolti nell’inchiesta “boss” della malavita come Orlando D’Oronzo e Nicola De Vitis , elementi di spicco della malavita che controllano tutte le attività illegali a Taranto e provincia, nonostante si trovassero in soggiorno obbligato in Sardegna e nel Veneto .
E’ stato grazie alle intercettazioni telefoniche che gli investigatori della Questura di Taranto diretti dal dottor Roberto Giuseppe Pititto sono riusciti ad identificare gli appartenenti all’ organizzazione di stampo mafioso che imponeva il “pizzo” a imprenditori e commercianti della città. L’ operazione è quella che ha portato in carcere anche l’imprenditore-politicante (del Nuovo PSI) Fabrizio Pomes, finito arrestato in carcere insieme agli altri .
L’avviso di garanzia è stato notificato anche a tre noti imprenditori della città, fra cui Giovanni Geri titolare del noto negozio di abbigliamento “Lord ” presidente della Federmoda-Confcommercio di Taranto che recentemente è stato sottoposto a dei controlli fiscali da parte della Guardia di Finanza durati tre settimane, ed a Giovanni Perrone membro della famiglia Perrone proprietaria della “Ferramenta Perrone”, famiglia di cui fa parte Angelo Perrone, a cui la Confcommercio di Taranto aveva affidato la Presidenza della categoria “ferramenta & bricolage” .
Sia Geri che Perrone, sono stati accusati di favoreggiamento all’organizzazione mafiosa, reato punito con la reclusione fino a quattro anni. Il terzo rinviato a giudizio è un imprenditore, Vladimiro Viola titolare della ditta della ditta F.lli Viola. Non sbagliavamo quindi quando a suo tempo (leggi QUI) raccontavamo le pesanti accuse mosse dal Procuratore Distrettuale Antimafia di Lecce dr. Cataldo Motta il quale aveva accusato pubblicamente , in occasione della conferenza stampa per l’ “operazione Alias“, commercianti, imprenditori e politici tarantini, per non aver collaborato alle indagini svolte dagli investigatori della Polizia di Stato.
Accuse non infondate quindi quelle degli investigatori della Polizia di Stato, che hanno infatti indotto il pubblico ministero dr. Alessio Coccioli della Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Lecce – a richiedere il processo anche per i tre commercianti rinviati a giudizio.
Per accuse del dr. Motta, e da noi quindi solo riferite, qualcuno ha pensato di denunciarci per cercare di metterci a tacere, ma inutilmente ! Questi “faccendieri” non hanno ancora capito che alla fine la verità viene sempre a galla, e non basta organizzare dei convegni ed invitare qualche ufficiale delle forze dell’ ordine tarantine, per poter parlare a pieno titolo di legalità.
Questo l’elenco dei destinatari (oltre i 3 commercianti) dei provvedimenti cautelari, a carico dei quali è stata richiesto dalla Procura della Repubblica di Taranto il processo:
Cosimo Appeso, 41anni; Egidio Bianchi, 44 anni; Calogero Bonsignore, 52anni; Raffaele Brunetti, 62anni; Christian Buzzacchino, 27anni; Cosimo Buzzacchino, 55anni; Sergio Cagali, 60anni; Pietro Cetera, 46anni ; Giuseppe D’Andria, 51anni; Francesco D’Angela, 28anni; Orlando D’Oronzo, 56anni; Michele De Vitis, 55anni; Nicola De Vitis, quarantasei; Andrea Di Carlo, 34anni; Gianpiero Di Carlo, 35anni; Gaetano Diodato, 45anni ; Davide Forti, 35anni; Graziano Forti, 42anni; Mahmoud Gabsi, 29anni; Pasquale Giannotta, 41anni; Francesco Lattarulo, 34anni; Carmelo Lazzari, 42anni; Francesco Leone, 28anni; Pietro Leone ; Tommaso Lugiano 60anni ; Fabio Marcucci 36anni ; Leo Mollica 52anni; Fabio Murianni, 34anni; Michele Natale 36anni; Polo Bladimir Josè Oduver, 38anni; Giovanni Peluso, 53anni; Angelo Pizzoleo, 39anni; Vincenzo Fabrizio Pomes, 48anni; Fabio Raimondi, 35anni; Gaetano Ricciardi 41anni; Moreno Rigodanzo, 36anni; Roberto Ruggieri, 51anni; Massimiliano Salamina, 44anni; Giorgio Saponaro, 32anni; Francesco Scarci, 52anni; Salvatore Scarcia, 47anni; Manuel Soru, 33anni; Sandro Soru 32anni; Riccardo Vallin, 42anni; Giuseppe Zacometti, 44anni; Gaetano Ziccardi, 29anni; Vincenzo Basile 43anni; Angelo Di Carlo, 45anni; Cosimo D’Oronzo, 36anni.
Il collegio dei legali difensori è composto, tra gli altri, dagli avvocati Angelo Casa, Fabio Nicola Cervellera, Luigi Danucci, Salvatore Maggio, Franz Pesare , Gaetano Vitale, del foro di Taranto.