di Antonello de Gennaro
Il giornalista-sindacalista Mimmo Mazza con alle spalle un passato di rappresentante di seggio per conto del Partito Comunista Italiano a San Marzano di San Giuseppe, dove venne condannato per brogli elettorali, salvandosi successivamente in appello grazie alla “prescrizione”, è diventato negli ultimi tempi il “paladino” dei massafresi, o meglio in realtà di “qualche” massafrese. Proprio lui che osteggiava sui social network l’ avvenuta elezione del “massafrese” Martino Tamburrano alla presidenza della Provincia di Taranto… !
Leggere quanto scrive oggi su “La Mazzetta del Mezzogiorno” (come il quotidiano La Repubblica definì anni fa la Gazzetta del Mezzogiorno all’epoca dei fatti quando venne arrestato un suo direttore) e cioè che “i massafresi sono al centro di una campagna mediatica” presentandola come “la Tebaide d’ Italia, ovvero quello che per anni è stato celebrato per luogo incastonato tra gli insediamenti della cività rupestre e bizantine” esaltandola come “uno splendido luogo di grande quiete e silenzio” fa a dir poco stramazzare al suolo dalle risate .
Probabilmente per Mazza dover ammettere la sua manifesta incapacità di fare un’inchiesta giornalistica, il fatto di non essere mai stato capace di rivelare qualcosa di utile che abbia fatto scaturire un’indagine, un processo, deve pesare molto, essendosi egli “specializzato” esclusivamente nella pubblicazione di atti processuali e veline della Procura di Taranto, o a fare “interviste in ginocchio” come scrisse giustamente tempo fa il Nuovo Quotidiano di Puglia deve risultare a dir poco amaro. Ma tutto ciò capita a chi viene assunto da un giornale soltanto a seguito di una causa di lavoro…
Come non dare quindi ragione a Pinuccio quando scrive oggi sulla sua pagina Facebook “Quindi dopo i servizi sulla controversa politica a Taranto ignorati dalla stampa locale, oggi la Gazzetta del Mezzogiorno esce dopo settimane con un articolo in difesa della politica tarantina con affermazioni (allucinanti n.d.a.) in linea con quello che ha detto Tamburrano nella conferenza stampa quasi accusandomi di buttare fango sul territorio. Diceva bene chi affermava che quel giornale è buono solo per vendere le cozze“
Evidentemente a Mazza stanno più a cuore gli affari ed interessi di un noto imprenditore “massafrese” della spazzatura, a lui notoriamente molto “vicino”, che finanziava pubblicitariamente “Ribalta di Puglia” una rivista di campagna di cui il Mazza era direttore responsabile, prima che il Presidente sul Tribunale di Taranto su nostra istanza la cancellasse dal registro della stampa, nonostante venisse comunicato il cambio di direttore, con l’avvento (sulla carta, e peraltro mendace) di un suo collega , tale Vittorio Ricapito.dopo 4 anni che non usciva più, dichiarando il falso in un atto pubblico !
Sentenza MazzaPer il giornalista “prescritto” Mazza non bisognerebbe denunciare il voto di scambio del “massafrese” Michele Mazzarano (Pd) emerso dall’inchiesta con cui Striscia la Notizia insieme al CORRIERE DEL GIORNO hanno denunciato e rivelato documentalmente il fenomeno del voto di scambio e la “parentopoli” interna all’ ASL di Taranto. Ma tutto ciò evidentemente è comprensibile per Mazza, che come dicevamo è stato condannato a 7 mesi nel 2001 per “abuso in atti d’ufficio” per i reati commessi mentre svolgeva l’incarico di rappresentante di seggio per il PCI durante le elezioni nel suo paese di San Marzano di San Giuseppe, processo dal quale si è salvato in appello, ed è bene ribadirlo nuovamente e ricordarlo ai lettori, si è salvato solo e soltanto grazie all’intervenuta prescrizione.
Secondo il “giornalismo”….di Mazza quanto trasmesso da Striscia la Notizia e pubblicato del CORRIERE DEL GIORNO sono “presunti scoop” ed “accertate diffamazioni” se non “proprie e vere calunnie“. Se lo dice lui…che è campione nel suo giornale per le denunce (ricevute) e citazioni per danni in sede civile per le sue diffamazioni, da cui si è sinora salvato grazie all’intervento economico del suo editore che rimborsa i diffamati pagando i danni, allora è proprio il caso di dire, povera informazione e sopratutto povera legalità !
E’ altresì comprensibile che un giornalista…del genere si meravigli, allorquando poverino non ha avuto neanche la capacità (o il coraggio ?) di raccontare quanto scopri l’ ottimo e valido collega Guido Ruotolo del quotidiano LA STAMPA di Torino, su “Angelo Soloperto, sorvegliato speciale – scriveva Ruotolo – domani compirà 50 anni. Voleva organizzare una festa in grande, indimenticabile, nel suo paese, San Marzano di San Giuseppe, provincia di Taranto, paese agricolo dove i vecchi parlano ancora arberesche, il vecchio albanese – prima con uno spettacolo a pagamento (tre euro a biglietto) con il cantante neo-melodico Nino Fiorelli, poi con i festeggiamenti veri e propri, e c’è da scommettere, pure con i fuochi d’artificio”. Eppure a San Marzano vive tutta la famiglia del Mazza… Risulta strano che non sapesse cosa accadeva nel suo paesello d’origine !
Il giornalista Mazza sostiene che il Sindaco di Massafra “farebbe bene a difendere con le mani e con le unghie” la sua città. Dimenticando che è stata proprio la cittadinanza di Massafra a sovvertire l’egemonia politica del centrodestra guidato da Tamburrano , ed a ridicolizzare il PD di Mazzarano che nella stessa cittadina, nell’ultima tornata elettorale ha conseguito solo il 7% dei consensi, conquistando il peggior risultato amministrativo in Italia del Partito Democratico ! Forse a qualcuno deve essere sfuggita… la protesta ambientale dei massafresi, che la loro città probabilmente la conoscono molto meglio di chi scrive per sentito dire dagli “amici degli amici”.
la vera Massafra, altro che “uno splendido luogo di grande quiete e silenzio”
Così come non abbiamo letto una sola parola di vicinanza sindacale dell’ Assostampa di Puglia al collega Michele Montemurro, al suo capo servizio Giovanni Camarda del Nuovo Quotidiano di Puglia che sono denunciati dal proprietario della CISA spa di Massafra, Tonino Albanese per diffamazione, e la cui denuncia ci risulta essere stata archiviata dalla Procura di Taranto, archiviazione a cui Albanese si è opposto, e nel prossimo giugno dovrebbe celebrarsi un’udienza dinnanzi al Gip del Tribunale di Taranto.
Ma ormai i giornalisti-sindacalisti pugliesi li conosciamo bene: loro sono bravi a solo a farsi gli interessi loro, o a diffamare la concorrenza come Mazza ha fatto prima con il CORRIERE DEL GIORNO e recentemente anche con TARANTO BUONA SERA. Per il resto è noto che i sindacalisti pensano soltanto al proprio posto di lavoro, alla propria carriera, ad un buono stipendio ed alla propria famiglia !
P.S. Per le diffamazioni dell’ Assostampa nei nostri confronti è stata richiesto il rinvio a giudizio della Procura di Bari dinnanzi al Tribunale competente. Mentre quello per Mazza e signora per le diffamazioni espresse nei miei confronti è imminente . E’ solo questione di giorni !
Di seguito vi pubblichiamo alcuni dati e commenti presi dalla pagina Facebook di Pinuccio il quale come potrete constatare coni vostri stessi occhi, gode di un seguito-consenso di 478mila persone. Sul suo commento odierno sulla Gazzetta del Mezzogiorno questi i risultati: oltre 3.4000 “like” (mi piace), 345 condivisioni, più di 250 commenti ! Eccone qualcuno: buona lettura e mi raccomando tappatevi il naso…!!!”