di Antonello de Gennaro
Mentre il Vescovo della Diocesi di Taranto Mons. Filippo Santoro, di fede ciellina, gira come una trottola partecipando ad incontri politici, dibattiti, ad intervenire sulla vita politico-economica della città jonica, dopo aver cercato inutilmente di condizionarla con la complicità di due rappresentanti delle istituzioni e legalità che per fortuna sono finiti nel dimenticatoio, ed il suo braccio destro don Antonio Panico incontra politici ed aspiranti tali per mettere in piedi una lista civica rigorosamente di espressione ciellina per le prossime elezioni amministrative per il Comune di Taranto che si terranno nella primavera 2017, dimenticando che la loro vera missione cattolica è quella di occuparsi di fede e di anime, abbiamo scoperto sul socialnetwork Facebook una storia allucinante ed a dir poco vergognosa.
“A distanza di 4 mesi voglio raccontarvi una storia vera – scrive Maria Greco – che mi ha definitivamente allontanato dal mondo della chiesa…..Mia figlia Greta ,che lo scorso anno ha” conseguito meritatamente il suo diploma di maturità, si è trovata di fronte ad un muro nel momento in cui doveva scegliere una facoltà universitaria che , giustamente, dovesse essere di suo gradimento! A Taranto, nn c’è grande scelta nel pubblico, e quel poco che c’è nn è di suo gradimento. Lei avrebbe voluto scegliere qualcosa che desse continuità agli studi appena terminati al liceo Vittorino da Feltre.Ci siamo rivolti quindi alla famosa “Lumsa” (università privata) x la felicità di Greta. Pronti per l’iscrizione, documenti, moduli compilati…(mancavano solo i versamenti)…..Greta euforica e impaziente di iniziare a frequentare e quindi studiare………Per perfezionare il tutto ci hanno dato un appuntamento con DON ANTONIO PANICO che alla fine del colloquio molto elegantemente ha RIFIUTATO e CONGEDATO Greta perché DISABILE! VERGOGNA! STAI TRANQUILLO DON ANTONIO. …la ruota gira….e poi….cosa insegni ai tuoi alunni che fanno studi di sociologia?Ma ti sei confessato per ciò che hai fatto?E poi ricordati….LO STUDIO È UN DIRITTO PER TUTTI e tu l’hai NEGATO!!! TU UOMO DI CHIESA!”
Un comportamento quello di don Antonio Panico, affiancato dalla prof.ssa Sibilla, secondo quanto denunciato dalla signora Maria Greco, che è in totale contrasto con lo statuto della Lumsa, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dove viene indicato all’ art. 47 (Diritto allo studio) che “L’Universita’, anche sulla base della normativa nazionale e regionale relativa al diritto allo studio, garantisce servizi, spazi e attrezzature adeguati allo scopo di favorire l’attuazione del diritto allo studio e la partecipazione attiva degli studenti alla vita universitaria”. Pur se privata, “La vigilanza dello Stato sulla LUMSA e’ esercitata dal Ministero dell’universita’ e della ricerca scientifica e tecnologica” come precisa lo statuto dell’università promossa dal Vicariato di Roma quale Ente fondatore, che ne assicura il perseguimento delle finalita’ istituzionali e provvede, in collaborazione con l'”Associazione Luigia Tincani per la promozione della cultura”.
Università privata la Lumsa, che però contesta la riforma universitaria del Governo Italiano lamentano i pochi contributi dello Stato in loro favore. “Per indicare il nodo essenziale del problema basti pensare che i contributi statali alle università non statali, erogati in base alla legge n. 243 del 1991, – lamenta Giuseppe Della Torre rettore dell’ Università LUMSA di Roma – coprono circa il 10 per cento del loro bilancio, per il resto alimentato con risorse proprie. Ebbene, il già esiguo contributo statale è stato pesantemente tagliato nell’anno in corso, passando da 130 a 90 milioni di euro; nel prossimo 2011 sarà ulteriormente decurtato, riducendosi a soli 69 milioni di euro. L’ultima manovra finanziaria, che ha portato a un certo incremento del finanziamento previsto per le università statali, ha escluso del tutto le università non statali, suscitando una vivissima preoccupazione non solo tra i loro rettori e i relativi consigli di amministrazione, ma anche tra le decine di migliaia di famiglie che, non di rado con notevoli sacrifici, hanno esercitato un diritto di libertà di scelta tra sistemi formativi costituzionalmente garantito” . E certo, le famiglie si citano ed usano quando fa loro comodo, salvo poi rifiutare una brava ragazza disabile che non chiede altro che il diritto di poter studiare.
Siamo andati a curiosare un pò, come nostro stile giornalistico, sulla LUMSA ed abbiamo trovato qualcosa che sa di inverosimile. Questa:
Resta solo da chiedersi come faccia, con che coraggio, la LUMSA a scrivere sul suo sito che che “dalla fondazione pone al centro della sua attenzione la persona…..senza dimenticare l’importanza degli aspetti umani” ??? Misteri della fede o più verosimilmente pubblicità ingannevole per attrarre gli studenti a portare loro le proprie tasse di iscrizione ?
Immediata la reazione della “rete” che in poche ore ha reagito a questo vergognoso comportamento di un prete che secondo noi per quanto ha fatto, andrebbe cacciato dalla Chiesa e rimosso dal suo incarico dalla Lumsa, che è bene ricordarlo, è una delle università “private” che ricevono soldi pubblici , come racconta in un articolo il settimanale L’ESPRESSO – e cioè la bellezza di “90 milioni dallo Stato, usando professori spesso pagati dalla collettività. E chiedono rette salate agli studenti“.
Saremmo veramente curiosi di conoscere l’opinione di Papa Francesco su questa triste vicenda “tarantina”, che vede come protagonista in negativo un prete che passa il suo tempo a parlare di ambiente, di occupazione, di sindacato, di politica mettendo in piedi per conto del suo Vescovo Santoro e della “piovra” di Comunione e Liberazione” addirittura una lista elettorale.
Ma i libri dei nostri amici e colleghi Fittipaldi e Nuzzi sul Vaticano non hanno insegnato proprio nulla ? manderemo questo articolo al portavoce del Santo padre affinchè anche lui sia informato di quanto accade nella Diocesi di Taranto, dove spesso e volentieri si spende il suo nome, e dietro le quinte si pensa agli affari ed ai propri vizi inconfessabili. Pensate che per ironia della sorte, nei giorni scorsi nella sua visita in Messico, PapaFrancesco si è accorto che tra la folla c’è un giovane disabile che lo voleva salutare da vicino e Francesco è sceso per andargli incontro, ha preso da solo la carrozzina e lo ha guardato, occhi negli occhi. Questa è la Chiesa che amiamo, cari lettori, non quella di Taranto al “servizio” di Comunione & Liberazione !
A don Antonio Panico, dal profondo del mio cuore di fede cattolica, ed avendo una mamma disabile, rivolgo un solo commento: VERGOGNATI ! A Greta invece, ragazza solare, dico, non demordere, stai tranquilla. nessuno mai potrà toglierti il tuo sorriso solare, la tua gioia di vivere, l’affetto delle tue amiche e degli eccezionali genitori che hai. Io, la Taranto onesta, e tutto il Corriere del Giorno ed i suoi lettori siamo con te. E ti vogliamo bene