Semaforo verde al Def 2023 e alla nuova relazione sullo scostamento di bilancio dopo la riformulazione da parte del Consiglio dei ministri varata ieri sera. La nuova votazione e la riformulazione si sono rese necessarie a seguito della bocciatura della relazione. La Camera, durante una seduta contraddistinta dalle proteste dell’opposizione e l’abbandono dell’Aula da parte del Pd dopo l’intervento del capogruppo di FdI Tommaso Foti, ha quindi approvato lo scostamento di bilancio con 221 voti favorevoli. I voti contrari sono stati 116.
Cosa è lo scostamento di Bilancio? È una variazione degli obiettivi di finanza pubblica rispetto a quelli definiti e approvati nella legge di Bilancio. Lo scostamento viene deciso nel Documento di economia e finanza (Def) presentato ogni anno in aprile alle Camere, oppure nella Nota di aggiornamento al Def (Nadef) presentata in ottobre. Con lo scostamento viene deciso un aumento dell’indebitamento dello Stato per misure di politica economica.
“Ieri eravamo qui, non eravamo a casa. Non c’era nessuno a spasso. Noi ieri eravamo presenti in Aula, avevamo 5 assenti come Fdi, la maggior parte dei quali per ragioni di salute. Detto questo, noi ci dobbiamo assumere le nostre responsabilità. Dobbiamo chiedere scusa ai nostri elettori e al governo, che sta lavorando bene. Dobbiamo chiedere scusa, io personalmente, al presidente Meloni, la quale a noi di Fdi ha dato sempre esempio di umiltà e di serietà”, le parole del deputato di Fratelli d’Italia Andrea Tremaglia, intervenendo in Aula durante la discussione.
“Non perché ci è stato chiesto ma perché lo riteniamo un dovere, noi chiediamo scusa agli italiani e al presidente del Consiglio per quanto è accaduto ieri“, ha poi aggiunto il capogruppo di Fdi alla Camera Tommaso Foti, intervenendo durante la discussione. “Consiglierei alle opposizioni di guardare alle loro assenze, non esiste un ponte per la maggioranza e un ponte per l’opposizione, esiste un comune senso di responsabilità“, ha detto ancora, incalzando: “Chi ci viene a dare lezioni di istituzioni guarda caso proprio ieri ha scelto l’Aventino in Commissione giustizia solo perché si era presentato il sottosegretario Delmastro nel pieno delle sue funzioni”. Foti, capogruppo di Fdi alla Camera in un passaggio del suo intervento sul Def ha aggiunto: “Non possiamo dimenticare che alcuni quorum funzionali per rendere efficaci le votazioni sono stati stabiliti quando questa Camera era di 630 componenti e sono rimasti immutati nonostante la Camera sia stata ridotta a 400 componenti e questo è un problema riferito soprattutto agli incarichi di governo. È una ruota che gira, il problema si presenterà anche ad altri, non mi riferisco ad un dato oggettivo di funzionamento rispetto ad altre questioni“.
Cori di proteste dell’opposizione
Tensione alta nell’Aula della Camera, durante l’ intervento del capogruppo di FdI Foti. Le opposizioni protestano per le parole dell’esponente di maggioranza, il presidente Fontana costretto a riprendere diversi deputati, tra cui lo stesso Foti, ma la protesta è altissima. Si levano cori e il presidente chiede ai commessi di intervenire. Ma l’ordine non viene ripristinato e quindi Fontana ha sospeso la seduta.
Alcuni deputati di maggioranza riferiscono che, nel momento concitato in Aula, il deputato del Pd Nico Stumpo si è avvicinato nell’emiciclo sotto i banchi di FdI, “con provocazioni e parole grosse”. Stumpo è stato più volte ripreso dal presidente Fontana, che ha poi sospeso la seduta, ricordando a tutti che “siamo in diretta televisiva“.
Ieri 45 deputati della maggioranza assenti in aula
Sono stati in totale 45 deputati dei 4 gruppi di maggioranza i non presenti ieri al voto sullo scostamento: 14 di Fdi, 14 di Forza Italia, 15 della Lega e 2 di Noi Moderati. Nello specifico 11 assenti della Lega e 4 in missione; 5 assenti di Fdi e 9 in missione; 9 assenti di Forza Italia e 5 in missione. “Alcuni dei nostri erano in ospedale, e quindi proprio impossibilitati a recarsi in Aula”, spiega un alto in grado meloniano. “Sono a Palermo per un convegno del sindacato dei commercialisti. Mi ha autorizzato il capogruppo Foti”, motivava invece la sua assenza il deputato di Fdi Andrea De Bertoldi.
“Non c’è niente di politico in quello che è accaduto ieri sul Def. È stato un episodio che non doveva accadere, ma abbiamo sopperito in poche ore e si va avanti. Ora chiudiamo questo capitolo, oggi quanto a presenze saremo in overbooking“. Così ai microfoni de L’aria che tira, su La7, il deputato, vice coordinatore nazionale e responsabile organizzazione territoriale di Forza Italia Alessandro Cattaneo. “Vorrei comunque sottolineare che la maggioranza non è andata sotto, mancava la maggioranza assoluta, che è molto diverso. Ho sentito dire che si è trattato di una `tempesta perfetta´, io paragonerei l’accaduto più a un acquazzone estivo: è arrivato, è stato un butto acquazzone, ma ora torna il sereno”, ha concluso
Bonelli colto da malore
Angelo Bonelli è stato colto da un malore in Aula, poco dopo essere intervenuto in dichiarazione di voto sul Def. Il presidente Lorenzo Fontana ha quindi sospeso per alcuni minuti la seduta. Il coportavoce di Europa verde e deputato di Avs, Bonelli, ha avuto un malore in Aula, poco dopo il suo intervento in dichiarazione di voto sul Def. “Un capogiro”, riferiscono alcuni deputati lasciando l’emiciclo. Subito sono arrivati gli assistenti parlamentari per soccorrere il deputato. Dopo pochi minuti, la seduta è ripresa. A parlare era il capogruppo di Azione-Iv Matteo Richetti, mentre Bonelli veniva trasportato in infermeria dove si è sottoposto a controlli. Il deputato Avs non ha perso i sensi, è cosciente ma, su consiglio dei sanitari, sta andando al Policlinico Gemelli per ulteriori accertamenti.