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22 Luglio 2024 17:54
22 Luglio 2024 17:54

La manifestazione del 2 giugno organizzata dal centrodestra a Roma

Esposto da 300 militanti un maxi-tricolore di 500 metri con i tre leader Salvini, Meloni e Tajani in piazza del Popolo a Roma per “celebrare l’iItalia che non si arrende”. Ressa di cronisti e tv tra inviti (impossibili) a mantenere le distanze.

ROMA – Il centrodestra ha festeggiato oggi la Festa della Repubblica con manifestazioni simboliche contro il Governo in oltre 70 città italiane, un modo per dare voce a quella che l’opposizione definisce “Italia che non si arrende”, colpita dagli effetti del virus e che fa fatica a ripartire. L’appuntamento “clou” è stato a Roma, a Piazza del Popolo con i tre leader, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani.

«Oggi il problema è il lavoro e il futuro dei nostri figli – ha detto il leader della LegaMatteo Salvini poco prima dell’inizio della manifestazione di Roma – Noi siamo l’unico Paese che ancora non ha chiaro se, come e quando riapriranno le scuole e le università». In un collegamento con la trasmissione “AgoràSalvini ha aggiunto:”Vorrei che l’Italia corresse anche politicamente. Come cittadini siamo i migliori al mondo, lo abbiamo dimostrato, ma le istituzioni devono essere altrettanto“.

Silvio Berlusconi (Forza Italia)

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un suo intervento pubblicato sul quotidiano La Verita’ scrive che «la manifestazione è stata proposta dai nostri alleati. Noi abbiamo aderito per salvaguardare la compattezza della coalizione, ma deve essere una manifestazione civile, composta, solo simbolica. Non faremo certo come quegli imprudenti (per usare un eufemismo) che nei giorni scorsi sono scesi in piazza in alcune città italiane con i gilet arancioni, senza rispettare le norme sugli assembramenti, senza usare le mascherine, negando addirittura che il virus sia un pericolo” . “Noi faremo esattamente il contrario” – ha aggiunto il leader di Forza Italia – “Saremo in piazza in modo simbolico per far sentire all’Italia che soffre, che vuole ripartire, che si sente abbandonata, che siamo al suo fianco“.

Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Matteo Salvini

Arrivato in piazza del popolo Matteo Salvini, in tanti partecipanti con mascherina alla manifestazione tricolore del centrodestra si sono stretti a lui ed il leader della Lega come sempre non si è sottratto, sorridente e disponibile con tutti a soddisfare le richieste di selfie. Lo attendevano in un’ area recintata di sicurezza, Giorgia Meloni e Antonio Tajani impegnati anche loro a fare selfie con i militanti.

Il maxi-Tricolore di 500 metri è stato disteso su piazza del Popolo mentre gli organizzatori hanno invitato i partecipanti alla manifestazione a mantenere le norme di sicurezza. Ben più difficile è complicato è stato il rispetto del distanziamento da parte della stampa presente con tanti giornalisti, fotografi e operatori video presenti in piazza.

Antonio Tajani, vice presidente di Forza Italia, parlando con i giornalisti a piazza del Popolo, ha spiegato che “Non c’è nessun intento divisivo, vogliamo fare proposte concrete per dimostrare ai tanti italiani in difficoltà che non sono soli. Questo è lo spirito con cui noi di Forza Italia vogliamo dare una testimonianza qui” aggiungendo “Serve una grande strategia per il Paese e deve essere costruita in Parlamento da tutte le forze politiche.Noi abbiamo una serie di proposte. Per utilizzare i fondi europei occorre fare molte riforme a cominciare da quella del fisco, della burocrazia, della sanità, della giustizia civile che con la sua lentezza provoca fino al 2% del Pil”.

Alle 10:30 il corteo del centrodestra è partito da piazza del Popolo in direzione via del Corso con decine i militanti che mantenevano l’enorme striscione tricolore. I leader erano alla testa della manifestazione, mentre centinaia di persone con le mascherine, che li seguivano cantavano l’Inno di Mameli ed erano continui gli inviti degli organizzatori a mantenere le distanze di sicurezza. 

Ma è stato impossibile a causa della solita assurda calca dei giornalisti che “tampinavano” Salvini e Meloni. Quello che inizialmente doveva essere un “flash mob” silenzioso con lo srotolamento del Tricolore si è trasformato spontaneamente in un corteo improvvisato lungo la parte finale di via del Corso verso largo dei Lombardi dove era stata allestita una zona per le dichiarazioni dei leader del centrodestra alla stampa. Molti gli slogan “libertà- libertà” ed anche cori di protesta, insulti e «vaffa» contro il premier Giuseppe Conte invitato dai manifestanti a dimettersi: “Elezioni subito“, “Pagateci la Cassa Integrazione !” .

“Siamo qui soprattutto a nome degli italiani dimenticati” ha detto ai giornalisti  Matteo Salvini, ai cronisti, e Giorgia Meloni la leader di Fdi   ha aggiunto: “Chiediamo al governo di ascoltare questa piazza. Fuori le marchette, fuori le poltrone. Le risorse vadano ad aiutare le imprese a non chiudere e a chi rischia di sprofondare nella povertà” .

“Il Governo dovrebbe ascoltare l’appello del Capo dello Stato, dobbiamo avviare un grande progetto. E il progetto lo si scrive in Parlamento, non solo con la maggioranza ma anche con le opposizioni» dice Antonio Tajani Siamo qua per risolvere i problemi, non per protestare, ma per proporre soluzioni. Speriamo che in parlamento Pd e 5 stelle ascoltino nei fatti l’appello del presidente della Repubblica” ha aggiunto Matteo Salvini. “Capisco la voglia e la rabbia, ma dobbiamo costruire un percorso che porti l’Italia lontano senza dover aspettare aiuti esterni che tanto non arrivano. La ricetta della Lega e di tutto il centrodestra è burocrazia zero e taglio delle tasse. Azzeriamo tutte le regole e i vincoli che renderebbero impossibile rilanciare il Paese” dice il leader leghista. 

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