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20 Gennaio 2025 14:54

La Meloni a Washington per l’insediamento di Trump

L'intesa fra i due leader si annuncia ottima, anche per gli elogi di Trump nell'incontro a Mar-a-Lago: "È molto emozionante, sono qui con una donna fantastica, il primo ministro italiano. Ha davvero preso d'assalto l'Europa"

“Il viaggio non rituale” in Florida due settimane fa, per incontrare Donald Trump, nei giorni della detenzione di Cecilia Sala in Iran, “era un’idea che è nata durante l’incontro che abbiamo avuto a Parigi”, in occasione dell’inaugurazione del restauro di Notre-Dame. “Era secondo me l’occasione, ed è stata un’occasione, per confermare un rapporto che si annuncia molto solido, non so se posso dire privilegiato, ma sicuramente molto solido”. Sono state queste le parole pronunciate da Giorgia Meloni nella conferenza stampa di inizio anno.

Chiaramente“, ha precisato il presidente del Consiglio, che domani sarà presente alla cerimonia di insediamento di Donald Trump a Washington, “Italia e Stati Uniti hanno, come ho detto tante volte, rapporti particolarmente saldi e questo indipendentemente dal colore dei governi. Ho avuto un ottimo rapporto anche con l’amministrazione democratica, col Presidente Biden, ma sicuramente uno scenario nel quale a guida delle due nazioni ci sono due leader conservatori può rafforzare ulteriormente una convergenza. E questo penso che eventualmente sarebbe anche un valore aggiunto non solo per l’Italia ma per l’Europa nel suo complesso”.

Durante l’incontro a Mar-a- Lago“, ha aggiunto la Meloni, “noi abbiamo parlato soprattutto del quadro generale senza entrare nello specifico dei singoli dossier, anche perché voi sapete che su questo le regole americane sono abbastanza rigide, il Presidente degli Stati Uniti ad oggi è ancora Joe Biden. Poi chiaramente dopo il 20 entreremo nel merito dei vari dossier. Certamente l’accoglienza è stata al di là delle aspettative”.

L’intesa fra i due leader si annuncia ottima, anche per gli elogi di Trump in quell’incontro a Mar-a-Lago: “È molto emozionante, sono qui con una donna fantastica, il primo ministro italiano. Ha davvero preso d’assalto l’Europa”, ha affermato rivolgendosi agli ospiti presenti nella villa quella sera e indicando la Meloni. Appena tre settimane prima, a margine di una visita alla Borsa di New York, Trump affermò che Giorgia Meloni è “una leader e una persona fantastica”.


Nella conferenza stampa del 9 gennaio, la premier italiana incalzata dalle domande dei giornalisti, ha anche voluto rassicurare gli italiani sulle dichiarazioni di Trump riguardanti la Groenlandia e Panama: “Mi sento di escludere che gli USA nei prossimi anni si metteranno a tentare di annettere con la forza territori che interessano loro. A differenza di alcune letture che delle volte sento, leggo, ascolto su Donald Trump, noi abbiamo già visto Donald Trump Presidente degli Stati Uniti d’America, quindi siamo di fronte a una persona che quando fa una cosa, ragionevolmente, la fa per una ragione. Allora interroghiamoci sulla ragione. Io penso che le dichiarazioni di Trump siano più un messaggio ad alcuni grandi player, alcuni altri grandi player globali, piuttosto che rivendicazioni ostili nei confronti di quei Paesi”.

E per quanto concerne l’Ucraina, “sulle condizioni di pace ho già detto che Trump possa essere una persona che su questo può andare avanti nella soluzione? Penso di sì, ma non prevedo che questo significhi abbandonare l’Ucraina e Trump lo ha già ampiamente dichiarato“, ha continuato la premier. Giorgia Meloni ha anche affrontato il rapporto con Musk, che Trump ha scelto per guidare il Dipartimento per l’efficienza governativa.

La premier ha assicurato che Musk “non è un pericolo per la democrazia”, sostenendo invece che ci sono state “ingerenze” in altri casi, ovvero quando “persone facoltose usano le risorse per condizionare scelte ed esponenti politici, come è stato con Soros. Il problema – ha continuato la Meloniè quindi che Musk è influente o ricco o che non è di sinistra?“. L’affinità politica e personale tra Meloni e Trump sembra quindi più che solida. Adesso bisognera’ tuttavia vedere come la Meloni riuscira’ a gestire questa relazione su alcuni dossier delicati come quello delle spese per la difesa: Trump intenderebbe presentarsi al summit Nato di giugno chiedendo che i Paesi membri spendano il 5% del Pil.

Al giuramento di Trump solo 600 posti a sedere

Eccezionalmente, proprio causa freddo, la cerimonia di insediamento si svolgerà al chiuso, giuramento e parata compresi, e non sulla nell’iconica location con la scalinata del West Front del Congresso a fare da sfondo. Lo ha deciso lo stesso Trump. Per trovare un precedente del genere bisogna risalire al 1985, con Ronald Reagan ad insediarsi, anche allora, in una freddissima Washington.

“Non voglio vedere persone che stanno male o rimangono ferite, sono condizioni meteorologiche pericolose per le decine di migliaia di forze dell’ordine, di squadre di primo soccorso, e persino i cavalli, e le centinaia di migliaia di sostenitori che saranno fuori per molte ore il 20 gennaio”, ha scritto Trump sul suo social Truth.

Una rotonda per soli 600 ospiti: questa è la capienza dei posti a sedere del cuore del Capitol dove Donald Trump giurerà oggi alle 12.00 locali (le re 18 in Italia) come 47/mo presidente Usa dopo il trasferimento della cerimonia all’interno per il gelo artico. Ci saranno i familiari di Trump e Vance, i giudici della Corte suprema, gli ex presidenti (Bush, Clinton, Obama con le rispettive mogli a parte Michelle), i capi delle commissioni di Camera e Senato oltre alla leadership del Congresso. Quindi dignitari stranieri e ospiti d’onore, tra cui la premier italiana Giorgia Meloni, unico capo di governo europeo presente, il presidente argentino Javier Milei, il vicepresidente cinese Han Zheng..

La data della cerimonia (il 20 gennaio), come anche l’orario (le 12) sono invece da sempre gli stessi, previsti dalla Costituzione per l’avvio delle nuove amministrazioni. Il programma è serrato e complesso, sono attese 250mila persone a seguire la cerimonia in una giornata che si apre con una messa alla St. John’s episcopal church.

Ospiti e vip

Alla cerimonia sono attesi tutti gli ex presidenti americani (Obama non sarà accompagnato da Michelle). Da segnalare che, quattro anni fa, Trump aveva disertato l’insediamento di Biden. A fare la parte del leone, i big della Silicon valley nonchè generosi donatori del neo presidentre: Mark Zuckerberg (Meta), Jeff Bezos (Amazon), Chew Shou Zi (TikTok), Tim Cook (Apple), Sam Altman (Open Ai), Sundar Pichai (Google) ed ovviamente Elion Musk. Per quel che riguarda i politici, oltre alla Meloni, in lista anche il premier ungherese Viktor Orban, il presidente del Salvador Nayib Bukele. Il presidente cinese Xi Jinping, destinatario di un invito, ha inviato un delegato.

Meloni come dicevamo è tra gli ospiti d’onore, l’ unica leader europea destinataria di un invito diretto, della cerimonia di insediamento. Occhi puntati sul possibile incontro con Trump, stretto dal rigido protocollo. Il momento buono per un faccia a faccia potrebbe essere dopo la firma degli atti esecutivi o, nel pomeriggio, in occasione del ballo riservato agli ospiti di Trump.

Trump e la moglie Melania saranno alla Casa bianca per un tè con Joe Biden e la first lady Jill. Sarà poi proprio il presidente uscente Biden ad accompagnare il successore al Campidoglio. Alle 9,30 l’artista country Carrie Underwood, star del talent American idol, intonerà ‘America the beautiful’. Alle 11,30 scatterà la dead line per accedere alla cerimonia. Alle 12 è previsto il giuramento di Trump, che leggerà la formula di rito nelle mani del giudice della Corte suprema Brett Kavanaugh.

Cosa succede dopo l’insediamento

A seguire, il primo pranzo ufficiale con ospiti e i leader delle istituzioni Usa e del Congresso nella sala delle Statue del Campidoglio. Alle 15, dopo che Trump avrà passato in rassegna i militari, la parata presidenziale che, sempre a causa del freddo, è stata spostata da Pennsylvania avenue alla Capital one arena, dove giocano i Washington Wizards, la squadra Nba della capitale. Una volta alla Casa Bianca, ad attendere Trump sono i tre balli ufficiali, dove terrà dei discorsi: Commander in chief ball, Liberty inaugural ball e lo Starlight ball. Quest’ultimo è il più glamour e vede la partecipazione anche di Vip, sostenitori di Trump, sulle note tra gli altri dei Village People. Tra gli altri artisti scelti per esibirsi nelle varie cerimonie ci sono anche Kid Rock, Billy Ray Cyrus, Jason Aldean e Rascal Flatts.

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