Nel silenzio elettorale mentre tutti gli italiani si recano a votare, ancora una volta a Taranto la Chiesa cerca di condizionare il voto facendo propaganda politica durante la messa. Questa mattina nella Chiesa di San Lorenzo un giovane sacerdote durante la celebrazione della Santa Messa ha sferrato un farneticante e volgare attacco, alla presenza dei numerosi fedeli in chiesa, alla Meloni affermando che “la Meloni e Fratelli d’ Italia sono il diavolo” lasciando esterefatti increduli e senza parole i presenti, aggiungendo “non votatela o andrete all’Inferno !”.
Una fedele presente all’omelia al termine della funzione religiosa, nota avvocatessa del foro jonico, si è avvicinata al sacerdote, accusandolo di essere uscito fuori dal suo compito ecclesiale e che si doveva solo vergognare di quello che aveva detto. fare commenti su quanto accaduto è superfluo e non ci meraviglia sopratutto ricordando le riunioni “politiche” che venivano svolte in Arcivescovado a Taranto da alcuni sacerdoti aderenti a “Comunione & Liberazione” movimento che non a torto viene definito la “Massoneria della Chiesa” e basta vedere quello che combinava Roberto Formigoni a Milano quando era presidente della Regione Lombardia per rendersene conto.
Non è la prima volta che il nostro giornale si occupa dei comportamenti poco cattolici interni alla Diocesi di Taranto, dove si pensa più agli affari che ai soldi, e quindi non ci meravigliamo su quanto è accaduto. Siamo curiosi a questo punto di vedere cosa dirà e che provvedimenti prenderà il vescovo di Taranto mons. Filippo Santoro.