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22 Luglio 2024 10:51
22 Luglio 2024 10:51

La “millantata” tolleranza zero del Comune di Taranto: esplosione violenta di un falò abusivo per San Giuseppe: un ferito grave in codice rosso, e molti altri feriti. Molti bambini

Quanto accaduto è la conferma dell'inutilità delle millantate e "strombazzate" operazioni preventive messe in piedi dall'amministrazione comunale, attraverso gli interventi dei vigili urbani, con la cooperazione di Kyma Ambiente (azienda che come ben noto si trova sull'orlo del fallimento).

Un’esplosione sì è verificata domenica sera nel “difficile” quartiere Tamburi  a Taranto, in via Grazia Deledda  dove si stava accendendo un falò di San Giuseppe grazie alla totale assenza di controllo delle forze dell’ ordine con in testa la Polizia Locale ! Dagli accertamenti svolti nelle ultime ore, l’esplosione dovrebbe essere stata causate da una tanica di benzina. Tre presunti responsabili dell’esplosione sono stati identificati e denunciati.

A seguito dell’esplosione del materiale accatastato, fra cui persino delle porte di legno, tutto è stato scaraventato a decine di metri di distanza travolgendo alcuni dei presenti, fra i quali numerosi bambini. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la Polizia Locale (non si sa con quale coraggio, vista la loro mancata prevenzione !).

Al momento le prime notizie segnalano un ragazzo sedicenne risulta ferito molto gravemente, arrivato all’ ospedale SS. Annunziata in codice rosso, si trova attualmente in prognosi riservata, e altre due in codice giallo ricoverati presso il centro ustioni dell’Ospedale di Brindisi.  Una quindicina di persone si sono presentate in ospedale a Taranto con ferite più lievi. Al Pronto soccorso si sono registrati momenti di tensione anche per la presenza di parenti che affollavano i punti di ingresso ed attesa. Per questo motivo è stato necessario l’intervento sul posto di pattuglie della Polizia e dei Carabinieri.

Incredibilmente nel pomeriggio l’ assessore alla Polizia Locale, Cosimo Ciraci un ex “seguace” di Giancarlo Cito, passato per Forza Italia e recentemente trasmigrato nelle liste civiche di sinistra a supporto dell’ elezione del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci (Pd), il quale non ha il coraggio di rassegnare le dimissioni, a partire dai gravi accadimenti dell’aggressione della Polizia Locale ad un povero innocuo corriere, ieri passava il suo tempo a farsi dei selfie con delle compiacenti agenti, scrivendo “Contrasto ai falò abusivi ed inquinanti“. Le immagini dei filmati video raccontano ben altro, ancora una volta nel silenzio agghiacciante degli esponenti della Giunta ed Amministrazione Comunale guidata da Melucci, sempre più incapace ed arroccata a Palazzo di città.

Dopo il boato, si sono recati sul posto, il sindaco Rinaldo Melucci, e l’assessore Cosimo Ciraci che nel pomeriggio si dedicava ai selfie con delle vigilesse, invece di pianificare e programmare una efficace presenza massiccia di agenti della Polizia Locale sui luoghi ben noti dove vengono accesi questi falò . Quanto accaduto è la conferma dell’inutilità delle millantate e “strombazzate” operazioni preventive messe in piedi dall’amministrazione comunale, attraverso gli interventi dei vigili urbani, con la cooperazione di Kyma Ambiente (azienda che come ben noto si trova sull’orlo del fallimento). E l’assessore Ciraci resta ancora incollato alla sua poltrona. Una persona seria al suo posto si sarebbe già dimessa, ed un sindaco altrettanto serio lo avrebbe già destituito dal suo incarico (come fece con l’ex procuratore Sebastio, con la grillina Lumino ecc.). Questa è Taranto monnezza, lasciatacelo dire.

L’ inutile azione preventiva è andata a sbattere con la resistenza degli abitanti dei quartieri più difficili di taranto, Tamburi, Paolo VI, Case bianche, come testimonia l’episodio di qualche giorno fa a Paolo VI dove si è verificata una reazione contro gli operatori di Kyma Ambiente (un loro mezzo è stato danneggiato attraverso la foratura di uno degli pneumatici) della Polizia Locale con un’auto del corpo è stata raggiunta da una “sassaiola” che ha distrutto il lunotto posteriore. Chiaramente non si sono visti rinforzi e tantomeno l’identificazione dei responsabili della vergognosa azione delinquenziale.

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