Nel tardo pomeriggio di ieri, gli Agenti della Polizia di Stato, a seguito di una intensa attività investigativa con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e continui servizi di osservazione e pedinamento, hanno arrestato il latitante Benito Potenza di anni 33, ritenuto responsabile dell’omicidio di Cosimo Denaro, avvenuto la sera del 6 gennaio scorso nel quartiere Tamburi.
Il gruppo di fuoco che uccise Denaro la sera dell’epifania era composto anche da Cosimo Potenza e Francesco Longobardi, i quali vennero entrambi arrestati dopo pochi giorni dell’accaduto , fece irruzione in un circolo privato gestito dai familiari della vittima e lì , tenendo sotto la minaccia delle armi tutti i presenti, dopo aver atteso il suo arrivo esplose con un fucile a canne mozze un colpo che non lasciò scampo a Cosimo Denaro.
Benito Potenza immediatamente dopo l’omicidio si era dato alla latitanza, è stato rintracciato in un appartamento al piano ammezzato in uno stabile di via Parini sito proprio nel quartiere Tamburi di Taranto. Gli uomini della Squadra Mobile hanno scoperto il nascondiglio concentrando le proprie attenzioni sui familiari del ricercato ed in particolare di Elisabetta Noce di anni 33 vicina all’uomo.
Nel pomeriggio di ieri raggiunta l’assoluta certezza che nell’appartamento tenuto sotto osservazione vi fosse il Potenza, i poliziotti hanno deciso di fare irruzione scovando l’uomo che vistosi scoperto ha invano provato a darsi alla fuga. Nell’irruzione veniva anche tratta in arresto la Noce per il reato di favoreggiamento.Tratto in arresto ed effettuate le formalità di rito il Potenza è stato trasferito presso il carcere di Taranto, mentre la donna è stata posta agli arresti domiciliari.