Nel tardo pomeriggio di ieri gli Agenti della sezione “Falchi” della Squadra Mobile, hanno tratto in arresto per detenzione di arma clandestina il tarantino Giuseppe D’Addario di 37 anni, che i poliziotti avevano posto sotto attenzione da alcuni giorni , sospettato di aver messo in piedi una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di alcuni mirati servizi di appostamento, gli agenti notavano negli ultimi giorni il giovane frequentare spesso la casa dei genitori sita in una via del centro.
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 19.00, vedendo la sua autovettura, una SMART, parcheggiata ancora una volta sotto l’abitazione dei suoi parenti gli agenti decidevano di intervenire per un approfondita perquisizione. I primi accertamenti della Polizia di Stato consentivano di recuperare un mazzo di chiavi che il D’Addario indicava dopo le prime reticenze, essere le chiavi di un deposito ubicato in via Temenide.
Gli agenti della Questura procedevano al controllo del locale indicato, recuperando sopra uno scaffale, all’interno di una valigetta di plastica, una pistola “Norinco” modello NP34 cal. 9×19 con matricola abrasa completa di caricatore con 3 proiettili dello stesso calibro. Al rinvenimento dell’arma detenuta illegalmente, il Nardelli veniva immediatamente condotto negli Uffici della Questura e dopo le formalità di rito tratto in arresto, su disposizione dell’ Autorità Giudiziaria veniva posto agli arresti domiciliari, mentre la pistola ed i proiettili venivano posti sotto sequestro.
Sempre nel pomeriggio di ieri, intorno alle h. 18:00 degli Agenti della sezione Volante si sono recati in via Di Palma presso un locale abbandonato in uso al demanio della Marina Militare, dove erano stati segnalati rumori metallici sospetti. Dopo una prima ispezione del perimetro del locale, i poliziotti decidevano di effettuare più approfonditi controlli, entrando all’interno del deposito.
Gli agenti sorprendevano nei pressi di una uscita secondaria tre uomini che alla loro vista abbandonavano alcuni utensili cercando di dileguarsi. Uno dei tre, cioè il Nardelli , veniva prontamente bloccato mentre gli altri due riuscivano a darsi alla fuga scavalcando la recinzione esterna. Nel corso della prima perquisizione venivano rinvenuti indosso al fermato alcuni grossi cacciaviti. Successivamente dall’ispezione dei luoghi i poliziotti accertavano che numerosi profilati d’alluminio e alcune matasse di rame erano state accatastate pronte per essere portate via, nei pressi di detto materiale venivano anche recuperati alcuni arnesi atti allo scasso .
Condotto negli uffici di via Palatucci, il Nardelli, tarantino di 65 anni, veniva tratto in arresto per tentato furto aggravato in concorso. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria quest’ultimo veniva posto agli arresti domiciliari.