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27 Novembre 2024 07:53

La premier Meloni negli States: “Occidente unito difende regole o sarebbe caos”

Nyt: "Dissipati timori Biden, decisiva posizione Meloni su Ucraina e Cina". Tappa a Capitol Hill per la presidente del Consiglio

La presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, nel viaggio istituzionale negli Usa ha fatto al Senato americano, dove è stata accolta dal senatore Chuck Schumer e dal leader dei repubblicani al Senato Mitch McConnell che hanno preso la parola. Dopo i saluti iniziali è intervenuta la premier italiana che ha ringraziato Capitol Hill per l’accoglienza calorosa. La premier ha sottolineato l’importanza di stare al fianco dell’Ucraina per il mondo intero.

“Sono molto contenta di essere qui nel cuore della democrazia americana. È un ulteriore segno dei legami incredibilmente stretti tra Italia e Usa. Ora più che mai nell’attuale congiuntura generata dalla guerra in Ucraina le nostre relazioni sono essenziali e destinate a diventare ancor più solide”, ha poi detto nelle dichiarazioni congiunte alla stampa con il repubblicano Kevin McCarthy speaker della Camera dei Rappresentanti.

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“Oggi più che mai crediamo che i nostri siano rapporti fondamentali. Dobbiamo contare uno sull’altro”. Capitol Hill “è un luogo che riassume anche la storia di tutti gli italo-americani che con il loro impegno, i loro sogni hanno contribuito a rafforzare i legami tra i nostri due popoli” e hanno contribuito a far sì “che questa diventasse una grande democrazia“, ha sottolineato. Occorre dunque, per la presidente del Consiglio, “potenziare i legami, la cooperazione e la nostra amicizia soprattutto in una situazione così difficile in cui ci troviamo in questo momento. Ci sono alcuni aspetti che dobbiamo sottolineare, ovvero, l’unità dell’Occidente che qualcuno metteva in dubbio. L’Occidente vuole difendere una realtà basata sul diritto internazionale e sulle regole, altrimenti ci ritroveremmo nel caos e chi crede di avere la potenza militare” si riterrebbe “in grado di poter aggredire gli altri: noi vogliamo rispettare la democrazia e la libertà“.

Con lo speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, “abbiamo anche discusso la necessità di garantire la stabilità e lo sviluppo dell’area del Mediterraneo e in Africa, oltre alla situazione nella regione indo-pacifica e alla imminente presidenza italiana del G7″, ha detto ancora la premier. “In questo modo ho avuto un quadro chiaro e completo dello scenario e delle priorità di politica estera degli Stati Uniti, fornito direttamente dai rappresentanti eletti dal popolo“, ha spiegato.

Il Presidente Meloni incontra i leader dei gruppi politici della Camera dei Rappresentanti

“Il legame tra Stati Uniti e Italia è molto forte, ringrazio questo premier, la sua visita è molto importante: con la sua strategia per il futuro, le connessioni tra Italia e States saranno più forti e continueremo a farle crescere”, ha quindi affermato Kevin McCarthy speaker della Camera.

“Avete appena visto cosa è accaduto in Italia in quella elezione. State vedendo cosa sta accadendo intorno al mondo”. Le parole pronunciate da Joe Biden lo scorso settembre, a pochi giorni dal trionfo elettorale di Fratelli d’Italia, sembravano anticipare una certa diffidenza nei rapporti tra la Casa Bianca e il nuovo governo Meloni. “Ma i timori dello scorso autunno si sono ampiamente dissipati”, scrive in un editoriale il New York Times, mentre si avvicina il momento del primo colloquio alla Casa Bianca tra la premier italiana ed il presidente degli Stati Uniti.

Meloni, sottolinea il quotidiano, si è dimostrata in questi mesi una “forte alleata in quella che è la priorità della politica estera di Biden, la guerra in Ucraina, e l’incontro odierno si pone l’obiettivo di rafforzare ulteriormente i legami . “Biden si è trovato molto bene a lavorare con Meloni. Su tantissime questioni internazionali c’è un grande allineamento tra Italia e Stati Uniti”, ha commentato ieri il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, riconoscendo che “l’Italia è stata di grandissimo sostegno sull’Ucraina”.

La posizione della Casa Bianca a guida democratica nei confronti di Roma non era scontata“, prosegue il Nyt, ricordando come Fratelli d’Italia affondi le sue radici “nelle fazioni politiche neofasciste emerse dopo la Seconda guerra mondiale” e che la premier è diventata “la prima nazionalista di estrema destra a guidare l’Italia dai tempi di Benito Mussolini”.

“Con disappunto di Biden, sembrava essere una versione italiana dell’ex presidente Donald Trump”, evidenzia il giornale, citando anche l’intervento della leader di Fdi alla kermesse repubblicana ‘Conservative Political Action Conference’. Non solo, l’ascesa di Meloni al potere era accompagnata dallo scetticismo per le posizioni su Euro, migranti e diritti Lgbtq “più allineate” con il primo ministro ungherese, Viktor Orban, rispetto alle sue controparti in Germania e Francia. Ma alla prova dei fatti sull’Ucraina, sottolinea il quotidiano, la premier ha saputo imporre al suo governo di coalizione la linea dura nei confronti della Russia e questo malgrado Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.

Anche l’apertura di una nuova fase nei rapporti con Pechino, su cui gli Stati Uniti hanno sempre un’attenzione particolare, è stata uno dei motivi che hanno portato alla ‘riabilitazione’ di Roma. “Per la gioia di Washington, Meloni si è allontanata dalla Cina” avendo definito un “grosso errore” per l’Italia aver aderito all’iniziativa cinese della Via delle Seta, rimarca il Nyt, anticipando uno dei temi che dovrebbe essere affrontato oggi alla Casa Bianca.

Ci sono, tuttavia, alcune questioni che rischiano di creare imbarazzo nel colloquio tra Biden e Meloni. Per il Nyt, una di queste è la posizione del governo italiano che ha chiesto al comune di Milano di interrompere la registrazione all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali. La Camera ha approvato una proposta di legge che renderebbe la pratica della maternità surrogata un reato, anche se eseguita all’estero nei Paesi dove è legale, come gli Stati Uniti.

Kirby ha ribadito che il presidente sostiene i diritti umani in tutto il mondo, ma ha indicato che le interazioni tra Biden e Meloni su tali questioni saranno limitate. “Il popolo italiano può decidere il proprio governo – ha detto -. E’ una democrazia e il presidente la rispetta“.

Alle 15 ora di Washington, le 21 italiane, la premier Meloni sarà accolta nello Studio Ovale della Casa Bianca dal presidente Joe Biden e “discuteranno dei benefici di una cooperazione transatlantica più stretta riguardo alla Cina” ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, “Mi aspetto che discutano dei benefici di una più stretta cooperazione transatlantica riguardo alla Cina”.

“Oggi abbiamo avuto l’occasione di scambiare punti di vista su molte questioni internazionali, dalla guerra in Ucraina con i suoi effetti nel mondo, alla sicurezza alimentare, alla stabilizzazione e allo sviluppo nell’area del Mediterraneo, dell’Africa, e poi l’Indo-Pacifico e la presidenza del G7 italiana. È stato un piacere avere questa conversazione con i rappresentanti del Congresso” ha detto la premier Meloni.

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