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5 Luglio 2024 23:38
5 Luglio 2024 23:38

La presidente UE Von der Leyen: “Attacco barbarico. Sanzioni ai settori strategici russi”

In serata il Consiglio europeo straordinario ha deciso ulteriori sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina. Von der Leyen: "Bloccato l’accesso a tecnologie e mercati. Congelate le attività russe nell'Ue e bloccato l’accesso delle banche russe ai mercati finanziari europei"

L’Unione europea ha reagito all’invasione della Russia all’Ucraina . Con una dichiarazione congiunta questa mattina la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel hanno annunciato che nel vertice straordinario di stasera i leader Ue discuteranno della guerra in Ucraina e di ulteriori sanzioni. “Condanniamo questo barbaro attacco e gli argomenti cinici usati per giustificarlo” ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen che, con l’Alto rappresentante Ue per gli Affari europei e la politica di sicurezza Josep Borrell, ha spiegato cosa conterrà il nuovo “pacchetto di sanzioni massicce e mirate” con le quali verranno colpiti “settori strategici dell’economia russa“: sarà bloccato l’accesso a tecnologie e mercati che sono fondamentali per la Russia. Obiettivo, ha detto la von der Leyen, “indebolire la base economica della Russia e la sua capacità di modernizzazione. Saranno anche congelate le attività russe nell’Ue e bloccato l’accesso delle banche russe ai mercati finanziari europei.

la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ed il premier Mario Draghi

“Il presidente Putin è responsabile di riportare la guerra in Europa”, ha detto denunciato von der Leyen e “quello che stiamo affrontando è un atto di aggressione senza precedenti da parte della leadership russa contro un Paese sovrano e indipendente“. Per la presidente “l’obiettivo della Russia non è solo il Donbass, l’obiettivo non è solo l’Ucraina, l’obiettivo è la stabilità in Europa e l’intero ordine internazionale basato su regole. Per questo, riterremo responsabile la Russia“. Von der Leyen ha sottolineato la compattezza tra i Paesi Ue e gli alleati anche sulla nuova tornata di misure: “Come con il primo pacchetto di sanzioni (entrato in vigore mercoledì scorso n.d.a), siamo strettamente allineati con partner e alleati. Queste sanzioni sono progettate per colpire gli interessi del Cremlino e la capacità russa di finanziare la guerra“.

Nella mattinata i 27 ambasciatori dei Paesi Ue si sono riuniti per esaminare il nuovo pacchetto di sanzioni e tutti sono concordi sulla necessità di incrementarlo. Il nuovo pacchetto prevede il divieto di trasferimento tecnologico per l’estrazione di idrocarburi (questa è la parte dedicata al settore energetico) , controllo sull’export di tecnologia dual use, cioè per un uso civile e militare, divieto di finanziamento da parte delle banche dell’Ue di progetti già concordati di imprese pubbliche russe, blocco dei conti europei degli oligarchi e blocco di materiali destinati ai sistemi di trasporto aereo. È stato anche affrontato il problema dei visti dei passaporti diplomatici di servizio russi. Sono in fase di valutazione ulteriori sanzioni individuali. La Polonia ha chiesto di invitare al summit di questa sera il presidente ucraino Zelensky. Gli ambasciatori si riuniranno di nuovo nel pomeriggio e poi il pacchetto di sanzioni sarà sottoposto ai leader Ue che si riuniscono in serata. Alcuni Stati membri hanno insistito per applicare subito il maggior numero di sanzioni, mentre Germania, Italia, Francia ma anche Cipro insistono per una gradualità.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi nella giornata di ieri ha rilasciato una lunga nota alla stampa: “Nella notte, la Russia ha avviato un’offensiva militare nel territorio ucraino da più parti, con lo scopo iniziale di distruggere le principali installazioni di difesa di Kiev. L’apparato militare di Mosca si è mosso in maniera coordinata, con incursioni aeree, terrestri, anfibie focalizzate sugli obiettivi di primaria importanza.L’Ucraina è un Paese europeo, una nazione amica. È una democrazia colpita nella propria legittima sovranità. Voglio esprimere la solidarietà piena e incondizionata del popolo e del Governo italiano al popolo ucraino e al Presidente Zelensky

“Quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi, il nostro vivere da liberi, la nostra democrazia” – ha aggiunto il premier DraghiLa nostra Ambasciata a Kiev è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le Autorità ucraine, in stretto coordinamento con le altre Ambasciate, anche a tutela dei circa 2000 italiani residenti. L’Ambasciata resta in massima allerta, pronta ad adottare ogni necessaria decisione.L’Italia condivide la posizione più volte espressa anche dagli alleati di voler cercare una soluzione pacifica alla crisi. Ho sempre pensato che qualsiasi forma di dialogo dovesse essere sincero e soprattutto utile. Le azioni del governo russo di questi giorni lo rendono nei fatti impossibile. L’Italia, l’Unione Europea e tutti gli alleati chiedono al Presidente Putin di mettere fine immediatamente allo spargimento di sangue e di ritirare le proprie forze militari al di fuori dei confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina in modo incondizionato.

“In queste ore ho sentito i partner europei, a partire dal Presidente francese Emmanuel Macron, dal Cancelliere tedesco Olaf Scholz e dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen” continua Draghi nella sua nota “Con gli Alleati della NATO, ci stiamo coordinando per potenziare immediatamente le misure di sicurezza sul fianco Est dell’Alleanza e stiamo rafforzando il nostro già rilevante contributo allo spiegamento militare in tutti i Paesi Alleati più direttamente esposti. Domani ci sarà anche una riunione straordinaria dei leader della NATO“.

“Questo pomeriggio avremo una consultazione dei G7, alla quale parteciperà anche il Segretario Generale della NATO Stoltenberg, al termine della quale mi recherò a Bruxelles per un Consiglio Europeo straordinario. In quella sede, decideremo un pacchetto di sanzioni molto dure nei confronti della Russia. Avevamo ribadito in tutte le sedi di essere pronti a imporre conseguenze severe nel caso la Russia, come è purtroppo accaduto, avesse respinto i nostri tentativi di risolvere la crisi per via politica. Questo è il momento di metterle in campo. L’Italia è pienamente allineata ai partner su questa posizione.Capisco che queste siano ore di grande preoccupazione per tutti i cittadini. Domani riferirò al Parlamento sugli sviluppi del conflitto in corso. Voglio dirvi che il Governo intende lavorare senza sosta per risolvere questa crisi. Abbiamo accanto i nostri alleati – l’Europa, gli Stati Uniti. Insieme faremo tutto il necessario per preservare la sovranità dell’Ucraina, la sicurezza dell’Europa, e l’integrità dell’ordine internazionale basato sulle regole e sui valori da noi tutti condivisi” ha concluso Draghi.

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