Il giorno tanto atteso dell’incontro tra Papa Francesco Bergoglio e la premier italiana è arrivato. Questa mattina Il Papa ha ricevuto in Vaticano la presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. Si è trattato del suo esordio da Capo del Governo oltretevere. Ad accogliere la Meloni nel “Cortile di San Damaso”, con le guardie svizzere sono schierate nel picchetto d’onore, è stato il reggente della Casa pontificia, monsignor Leonardo Sapienza. La prima premier donna della storia italiana è arrivata dentro le sacre mura accompagnata dal suo compagno Andrea Giambruno, e la loro bambina Ginevra. L’incontro con il Pontefice, in programma per le ore 10, è durato 35 minuti. Meloni ha presentato a Papa Francesco i suoi collaboratori, a cominciare dal sottosegretario Alfredo Mantovano, “un grande cattolico”.
Nella mattina dentro i Sacri Palazzi si è parlato in particolare di migranti, famiglia, natalità, povertà e guerra in Ucraina. Tra gli omaggi che la Meloni ha consegnato a Jorge Mario Bergoglio, un libro di Maria Montessori e un angelo. Il Papa ha dato alla premier alcuni documenti: il “Messaggio per la Pace” di quest’anno, il “Documento sulla Fratellanza Umana. Per la Pace mondiale e la Convivenza comune“, il libro sulla “Statio Orbis” del 27 marzo 2020, il volume sull’appartamento pontificio e il libro “Un’ Enciclica sulla Pace in Ucraina”. L’udienza è poi proseguita con il cardinale segretario di Stato Parolin e con il “ministro degli Esteri” del Vaticano, monsignor Paul Richard Gallagher.
In una recente intervista rilasciata a La Stampa , alla domanda su che cosa avrebbe detto nel colloquio con Giorgia Meloni, il Papa aveva risposto: “Non voglio interferire nelle questioni politiche specifiche italiane. C’è un governo legittimo, votato dal popolo, è all’inizio del suo percorso, e auguro il meglio a chi lo guida e ai suoi collaboratori, e anche all’opposizione affinché sia collaborativa, perché il governo è di tutti, e ha come compito e obiettivo il bene comune, e come unico orizzonte a cui puntare un futuro migliore per l’Italia. Domenica abbiamo celebrato la Giornata Mondiale dei Poveri: come a tutti i governanti di ogni Paese, chiedo per favore di non dimenticare gli ultimi”.
La Santa Sede ha informato che durante “i colloqui in Segreteria di Stato sono state sottolineate le buone relazioni bilaterali e si è fatto cenno ad alcune questioni relative alla situazione sociale italiana, con particolare riferimento ai problemi legati alla lotta alla povertà, alla famiglia, al fenomeno demografico e all’educazione dei giovani”. Durante la conversazione “sono state prese in esame tematiche di carattere internazionale, con speciale riferimento all’Europa, al conflitto in Ucraina e alle migrazioni”. Un clima cordiale, quindi.
Il premier Giorgia Meloni è apparsa impressionata dagli ambienti: “Qui davvero c’è un’infinità da raccontare”, ha detto.